Partiti con la portaerei Cavour gli alpini del Genio di Trento
Il Battaglione «Iseo» porterà soccorso alla popolazione Haitiana. Tutti i soldati hanno dato la loro piena disponibilità per partire
Il Colonnello Pierluigi Scaratti,
comandante del 2° Reggimento genio guastatori con sede alla caserma
Cesare Battisti in Trento, ha ricevuto Soltanto il pomeriggio di
sabato 16 l'ordine di preparare i suoi uomini allo scopo di portare
soccorsi alla popolazione di Haiti.
In meno di 40 ore è stato costituito un contingente, la Task Force
«Iseo», formata da un battaglione comandato dal Tenente Colonnello
Ovidio Esposito (nella
foto).
Il personale è rientrato prontamente in sede e tutti i soldati
hanno dato la loro piena disponibilità per partire.
Sono stati caricati i materiali e i bagagli e sono stati approntati
tutti i mezzi idonei all'esigenza.
Lo staff del reggimento e gli uomini del battaglione hanno lavorato
incessantemente, ma è così che hanno dimostrato professionalità,
spirito di abnegazione e la generosità degli alpini della
Julia.
La scarsità di tempo sembrava rendesse impossibile la messa a punto
dell'Unità, ma la Task Force ha raggiunto La Spezia perfettamente
puntuale ed è stata subito imbarcata.
Poco prima della partenza, il colonnello comandante Scaratti ha
augurato loro l'in bocca al lupo!, certo del successo della
missione.
Il contingente è stato salutato anche dal Comandante delle Truppe
Alpine, il Generale di Divisione Alberto Primicerj di stanza a
Bolzano e dal Ministro della Difesa Ignazio La Russa, il quale si è
complimentato per l'impegno dimostrato e ha salutato calorosamente
con una stretta di mano tutti i militari della Task Force Iseo.
Complessivamente il 2° Reggimento genio guastatori ha fornito il
contributo di 135 uomini di vario rango e specializzazione, ai
quali si sono aggiunti altri 50 soldati tra trasmettitori del 2°
Reggimento trasmissioni di Bolzano, artiglieri del 3° Reggimento
artiglieria di Tolmezzo e alpini del 7° Reggimento di Belluno.
I mezzi impiegati sono circa 65, ai quali si aggiungono ulteriori
14 macchine movimento terra di diversa tipologia, ruotate e
cingolate, escavatori, terne, caricatori e apripista. Inoltre
gruppi elettrogeni, torri di illuminazione e un assetto per la
potabilizzazione dell'acqua di grande capacità con il quale
potranno alleviare il problema della scarsità di acqua potabile per
la popolazione.
A grandi linee il compito che li attenderà sarà quello di
sgomberare le vie di comunicazione dalle macerie per consentire una
migliore e immediata distribuzione degli aiuti umanitari.
La partenza dei soldati ha riportato vivo il ricordo dei vecchi del
reggimento, i quali in passato hanno partecipato a operazioni in
aiuto alle popolazioni colpite da calamità naturali sul territorio
nazionale, come nel sisma del Friuli (1976), quello dell'Irpinia
(1980), nel crollo della diga di Stava (1985) e nel sisma in
Abruzzo (2009), ritornando quindi in prima linea per portare aiuto
alle popolazioni sofferenti, fieri di essere genieri del 2°, alpini
della Julia e soprattutto di far parte del Comando Truppe
Alpine.
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