Prosegue la missione umanitaria italiana ad Haiti
L'attività delle nostre Forze Armate con alcune foto delle operazioni
A una settimana dall'arrivo del
contingente italiano ad Haiti impegnato nella missione «White
Crane» (Gru Bianca), continua il supporto dei militari italiani
alla popolazione haitiana, in coordinamento con la Protezione
Civile.
Il contingente italiano, costituito da 900 militari dell'Esercito,
della Marina, dell'Aeronautica e dei Carabinieri, è comandato dal
Capitano di Vascello Gianluigi Reversi, comandante della portaerei
Cavour che è alla sua prima missione.
Lunedì scorso, grazie a un ponte aereo effettuato con gli
elicotteri della Marina italiana e brasiliana, con 25 voli in 2
giorni sono stati sbarcati gli aiuti umanitari e sanitari.
Gli elicotteri sono partiti dalla portaerei in navigazione nelle
acque a largo di Port au Prince, epicentro del terremoto del 13
gennaio scorso.
La maggior parte dei mezzi pesanti della Task Force Genio della
brigata alpina "Julia" dell'Esercito sono sbarcati mercoledì 3
febbraio a Porto Caucedo nella Repubblica Domenicana.
Gli Alpini della Julia, con tutte le loro attrezzature, sono giunti
a Port au Prince dopo 24 ore di viaggio, iniziando subito con i
loro mezzi, a rimuovere macerie e alla ricostruzione di alcune
infrastrutture dell'ospedale pediatrico San Damian, della
fondazione NPH (Nuestro Pequeno Hermanos) - Fondazione Francesca
Rava, diretto da Padre Rick Lafaiette.
I fucilieri dell'aria dell'Aeronautica e gli uomini del Reggimento
San Marco della Marina insieme ai Carabinieri assicurano la
corretta distribuzione degli aiuti delle diverse associazioni ONLUS
sbarcati dal Cavour e destinati alla popolazione civile, tramite i
delegati sul posto delle stesse organizzazioni umanitarie.
A bordo della portaerei Cavour vengono dissalati e potabilizzati
100 mila litri di acqua al giorno che poi vengono distribuiti alla
popolazione.
Sono stati consegnati anche 10 quintali di farina al forno
dell'ospedale pediatrico per la produzione di pane fresco destinato
ai bambini.
In coordinamento con i medici che operano nell'ospedale da campo
della Protezione Civile e con l'ospedale San Damian, sono state
ricoverate a bordo 3 persone (un sacerdote di 29 anni e due donne),
grazie al supporto del team MEDEVAC (Medical Evacuation)
dell'Aeronautica Militare, che ricevono le cure necessarie dei
medici italiani di Nave Cavour.
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