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Golf. I fratelli Molinari al 139° Open sul percorso di St Andrews

È il terzo major stagionale sull'Old Course, il tempio mondiale del golf

I fratelli Molinari, dopo la straordinaria prestazione offerta nello Scottish Open, vinto da Edoardo e con Francesco al quarto posto, saranno impegnati nel 139° Open Championship (15-18 luglio), il terzo major stagionale in programma sull'Old Course di St. Andrews in Scozia.

C'è naturalmente molta attesa per la loro prova nel contesto di un percorso su cui è stata scritta tanta storia del golf e con la partecipazione di quasi tutti i migliori giocatori in assoluto (156 partenti in rappresentanza di 22 nazioni) a iniziare dai primi cinque della classifica mondiale, nell'ordine Tiger Woods, Phil Mickelson, Lee Westwood, Steve Stricker e Jim Furyk.

Per la 28ª volta la gara si disputa sull'Old Course, che ha subito un restyling con l'allungamento di 40 metri della buca 17, e nelle due occasioni precedenti (2000 e 2005) si è imposto Tiger Woods che però arriva in condizioni di forma e psicologiche non proprio ottimali dopo le note vicende coniugali.

Ha disputato appena sei gare dal suo rientro, non ha mai vinto, ha avuto più di qualche problema di gioco (e pertanto ha anche deciso di cambiare il putter dopo 12 anni) e, soprattutto, ha già rischiato di perdere la leadership nel world ranking, cosa che ancora non è avvenuta perché Mickelson ha fallito un paio di opportunità A St. Andrews.

Per diventare numero uno, il mancino di San Diego deve vincere, oppure giungere secondo ma con Tiger oltre le prime quattro posizioni, terzo con il suo avversario oltre il 14° posto, oppure quarto con Woods fuori al taglio.

Come sempre nei major sono tanti i pretendenti al titolo e non è escluso che possa emergere un outsider, come è accaduto nell'US Open, in cui si è imposto l'irlandese Graeme McDowell, perché i big non danno certezze.

Mickelson stesso, che ha conquistato il Masters, è piuttosto alterno e nello Scottish Open è uscito dopo 36 buche insieme al fijano Vijay Singh, ai sudafricani Ernie Els e Retief Goosen e allo spagnolo Miguel Angel Jimenez, ossia tutti giocatori tra i più gettonati alla vigilia.

In Gran Bretagna si punta sugli inglesi Westwood, che sta disputando una buona stagione, e Paul Casey, sull'irlandese Padraig Harrington, vincitore del torneo nel 2007 e nel 2008, e sull'altro inglese Luke Donald, motivatissimo perché rischia di uscire dalla squadra di Ryder Cup.

Da ricordare anche l'australiano Geoff Ogilvy e l'argentino Angel Cabrera, che possono trovare il ritmo giusto quando meno te lo aspetti.

Vasta l'area degli outsider dove al primo posto va inserito il campione uscente Stewart Cink, il quale nella passata edizione bruciò il 60enne Tom Watson nel play off, ma le sue chance di ripetersi sono molto scarse.

Nella lista, tra gli altri, gli inglesi Ian Poulter e Justin Rose, lo stesso McDowell, l'australiano Adam Scott, l'iberico Sergio Garcia e il colombiano Camilo Villegas.

Il rendimento attuale dei due Molinari autorizza a inserirli nel ristretto novero dei protagonisti.
Il major ha naturalmente ben altre dinamiche di un torneo normale e tensioni diverse, ma va a loro vantaggio l'esperienza passata, perché entrambi sono alla terza presenza.

Francesco è uscito al taglio nel 2007 e si è classificato 13° lo scorso anno insieme a Matteo Manassero.
Edoardo parteciperà per la prima volta da professionista dopo le due volte da dilettante.

Il montepremi è di 5.750.000 euro con prima moneta di 1.011.840 euro.
Partenza alle ore 13,20 locali per Francesco Molinari, con Peter Hanson e con Ben Curtis, e alle ore 14,31 per Edoardo, con Rhys Davies e con Justin Leonard.

Alla vigilia si è svolto il Four Hole Champions Challenge, esibizione sulla distanza di quattro buche alla quale sono stati invitati i past winner.

Insieme ai più recenti vincitori sono scesi in campo anche Bob Charles, Lee Trevino, Roberto De Vicenzo, Tony Jacklin, Tom Weiskopf e Peter Thomson.

Ha rinunciato Severiano Ballesteros, per motivi prudenziali legati alla sua salute.
Si è imposto lo scozzese Paul Lawrie.

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