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Elezioni europee, una grande sfida per gli autonomisti

Marchiori e Achammer si sono confrontati sulla situazione politica locale, le sinergie da attuare fra le due Province autonome e la Regione

Si sono incontrati a Trento, a margine del Consiglio regionale, l’Obmann della SVP Philipp Achammer e il Segretario politico del PATT Simone Marchiori per un confronto sulla situazione politica locale, le sinergie da attuare fra le due Province autonome e la Regione, la riforma dello Statuto ed il ripristino delle competenze e, soprattutto, le elezioni europee.
L’incontro, che è solo l'ultimo di una lunga serie dovuta al comune percorso all'interno dei rispettivi partiti autonomisti, ha visto la totale convergenza di obiettivi e di soluzioni da mettere in campo.
 
In particolare, i rappresentanti di PATT e SVP si sono soffermati sull’appuntamento con le elezioni europee, che cade in un momento particolarmente delicato per le tensioni internazionali, per quelle del settore agricolo, pilastro anche per Trentino e Südtirol, ma anche per la crisi climatica e la situazione economica in evoluzione.
Senza dimenticare le sfide legate ai temi dell'immigrazione e dei grandi carnivori che influenzano quotidianamente la vita delle persone.
 
PATT e SVP, che appartengono alla comune famiglia del PPE del quale sono membri effettivi, hanno ribadito la necessità di rafforzare l’area popolare in vista del voto di giugno, mirando a confermare la rappresentanza regionale in Europa di Herbert Dorfmann, autorevole e stimato difensore dei territori alpini, apprezzato trasversalmente anche dai colleghi europarlamentari.

«Manca ancora un po' tempo dalle elezioni - ha affermato Marchiori - ma è necessario fin da ora porre le basi per raggruppare quanti più esponenti dell’area autonomista, popolare e territoriale attorno alla proposta del PPE e alla candidatura di Dorfmann, l’unica candidatura in grado di risultare eletta e di rappresentare, in maniera competente ed efficace, la nostra terra e la nostra Autonomia in Europa».
 
«Abbiamo il compito di focalizzare l'attenzione sulla necessità di partecipare numerosi al voto dell’8 e 9 giugno soprattutto per una terra di confine come la nostra: l’Autonomia senza l’Europa è destinata a non andare lontano».

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