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Due settimane sul territorio per riscoprire le radici trentine

I 10 oriundi partecipanti di «Interscambi Giovanili» ospiti di altrettanti giovani fino al 30 luglio

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Si chiamano Jacob, Elizabeth, Melissa, Silvio, Cristian, Isabella, Daniel, Marcia, Gessica e Gabriela, provengono da Stati Uniti, Australia, Messico, Cile, Paraguay, Argentina e Brasile e sono i 10 discendenti di emigrati trentini partecipanti alla 22esima edizione di «Interscambi giovanili».
Per due settimane, ospitati da altrettanti giovani delle nostre valli che l’anno prossimo ricambieranno la visita, andranno alla ricerca delle proprie origini per riscoprire tradizioni, usi e costumi che i loro nonni o bisnonni hanno lasciato una volta imbarcatisi con la speranza di un futuro migliore.
 
Nella sala Belli del palazzo della Provincia il presidente dell’associazione Trentini nel Mondo Armando Maistri, la vicepresidente dell’Unione delle Famiglie Trentine all’estero Patricia Lanzziano Broz, la consultrice della Provincia per il Paraguay e Uruguay e l'ex partecipante al programma Giovanna Gini Figueredo, hanno dato il loro benvenuto tanto agli ospiti quanto agli ospitanti.
Dopo aver ricordato con un momento di raccoglimento la recente scomparsa del consultore per il Canada David Corazza, hanno spiegato le finalità di Interscambi Giovanili e le opportunità che i ragazzi discendenti di emigrati troveranno nelle due settimane di permanenza.
 
A contatto con i nostri giovani, oltre a conoscere le loro radici e ammirare le bellezze nostrane, potranno confrontarsi con altri giovani, stringere nuove amicizie e contatti, magari anche lavorativi visto il loro notevole bagaglio professionale.
I 10 giovani rimarranno in Trentino fino a domenica 30 luglio, ma prima di tornare in patria il programma prevede diverse iniziative anche con visite in alcuni luoghi chiave per l’emigrazione trentina.
 
Dopo la visita odierna al centro storico, giovedì visiteranno il Museo Etnografico e l’eremo di San Romedio, martedì 25 si sposteranno in val di Fiemme per visitare il Centro Stava e l’osservatorio di località Zanon.
Tre giorni dopo faranno tappa a Riva del Garda e una visita guidata a Rovereto e domenica 30 si recheranno al Bosco delle Radici in Vigolana e concluderanno le due settimane al museo Arte Sella.
Durante il soggiorno sono previsti anche incontri con i rappresentanti dei Comuni corrispondenti ai luoghi di origine degli ospiti.

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