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«Artiterapie», nuovo modo di affrontare stress, disagi, patologie

Se ne è parlato oggi a Trento alla Circoscrizione San Giuseppe - Santa Chiara


 
Venerdì 28 ottobre ad ore 10.00 si è tenuta a Trento, presso la circoscrizione di San Giuseppe- S. Chiara in via Perini 1, la presentazione della «Scuola Triennale in Arti-terapie».
Ma cosa sono le arti-terapie?
Il termine si riferisce a un insieme variegato di tecniche che, grazie alla mediazione delle diverse arti (visuali, sonore e di movimento) e al supporto di conoscenze in ambito scientifico afferenti a diverse discipline ( psicologia, neuroscienze etc.), permettono di creare un potente strumento di recupero, riabilitazione e crescita per le persone.
 
La prima comunicazione che l'essere umano ha con l'ambiente non è verbale, ma dominata dalla sensorialità (luci, colori, suoni) come sottolinea Winnicott.
L'arte permette all'individuo di fare nuovamente ricorso a questo primo linguaggio favorendo un'integrazione tra corpo e psiche, produrre e stimolare crescita, benessere, salute e miglioramento della qualità di vita.
Le arti-terapie si utilizzano sia in una prospettiva di conoscenza di se stessi e quindi di evoluzione emozionale, affettiva e relazionale, sia come tecnica per affrontare svariate patologie.
 
Coadiuvante della medicina e della psicoterapia, l'arte-terapia è infatti un mezzo artistico che, all'interno di un percorso terapeutico, può rivelarsi un supporto particolarmente adeguato per chi soffre, ma non è in grado di esprimere quel che sente con le parole.
Esempi attualissimi sono l'autismo e la malattia di Alzheimer.
 
La componente artistica di quest'approccio lo rende una disciplina incentrata sul fare: un modo di oltrepassare le parole.
Musica, danza, arti visive, teatro agevolano sia la relazione d'aiuto (che si instaura tra utente e arte-terapeuta) sia l'elaborazione personale di quanto gli individui sentono e vedono, anche quando viene loro meno la capacità di simbolizzazione verbale, proprio perché le muse mettono a disposizione altri linguaggi, che permettono di entrare in profondo contatto con se stessi e di dare una forma a quanto, altrimenti, resterebbe inesprimibile.
 
È su questa base che l'arte-terapeuta specificatamente formato, può aiutare le persone ad incrementare la propria auto-consapevolezza, a fronteggiare le situazioni di stress, le difficoltà quotidiane o quelle legate a particolari condizioni patologiche o esperienze traumatiche.
Le arti-terapie, dunque, coniugano il processo creativo, come mezzo di espressione della persona, attraverso suono, colore e movimento, con il processo di cambiamento (terapia).
L'utilità delle arti-terapie risulta particolarmente interessante per professioni quali l'educatore, l'animatore, il fisioterapista, il logopedista o l'insegnante.
 
È importante ricordare che la pratica dell'arte-terapia, non implica l'essere “artisti”, né significa creare dei capolavori.
Non si operano giudizi estetici, non vi sono componenti giudicanti, né l'arte-terapeuta darà indicazioni per arginare e dirigere l'atto creativo.
Quello con cui si opera è un mezzo espressivo dell'interiorità della persona che si mette in gioco con il suo segno artistico; non si devono rispettare standard estetici o regole aure, anzi: l'atto artistico può essere anche un solo e semplice graffio, poiché quello è espressione e manifestazione del sentire dell'individuo, che emerge grazie al processo artistico e creativo; è attraverso questo che l'arte-terapeuta potrà, poi, facilitare ed innescare un processo di trasformazione e comprensione.
 
Dott.ssa Paola Taufer
p.taufer@ladigetto.it

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