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Passeggiando tra le righe/ 5 – Di Valentina Zamboni

Il corridore di mezza via: Il libro come un lungo cammino – Il nostro appuntamento ci porta a conoscere uno scrittore, un poeta, uno sportivo: Alexander Geronazzo

 
 

 
  Titolo: Il corridore di mezza via
  Autore: Alexander Geronazzo
  Editore: Albatros 2011
  Pagine: 131
 
  Euro: 13,90

  

 
Ciao Alex. Ho trovato su un tuo blog questa considerazione che mi piace molto...

«Sentite la mia idea...Lasciate da parte tutto ciò che di reale e materiale avete addosso e calatevi nella parte dei bimbi d'una volta che si lasciavano cullare dai racconti dei nonni...
«... Questo dovrebbe essere... Io seduto su una poltrona a dondolo, a fianco d'un caminetto acceso... Il rumore scoppiettante del castagno secco che arde sopra il braciere... E voi, adagiati sulle vecchie poltrone, ricoperte da antichi plaid a quadrettoni, poste a semicerchio di fronte al narratore... una teiera fumante e un po’ di voglia di sognare, viaggiando con la fantasia, nelle altrui spoglie, in posti reali dentro una storia inventata e romanzata... magari colorita con gli errori tipici della frenesia di chi vuol scrivere di getto, per non scordarsi il pensiero che transita nella sua mente.
«Ah, quasi dimenticavo, se siete lettori pretenziosi, allora pensateci bene... Io sono un misero operaio, scrittore solo nel momento in cui digita sulla tastiera...Non ho pretese, siatene partecipi...»
«Ciao Valentina, ti rispondo cominciando da una frase che ormai fa parte di me: Un uomo che segue la sua strada è già sul sentiero della libertà.»
 
Come nasce la tua passione per la scrittura? Come ti sei accostato alla tastiera pensando di scrivere qualcosa non solo per te ma per tutti?
«La mia passione per la scrittura nasce da un forte desiderio di comunicare, non solo con le parole, ma cercando di mettere su carta pensieri che a voce sarebbero troppo articolati e bisognosi forse di un tempo da usare per soffermarvisi, poiché magari non immediati.»
 
Io non penso che riassumere ed essere ermetici e concisi aiuti a comprendersi, credo invece che questa volontà di esprimersi in poche parole o in righi ristretti, sia un segnale evidente e preoccupante di come la socialità stia perdendo la voglia di confrontarsi e parlarsi.
«Non saprei esprimermi in forma riassuntiva, è una forma che non mi appartiene tra i modi di espressione che possiamo scegliere.
«Alla tastiera mi sono posto come se, quello schermo davanti a me fosse uno specchio. Scrivo ciò che credo piacerebbe anche a me leggere ed attendo le reazioni. Ecco perché Il corridore di mezza via, prima di arrivare alla forma cartacea attuale, si è delineato attraverso un progetto work in progress, leggibile a tutti nel sito internet www.runnerspercaso.it/forum . Questa prima tranche, rimasta in rete per circa un anno, ha ottenuto una serie di commenti e recensioni da parte di lettori di diversa estrazione, guadagnando qualche migliaio di visite. Tra coloro che lo hanno seguito assiduamente, lo scrittore piemontese Pietro Cristini, autore di Essere Corsa, premiato con menzione speciale al premio letterario 2011 del CONI. Cristini ha recensito per primo il romanzo, già dalla versione web, anticipando di fatto Pino Dellasega, l’inventore del Trekking del Cristo Pensante e Franziskus Vendrame , attore e cabarettista già in Zelig lab che per primo ha portato a teatro il mio romanzo collaborando col chitarrista Alberto Grollo, vera icona dei virtuosi della chitarra. Pino e Franziskus sono i recensori della versione stampata e con ognuno dei quali ci sono dei fili conduttori che mi ci legano indissolubilmente. 
 
Questa è la tua prima opera o hai già pubblicato altri testi?
«La mia prima esperienza letteraria risale al 2008, quando è uscito, autoprodotto e distribuito personalmente Diverso…Inverso, una raccolta di scritti in versi imperniati su tematiche sociali ed emozionali, toccando tematiche a cui sono particolarmente legato, quali ad esempio il pacifismo, su tematiche ampiamente generali e l’alcoolismo, come tema che ha contraddistinto, in terza persona, la mia esistenza di bambino, figlio e poi uomo. Anche Diverso Inverso ha trovato uno spazio teatrale e alcune forme di utilità sociale. Della raccolta è stata pubblicata una sola edizione, esaurita in dieci mesi dalla presentazione, in tiratura comunque limitata.»
 
La tua scrittura colpisce subito il lettore, uno stile che coinvolge e attrae a sé chiunque decida di leggere il tuo romanzo, è una scrittura d'istinto o il frutto di una elaborazione e di riletture?
«Prima di tutto grazie per l’idea che hai tratto dalla lettura, è in realtà uno stile semplice nei contenuti, perché proiettato verso un pubblico che ami appunto la semplicità, ma allo stesso tempo voglia sentirsi partecipe di ciò che sta leggendo. Non so se sia riuscito nell’intento, ma volevo, scrivendolo, che chi lo avesse letto se ne fosse sentito rapito, coinvolto, entrando con la mente nella storia raccontata. Più tecnicamente , già il fatto che il progetto work in progress fosse redatto scrivendo di getto, lasciando, di fatto, anche gli errori che ne sarebbero scaturiti. Sono stati cancellati capitoli interi, ma nessuno dei pubblicati è riletto o rivisto più della semplice rilettura operata dal correttore di bozze… Non avrei accettato stravolgimenti o variazioni troppo ampie, se ne sarebbe persa la reale originalità e spontaneità di idee e stesura d’istinto.
 
La passione per lo sport, la corsa e non solo.. come può lo sport migliorare le nostre vite?
«Lo sport è un ottimo modo di coinvolgere e coinvolgersi, sia questo un concetto legato alla comunicazione ed interazione uomo-uomo , sia esso un concetto che leghi l’uomo agli ambiente naturali esterni, con i quali parlare non è difficile, giacché l’ambiente è il più paziente dei nostri ascoltatori e il più loquace tra i nostri consiglieri… basta avere cuore e mente per comprenderlo. Lo sport è vita, un piccolo tassello di vita che può essere determinante per il benessere di più di una persona. Ognuno di noi , dentro di se, è uno sportivo ed ognuno di noi deve solo cercare la propria collocazione in questo mondo. Se provi ti sarà impossibile non trovarne uno adatto a te.
 
Infine ti chiediamo di parlarci del prestigioso riconoscimento che hai ricevuto ultimamente ossia l'invito a partecipare al progetto CSI in Valle con un tuo monologo teatrale.
«In realtà non è tanto un riconoscimento di prestigio, quanto una sorpresa che il comitato bellunese del Centro Sportivo Italiano ha voluto farmi. Non lo considero un premio ma una opportunità di relazionarmi con i giovani soprattutto.
«Questo progetto, a cui sono state legate e collegate figure sportive e preparatori atletici di rilevanza nazionale, pone anche la sua ragione di essere nel proporre entità legate al sociale. Così, allo stesso modo, la parte culturale, è stata delegata al Corridore di Mezza Via ed io ringrazio, perché è il segno che la percezione verso il romanzo e verso di me sono di assoluto positivismo. Io, da parte mia, sono ben lieto di raccogliere un invito che è un segno di rispetto inatteso ma che sono pronto a contraccambiare, arrivando dove sarò chiamato alla presenza, con la solita metodica…
«Una chitarra, qualche canzone e due voci, una che legga ed una che canti, cosicchè vada disperdendosi l’idea un po’ snob, che la presentazione di un libro sia un fatto per pochi, ma sia in effetti uno spicchio di vita in festa , navigando a vista in un mare di note e parole legate ad una storia, che è di tutti e per tutti. Il corridore di mezza via è tanto il runner medio, quanto l’uomo o la donna di tutti i giorni. Lui è un condensato di emozioni pressate in un corpo umano e pronte ad uscirne, raccontando una vita in corsa, legata all’ambiente in cui essa si svolge ed intrisa di tante sfaccettature diverse , tra cuore, passione ed anima.
 
Ma chi è Alexander?
«Alexander (ma lui mi ferma subito e mi dice Alex per favore, Alexander solo all'anagrafe) è nato a Valdobbiadene il 9 giugno 1976, vive a Campo di Alano di Piave. È sposato con Moira (con lui nella foto) e papà di Naike. La sua principale attività la svolge come operaio specializzato in un’azienda che produce micro utensili per occhialeria. Ma lui è anche uno speaker del podismo (nel 2011 ha presentato, tra le altre la Maratona di Treviso e due Campionati italiani di Corsa in Montagna, oltre ad alcune manifestazioni faro della corsa su strada e dell’ultratrail). È istruttore della Scuola Italiana di Nordic Walking , uno dei tre dello staff tecnico dell’ARGO NORDIC WALKING TEAM.»
 
Alex ama l’idea di sentirsi veramente libero. Alex odia l’idea che ci siano persone capaci e vogliose di mettere a tacere la mia libertà personale di pensieri e parole.
 
Valentina Zamboni
v.zamboni@ladigetto.it
 

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