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Linea della Valsugana, un sogno realizzabile con 113 milioni

Le cifre stanziate, le cifre impegnate, le cifre previste per l’elettrificazione

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Tra i vari argomenti presentati oggi dal vicepresidente Pacher alla conferenza stampa programmatica post Lagolo, è stato molto interessante quello che ha detto a riguardo della Ferrovia della Valsugana.
Alla data di oggi sono stati stanziati 32 milioni di euro per realizzare le seguenti strutture.

 Fermata S. Chiara €      4.753
 Fermata S. Bartolomeo €      2.522
 Stazione Villazzano €    14.913
 Stazione di Levico  €      5.322
 Sicurezza e controllo €      4.043
 Totale                                        €    31.554

  
 Da oggi alla fine della legislatura andranno realizzate le seguenti iniziative 
            

 Stazione Trento Piazza Dante            €     4.799
 Fermata Università in Via Verdi  €     3.436
 Fermata Povo Mesiano  €     4.197
 Spostamento stazione Calceranica   €     3.000
 Stazione di Caldonazzo            €     4.405
 Stazione di Roncegno €     4.425
 Acquisto due locomotori trasporto merci €     8.000
 Totale       €   32.263

 Riepilogo costi Ferrovia della Valsugana

 Stanziati               €   31.554
 Programmati  €   32.263
 Totale impegnati        €   63.817
 Elettrificazione linea ferroviaria       €    50.000
 Totale finale € 113.817

Due parole sulla elettrificazione della Valsugana che, unitamente agli altri miglioramenti, dovrebbe portare al raddoppio degli attuali passeggeri che rappresentano solo il 13% delle persone che ogni giorno si recano a Trento.
 
La cifra, quantificata a spanne in 50 milioni, è relativa sostanzialmente a quattro sottostazioni di distribuzione dell'enenergia elettrica, che sono necessarie una ogni 20 km.
Il tratto trentino ne richiede quattro: una a Trento, una a Levico, una a Borgo e una a Primolano.
Ognuna di esse costa sugli 8 milioni di euro, per cui 32 milioni sono necessari solo per la fornitura di energia elettrica a 13.000 volt di corrente continua.
 
Poiché Bassano ha già la sua sottostazione di energia elettrica, la tratta da Primolano-Bassano non necessita altro che la linea aerea (i fili). Il che fa sperare che la Regione Veneto sia disponibile a mettere quanto serva per completare l’elettrificazione della tratta di loro competenza, senza la quale non avrebbe senso neppure quella trentina, perché non è pensabile che i passeggeri debbano cambiare treno a Primolano per proseguire il viaggio della Valsugana.
Per il raddoppio della linea, se ne parlerà in un'altra legislatura.
 
Un'ultima annotazione. Non conosciamo le cause, ma non si parla più di società tra Ferrovie dello Stato e Provincia autonoma di Trento. 
I lavori fatti dalla Provincia dunque sono a fondo perduto. Cioè rimangono nella disponibilità delle ferrovie italiane, come qualsiasi lavoro che è stato fatto per migliorare il servizio. 

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