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Manifestazione dell’Autonomia: partecipa solo la leadership

In piazza Battisti presenti non più di 1.500 persone: i Trentini non temono di perdere la propria Autonomia

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Qualcuno si è meravigliato che fossero pochi, altri che fossero troppi. La polizia si aspettava una presenza maggiore.
Noi optiamo per una presenza stimata in 1.500 persone, d’altronde ognuno può farsi un’idea sulla base delle foto che pubblichiamo.
Presente anche una delegazione della provincia di Belluno, desiderosa di far parte un giorno dell’Autonomia delle Dolomiti.
I «no tav» hanno provato a interferire, ma dopo qualche minuto sono tornati a far nulla alle loro basi di piazza Duomo.
 
Oggettivamente, erano presenti tutte le persone che non potevano mancare, anche se rigorosamente al di fuori della propria veste istituzionale, dai loro partiti di provenienza.
Assente invece la gente comune, quella per cui la manifestazione era stata organizzata.
La nostra impressione è che la popolazione trentina sia abbastanza sicura che la nostra preziosa autonomia non possa essere toccata.
 
E in effetti così è, ma se lo scopo era quello di dare un segnale al resto del Paese e dimostrare che siamo compatti e che nessuno può guardarci con invidia o antipatia, l’unico a parlare in tal senso è stato il senatore Divina che per la prima volta ha ammesso – come facciamo noi da tempo – che «l’autonomia è da esportare».
«È il solo modo per sopire le istanze della gente – ha detto ai giornalisti – che, non avendo conoscenze storiche, ritiene che siamo privilegiati, quando così non è.»
Divina ha esteso il concetto al Federalismo fiscale, anche se abbiamo visto che ha poco a che fare con le fondamenta della nostra autonomia e tanto meno con l’esportazione della nostra esperienza.
 
Il sistema acustico non ha funzionato bene, per cui non si sentiva molto di quanto dicevano i relatori.
Sappiamo che si è parlato delle radici della nostra Autonomia e delle ragioni per cui ci batteremo affinché nessuno tocchi la nostra democrazia.
Sappiamo che qualcuno ha comunque lamentato la partecipazione di un partito piuttosto che l’altro, ma si è trattato di episodi isolati.
L'ex presidente dell'Associazione industriali di Trento, Ilaria Vescovi, ha sottolineato come gli aiuti che la Provincia ha dato all'economia locale non siano stati dati nel resto del Paese. 
  
Fuori luogo l’acqua dell’Avisio portata da un consigliere comunale che, volente o nolente, ha imitato il rito padano dell’acqua del Po portata dal Monviso a Venezia
Fuori luogo anche l’intervento di Diego Mosna che ha lamentato il fatto che i consiglieri provinciali non si siano ancora abbassati lo stipendio.
Dellai, fedele a quanto dichiarato alla stampa il giorno prima, ha preferito prendere la parola al congresso della Cooperazione trentina di Riva del Garda (vedi articolo).
 
GdM
 
 
 
 

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