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Donne e motori. Gioie e dolori? Ma anche tanta passione...

In questo numero intervistiamo una donna, Valeria, appassionata di motori – Di A. Peca

Ciao Valeria,penso che tanti uomini, come me, vogliano sapere cosa spinge una donna ad avvicinarsi al mondo dei motori? 
«Innanzitutto c'è da dire che la mia passione è nata sin da bambina, pur non avendo un papà particolarmente amante di macchine e moto ho sempre giocato con macchinine ecc.
«Proprio come fanno i bambini, ho avuto pochissime bambole e una stanzetta piena di auto, moto, furgoncini e così via. Tutta questa passione è stata accentuata da uno zio motociclista spericolato che non perdeva occasione per farmi salire in sella e portarmi con lui, sin dalla tenera età.
«Aggiungiamo a questo il fatto di essere sposata con un amante dei motori….»
 
Per quale motivo giocavi con le macchinine e non con le bambole?
«Non credo di essere un caso isolato, penso infatti che tante bambine si divertano a giocare con giocattoli da maschi, a me personalmente piacevano le macchinine che aveva mio cugino, con il quale giocavo sempre e forse anche per essere accettata nel suo gruppetto di amici mi sono adattata a giocare con loro.
«Devo dire che non sono una grande esperta di motori, conosco le cose basilari ma niente di più approfondito.»
 
E allora cosa ti piace?
«Mi piace l'estetica, amo le macchine sportive, veloci con delle linee aerodinamiche e armoniche. Non mi interessano cilindrata, cavalli, motore, mi piace che siano belle, veloci, sicure, sportive e aggressive. Lo stesso vale per le moto, 250, 600, 1.000, 1.200, sono solo una serie di numeri per me, mi attirano le moto da corsa, con forme accattivanti.
«Mi piace il senso di libertà che si prova a stare sulle due ruote, il vento forte e romanticamente parlando il totale abbandono, nel mio caso per ora sono solo una passeggera, a chi guida la moto, un senso di fiducia estremo nei confronti di chi ha tra le mani la mia sicurezza e il mio divertimento.
«Provo un forte senso di invidia quando ci superano delle motocicliste che guidano meglio dei ragazzi, le vedi sfrecciare con quella treccia che esce dal casco e piegare nelle curve con l'eleganza di una signora.»
 
Cosa rispondi agli uomini che dico che i motori non sono cose da donne?
«Rispondo semplicemente dicendo che non esistono cose da uomini e cose da donne, esistono le passioni e le emozioni. Temo che voi maschietti siate un po' spaventati dalle ragazze che vogliono invadere un campo che credete vostro.
«Vi lamentate sempre che le vostre compagne non condividono le vostre passioni, che vi fanno vendere moto e macchina sportiva, che vi ostacolano ma non capite che se ci fate entrare nel vostro mondo non possiamo che accettare e condividere la vostra passione, l'adrenalina di una serie di curve veloci in moto o di un giro in macchina sono uguali indipendentemente dal sesso.
«Non mi piace che le donne che vengono affiancate ai motori siano sempre modelle nude con corpi da calendario, la soddisfazione più grande è stata vedere passare una donna al volante di una Ferrari bruttina e in tuta. Noi donne non siamo un accessorio della macchina da mostrare, da una Ferrari non sempre scendono gambe chilometriche e tacco 12, noi siamo parte attiva e parte creativa anche al volante.»
 
Parlando di macchine, cosa ti attira delle quattro ruote?
«Il fatto che siano quattro ruote, quindi maggiore sicurezza e più comfort. Della macchina mi piace il rombo del motore, mi piacciono le macchine originali, così come escono dal concessionario, odio il tuning e tutte quelle macchine modificate che mortificano il progetto iniziale.
«C'è poco da aggiungere, macchina e moto hanno due funzioni diverse, la macchina è un mezzo, divertente ma pur sempre un mezzo. Con la macchina si parte e si arriva a destinazione, il resto è viaggio.»
 
E la moto?
«La moto invece è avventura, il viaggio in moto prevede soste, prevede odori, prevede quel bellissimo saluto con il dito in alto ad ogni motociclista che si incontra, ci si sente parte di una famiglia in movimento. La moto è scomoda ma affascinante, è un piacere essenziale e ti permettere di portare con te solamente il necessario, uno zainetto e poco più.
«Mi sento di fare un appello a chi viaggia in moto, usate tutte le protezioni necessarie, un piccolo investimento che può salvare la cosa più cara che avete. Ma non crediate che tuta e stivali in pelle, guanti e casco possano bastare, è quello che avete dentro il casco che deve funzionare al meglio, usate la testa.
 
Chiudiamo con la domanda delle domande e dividiamoci tra sogno e realtà, in base alle tue possibilità quale macchina e quale moto compreresti?
«Macchina BMW SERIE 3, magari la versione Moto Kawasaki Ninja oppure Honda CBRPotendo sognare?Ferrari F12 Berlinetta oppure Lamborghini AventadorMoto BMW S1000RR.»
 
Antonio Peca
antonio.peca@ladigetto.it

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