Più sicuri con «LaBiCiDi» a Rovereto, Alto Garda e Ledro
Piace l'innovativo sistema di identificazione della bicicletta attraverso un microchip
Cresce l'interesse per la «LaBiciDi», l'innovativo sistema che permette di installare un microchip sulla propria bicicletta, rendendola quindi sempre identificabile.
Sono già 223 le bici circolanti in città dotate di questo innovativo dispositivo.
Il sistema è attivo a Rovereto grazie alla collaborazione tra Comune, rivenditori del settore e Cymichip S.r.l., azienda specializzata nella sicurezza.
Il procedimento è molto semplice.
Il microchip, del peso di appena 3 grammi, può essere installato su qualsiasi tipo di bicicletta, nuova o usata, comprese quelle da corsa in fibra di carbonio.
Permette, attraverso un apposito lettore, di risalire in modo immediato all'identità del proprietario del mezzo.
Una volta installato non può essere rimosso da nessuno e inoltre è anonimo: non riporta nessuna informazione visibile relativa al proprietario della bicicletta, ma solo il logo del progetto per avere un effetto deterrente contro i tentativi di furto.
Il costo dell'installazione è di soli 9,90 euro per i residenti del Comune di Rovereto.
I vantaggi sono molti, per l'amministrazione, per i cittadini e per i negozianti del settore.
I proprietari delle biciclette possono avere una certificazione di proprietà del proprio mezzo e uno strumento in più contro il furto.
Attraverso un semplice sistema di riconoscimento, infatti, i vigili urbani possono associare le biciclette ritrovate al loro proprietario.
Il microchip può inoltre memorizzare altre informazioni, relative ad esempio all'utilizzo e alla manutenzione delle biciclette, svolgendo un ruolo simile a quello del tagliando per le automobili.
A Rovereto i punti vendita che aderiscono all'iniziativa sono: Tettamanti, Vitamina BC, Consolati, Damiata, Manfredi e Cramerotti.
Dal punto di vista dei commercianti del settore l'utilizzo di questo sistema permette di dare un valore aggiunto alle biciclette nuove, ritirare in modo più sicuro l'usato e segnalare eventuali furti.
«LaBiciDi» permette poi al Comune di avere un registro delle biciclette della città, controllare il parco bici ritrovate e segnalare furti accedendo ai dati nazionali del sistema.
Il progetto rientra negli interventi pensati dal Comune di Rovereto per garantire maggiore sicurezza alla città e sta suscitando sempre più interesse anche in altri comuni del territorio trentino.
Dopo Rovereto, hanno aderito all'iniziativa anche i sette comuni della Comunità dell'Alto Garda e Ledro, contribuendo così ad allargare la rete di riconoscimento delle biciclette.
Il progetto si sposa inoltre con le iniziative che il Comune di Rovereto sta attuando per promuovere la mobilità in bicicletta attraverso la costruzione della nuova rete di piste ciclabili della città.