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«Premio De Gasperi - Costruttori dell’Europa» – Dellai

L'intervento di Dellai. Premiati anche quattro Trentini che «hanno contribuito in maniera concreta alla crescita dell'Autonomia»

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«Se è vero che il nostro peggiore nemico è la banalizzazione della nostra Autonomia – ha detto Dellai nel suo intervento al conferimento del premio «Premio De Gasperi - Costruttori dell'Europa» – la giornata di oggi ha dato un buon contributo a combatterlo.
Il senso della Giornata dell'Autonomia è quello di ricordare il perché della nostra specialità autonomistica, guardando da un lato ai nostri padri fondatori, giacché l'Autonomia non ci è stata regalata da nessuno, e dall'altro alle nostre responsabilità e ai nostri doveri.

«Doveri che sono molti, perché quello autonomistico è un impegno esigente, a cui tutti sono chiamati a far fronte. Perché solo così non saremo solo una provincia autonoma, ma una Comunità autonoma. Stamattina a Merano abbiamo ricevuto un contributo straordinario per il recupero del senso profondo dell'Autonomia, attraverso gli interventi dei presidenti Napolitano e Fischer.»

«In essi, l'importanza anche europea della nostra Autonomia, ed insieme il richiamo alle responsabilità costituzionali di tutte le parti coinvolte. Abbiamo inoltre percepito, stamani, uno Stato che non è nemico, ma partner, in questo cammino.
«E ora, la presenza del presidente Gonzalez, per ricevere il premio De Gasperi, aggiunge ulteriore senso a questa riflessione, che facciamo richiamandoci al grande insegnamento di De Gasperi, per dire che noi vogliamo un'Europa plurale, a cui tutti i paesi possano apportare il loro contributo.»

«Dal canto nostro non vogliamo chiuderci nella difesa di un immaginario fortino. Non vogliamo fare come tanti Asterix, che alla fin fine vincevano solo nei fumetti. Noi vogliamo rispondere al centralismo con una proposta all'insegna dell'apertura, della responsabilità, della collaborazione.»

È seguita quindi la premiazione, da parte delle massime autorità provinciali, di quattro trentini che incarnano quattro diversi percorsi di vita e di lavoro e quindi anche quattro diversi modi di contribuire in maniera concreta alla crescita dell'Autonomia (foto sotto).

Nicole Zeni, classe 1989, è stata premiata «per il suo significativo impegno in campo educativo e sociale, capace di unire il costante riferimento alle radici del territorio in cui opera, dove ha fatto ritorno dopo anni passati all'estero, con la famiglia emigrata».

Enzo Mattei, nato nel 1974, laureato in filosofia a Verona, è stato premiato «per il suo impegno quotidiano, che ben rappresenta gli oltre 37 mila addetti del settore manifatturiero, in particolare le lavoratrici e i lavoratori dell'industria, contribuendo allo sviluppo e al benessere del territorio».

Erika Pedrini, classe 1984, imprenditrice nel settore vitivinicolo della Valle dei Laghi, ha ricevuto il riconoscimento della Provincia autonoma «per il suo significativo impegno in campo imprenditoriale, capace di unire il costante riferimento alle radici del territorio in cui opera ad una visione di futuro, costruito sul confronto e sull'apertura».

Mirko Endrizzi, nato nel 1978, imprenditore in campo agricolo con una spiccata predisposizione per l'innovazione, è stato premiato infine per il suo esprimere «alcuni dei valori più profondi della nostra popolazione: attaccamento alle tradizioni, passione per il lavoro e amore per la propria terra». 

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