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Questa è l’imprenditoria femminile in Provincia di Trento

I dati del servizio Studi e Ricerche della Camera di Commercio riflettono un quadro sotto tono ma con un trend in decisa crescita

Anche in ambito economico, la festività dell’8 marzo sollecita interessanti riflessioni di genere.
Come risulta dalle analisi dell’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Unioncamere, i più recenti dati hanno evidenziato che le imprese «rosa» sono sempre più diffuse sul suolo nazionale.
 
Anche in quest’ultimo anno di crisi, si è registrato un aumento di quasi 7.300 unità in più rispetto al 2011, circa un terzo del saldo di tutto il sistema delle imprese.
«La tenuta delle imprese femminili di fronte a questa crisi – ha detto Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere – dimostra che le donne sanno affrontare con straordinaria energia anche le difficoltà maggiori. Di certo portano con sé una determinazione, un bagaglio di competenze e stili imprenditoriali differenti rispetto agli uomini. Purtroppo – ha proseguito Dardanello – sono ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere appieno la propria creatività e professionalità nel mondo del lavoro, anche se il loro contributo si fa sentire da sempre nelle tante imprese familiari che caratterizzano il nostro tessuto produttivo. Credo che l’agenda del nuovo Governo dovrà porre una grande attenzione a tutti quegli strumenti, innanzitutto di welfare ma anche di tipo finanziario, che possono sempre di più spingere le donne a fare impresa.»
 
In base ai dati del Servizio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento, a fine 2012, le imprese femminili in provincia risultavano essere 9.899, il 19,8% del totale delle aziende registrate.
La loro incidenza risulta inferiore rispetto sia a quella riscontrata nella regione Trentino-Alto Adige (20,9%), sia nel Nord Est (21,6%) e nell’Italia nel suo complesso (23,6%).
 
Questa minor presenza di imprese femminili nel contesto provinciale è dovuta perlopiù alla rilevanza che hanno in Trentino settori economici che sono «tipicamente» maschili come l’agricoltura e l’edilizia.
Tuttavia, va sottolineato che dal 2005 ad oggi il Trentino ha conosciuto un incremento dell’incidenza delle imprese femminili di un punto percentuale passando dal 18,8% al 19,8%, mentre le altre aree utilizzate come termine di paragone hanno sperimentato un aumento più ridotto e pari circa allo 0,5%.
 
Se questo trend dovesse proseguire si ritiene che in pochi anni la nostra provincia possa caratterizzarsi per una rilevanza dell’imprenditoria femminile prossima alla media nazionale.
I settori dove si denota un’incidenza di imprese femminili piuttosto modesta sono le costruzioni (5,1% di imprese femminili) e i trasporti e spedizioni (8,8%).
 
La presenza femminile è invece particolarmente rilevante nel comparto turistico (33,1%) e nel commercio (26,2%).
Nel quarto trimestre 2012, ultimo dato disponibile, le nuove imprese femminili iscritte in Trentino sono risultate 151 con un aumento del 23,8% rispetto al dato delle iscrizioni relativo allo stesso trimestre dell’anno precedente.
 
A livello nazionale l’aumento è risultato invece pari al 5,6%, un valore decisamente inferiore rispetto a quello locale, che testimonia come la provincia stia recuperando terreno rispetto all’Italia.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, le nuove iscrizioni di imprese femminili interessano principalmente i settori del commercio (35 nuove iscritte nel quarto trimestre 2012), del turismo (30) e dei servizi alle imprese (16).
 
La forma giuridica prevalente è quella di impresa individuale (95) seguita da società di capitale (32) e società di persone (22).

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