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Uno spiraglio alla Subaru: congelato il trasferimento

Alla fine della trattativa alla Confindustria di Trento, una decisione positiva

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Naturalmente potrebbe non significare altro che un cambio di procedure, ma al momento la decisione di trasferire l’azienda a Milano a partire dal 30 giugno è congelata.
La decisione è avvenuta alla fine di una seduta fiume alla sede della Confindustria di Trento, dove i sindacati e la proprietà hanno discusso alla ricerca di una soluzione mediata.
 
Come si ricorderà, la Subaru, che ha sede nazionale ad Ala, aveva deciso unilateralmente il trasferimento della sede da Ala all’area metropolitana di Milano. La decisione era stata presa in Giappone, in seguito alle osservazioni di un’agenzia di consulenza che attribuiva alla locazione geografica lontana da Milano una minore redditività.
La notizia, che era stata comunicata ai dipendenti con un normale giro di posta, aveva scatenato le ire di tutti, dai sindacati ai politici. Pochi lavoratori sarebbero stati in grado di seguire l’azienda a Milano, per cui a coloro che si licenziavano non si prospettava neanche la possibilità dell’entrata in mobilità.
Insomma, sembrava a tutti gli effetti il trucchetto in uso fino agli anni Settanta per licenziare senza violare il contratto di lavoro. Magari lo era, magari no. Probabilmente solo in parte.
 
Oltre alla scontata proclamazione dello sciopero, erano intervenuti la Giunta e il Consiglio provinciale che erano scesi a fianco dei lavoratori.
Oggi la trattativa tra sindacati e proprietà, che ha portato alla conclusione che abbiamo detto.
Il che potrebbe significare solo un cambio di procedura (cioè arrivare alla stessa decisione al termine di accurate trattative), ma la sospensione della pragmatica decisione per il momento significa la vita.
E finché c’è vita c’è speranza.

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