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Edilizia, dalla Comunità Europea le misure anticrisi

I dati degli interventi a favore dei lavoratori espulsi dal settore economico in Trentino

L’Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento, in occasione del seminario pubblico «Costruire solidarietà di fronte al cambiamento nel settore edile», ha presentato i risultati del progetto europeo nel settore dell’edilizia, uno dei più colpiti dalla crisi.
Il progetto - cofinanziato dal Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) - si è concentrato sulla formazione di oltre 200 lavoratori, trentini ed altoatesini, espulsi in questi anni dal settore edile, e che per nove mesi hanno potuto acquisire nuove competenze.
 
In particolare, ai lavoratori è stato garantito un percorso di informazione, formazione e acquisizione di nuove competenze in altri settori, dove maggiori sono le opportunità di lavoro.
«L’attuale crisi - ha sottolineato Michele Colasanto, presidente  dell'Agenzia del Lavoro - obbliga a ripensare anche le politiche a sostegno del lavoro e a sviluppare strumenti inediti, qual è il progetto di formazione che oggi presentiamo, in grado di dare delle risposte personalizzate ai lavoratori disoccupati.»
 
Il progetto, della durata di 9 mesi, ha un costo di 2 milioni di euro, finanziato al 65 per cento dal FEG, 35 per cento dalla Provincia autonoma di Trento e cofinanziato, per l’assistenza tecnica, dal ministero del Lavoro e Politiche sociali.
Il Trentino investe sulla persona e sulla sua formazione  per contrastare la crisi e costruire nuove opportunità di lavoro.
 
Nella mattinata di oggi, Agenzia del Lavoro ha presentato i risultati del progetto europeo, finanziato dal Fondo di adeguamento alla globalizzazione (FEG), e che ha coinvolto 217 lavoratori espulsi dal settore edile.
Per nove mesi i lavoratori - la cui età media è di 40 anni - hanno seguito corsi di formazione in diverse settori ed hanno avuto la possibilità di  costruirsi una nuova professionalità, anche al di fuori del settore edile, uno dei più colpiti dalla crisi e con scarse prospettive di reinserimento.
 
Dopo una verifica delle attitudini personali, i lavoratori sono stati indirizzati verso corsi personalizzati: panificatore, pasticciere, pizzaiolo ed aiuto cuoco, tutela del verde, progettazione edile, ma anche giardinaggio e corsi di informatica.
«I risultati - spiega Antonella Chiusole, dirigente generale di Agenzia del lavoro - sono molto incoraggianti. I lavoratori sono oggi occupati in tirocini presso le aziende e alcuni di loro, recuperando anche delle competenze trascorse, hanno l’opportunità di aprire un’attività o si apprestano  ad assumere un nuovo incarico, diverso da quello precedente.»
 
Il FEG è uno strumento finanziario creato dall'Unione Europea per fornire un aiuto, in uno spirito di solidarietà, ai lavoratori che hanno perso il posto di lavoro a causa di grandi cambiamenti strutturali del commercio mondiale derivanti dalla globalizzazione e dalla crisi economica.
Da qui la decisione di aprire in Trentino, in accordo con la Comunità europea e il ministero del Lavoro, dei percorsi innovativi a favore di persone espulse dal mercato del lavoro.
 
Oltre 200 lavoratori, usciti dal settore edile in Trentino/Alto Adige nel periodo marzo - novembre 2010, sono stati coinvolti nel progetto, presentato da Agenzia del Lavoro di Trento e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed approvato dall’Unione Europea.
Il 70 per cento dei lavoratori sono maschi, in maggioranza italiani: un gruppo segnato da forti diversità culturali e zone di provenienza.
«L’obiettivo - ha spiegato Marta Alvarez Marquina, dirigente della Commissione europea e rappresentante del Fondo FEG - è il reinserimento lavorativo dei soggetti nel mercato del lavoro e, soprattutto per il Trentino, nel settore edile e in altri settori a maggiore potenzialità occupazionale.»
 
I risultati - secondo gli stessi lavoratori - sono davvero incoraggianti.
«Abbiamo avuto la possibilità di ricominciare grazie a nuove competenze che in questi nove mesi abbiamo acquisito attraverso il progetto e che rispondono maggiormente alle nostre attitudini.»
 
Nella mattinata di oggi si è tenuto anche il convegno «Costruire solidarietà di fronte al cambiamento nel settore edile».
I lavori sono aperti dal presidente dell’Agenzia del Lavoro di Trento e da interventi curati dal Ministero del Lavoro e dalla Commissione Europea, destinati a sottolineare l’originalità dei metodi e i risultati dell’esperienza maturata.
 
La prima parte del seminario è stata riservata alla presentazione degli interventi FEG più innovativi, avviati tra Provincia autonoma di Trento, ministero del Lavoro e Unione Europea per realizzare politiche attive del lavoro che rispondano efficacemente alle attuali sfide della crisi, ricostruendo professionalità e orientandole verso i settori economici potenzialmente ricettivi.
La sessione pomeridiana ha presentato – in chiave comparativa - delle esperienze realizzate, nel settore costruzioni, grazie al cofinanziamento FEG, in Spagna (Comunità autonoma di Valencia), Olanda (Provincia di Gerland), Irlanda (Ministero nazionale).
«In conclusione, - spiegano il presidente di Agenzia del lavoro, Michele Colasanto, e la rappresentante del Fondo FEG, Marta Alvarez Marquina - si apre una prospettiva di riflessione sulle opportunità offerte dall’Unione Europea e sulla valorizzazione di quanto sperimentato per ulteriori interventi a vantaggio della riqualificazione e della ricollocazione professionale dei lavoratori vittime della globalizzazione dei mercati e della crisi occupazionale.»

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