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Affrontare con professionalità la sicurezza in ambito portuale

Se ne è parlato a Genova al Convegno «La funzione Security tra mare e terra, il ponte con altri business»

A Genova si è tenuto il Convegno «La funzione Security tra mare e terra, il ponte con altri business», organizzato da AIAS Liguria che ha riscosso grande successo di pubblico e ha visto la partecipazione di autorità, istituzioni ed esperti. Il primo grande evento di Security a Genova si è tenuto in una sede prestigiosa nel centro della città, il Circolo Unificato dell’Esercito.
AIAS (Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza), è un’Associazione privata senza scopo di lucro, che, con il suo network, annualmente organizza oltre un centinaio di manifestazioni a livello centrale o locale, in modo autonomo o in collaborazione con terzi, allo scopo di elevare la cultura e il livello generale di sicurezza per tutti, individui e aziende. 
 
Alla manifestazione era presente il «nostro» Vincenzo Circosta, che (in qualità di Dirigente DGS/Gruppo Sipro nonché Security Manager UNI 10459 ed esperto in materia di sicurezza marittima essendo, tra l'altro, un PFSO - Port Facility Security Officer, CSO - Company Security Officer e SSO - Ship Security Officer) ha riportato i punti essenziali di quando discusso.
 
La giornata di lavoro ha avuto come obiettivo principale quello di avviare un dialogo continuo tra esperti, professionisti di sicurezza e istituzioni in uno scambio di diverse esperienze con la finalità di trovare soluzioni alle minacce emergenti e ai sempre maggiori rischi percepiti che, come dimostrano le statistiche, sono responsabili di affossare la crescita economica.
Il Convegno, aperto dai saluti delle autorità presenti, tra le quali si registra la partecipazione di Felicio Angrisano, Ammiraglio Ispettore della Capitaneria di Porto di Genova, è entrato subito nel vivo con la relazione del Presidente AIAS, Giancarlo Bianchi che ha illustrato le motivazioni del convegno e i cambiamenti organizzativi e statutari di AIAS in relazione alle modifiche normative, in particolare le nuove norme sulle professioni non regolamentate che comprendono i professionisti della sicurezza.
 
AIAS, l’Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza, ha infatti dato prontamente risposta all’evoluzione della normativa nazionale che ha approvato recentemente nuove disposizioni riguardanti le «professioni non organizzate» (Legge n.4/2013 e del D.Lgs. n.13/2013) aggregando al suo interno le APA, Associazioni Professionali Specialistiche.
Tra queste c’è, ad esempio, l’Associazione Safety e Security che integra le professionalità già presenti in AIAS, le armonizza in linea con la legge nazionale ed europea promuovendo l’avanzamento tecnico-scientifico e formativo.
 
Il Coordinatore Regionale AIAS Liguria, Gianfranco Peiretti, che ha moderato gli interventi della mattinata, ha poi introdotto Guglielmo Santimone, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Frontiera di Genova.
Santimone illustrando le problematiche legate alla criminalità transfrontaliera nella sorveglianza dei valichi in osservanza al principio di solidarietà (Schengen), ha sottolineato la necessità di creare una rete tra autorità e privati per la soluzione delle problematiche riferite alla security in funzione delle giornaliere attività sul campo.
 
Tra i relatori chiamati a dare voce alle importanti tematiche trattate durante il convegno si sono alternate alcune delle professionalità della sicurezza marittimo portuale non solo di Genova, come ad esempio Graziano Cassaro, Port Facility Security Officer del Terminal CIA di Venezia.
Cassaro ha esposto le iniziali difficoltà di un terminal portuale che convive con l’interporto esplicitando le soluzioni operative ed economiche adottate, che hanno consentito di coniugare efficacemente il business e gli aspetti logistici con le esigenze di security, ottimizzando così l’intero ciclo operativo dell’azienda.
 
Nel panorama genovese, Claudio Barilaro, PSO Responsabile dell’Ufficio Security dell’Autorità Portuale di Genova ha illustrato come è cambiata l’analisi del rischio nella portualità genovese nel tempo e come Genova si sia dotata in anticipo – rispetto ad altri – di misure di protezione di security ottemperando a norme internazionali recepite poi anche dal nostro ordinamento nazionale.
Secondo Barilaro, il «caso Genova», visto dal punto di vista della security, riflette bene due principi di base della sicurezza che consistono nel seguire l’evoluzione dei rischi – portata dall’innovazione e dalla globalizzazione – e la necessità di apportare, conseguentemente, le necessarie mitigazioni nel tentativo di ridurre i rischi applicando – tra le varie misure – un coordinamento, alla promozione ed al controllo delle operazioni portuali e delle altre attività esercitate nell'ambito portuale.
 
La parola è poi passata al Direttore di Assiterminal, Luigi Robba, che con il suo intervento ha analizzato la funzione di Security inserita nella Policy Portuale chiarendo le origini della redazione del programma nazionale di sicurezza marittima contro azioni illecite intenzionali.
Il Contrammiraglio (CP) Lucio Borniotto ha chiuso la prima parte del Convegno con un intervento intitolato Criticità regionali e internazionali strettamente correlate alla portualità, in particolare, la relazione ha fatto riferimento ai recenti atti eversivi nazionali e internazionali. 
 
Gli interventi pomeridiani, sapientemente moderati dal Contrammiraglio Borniotto, sono stati avviati dall’intervento istituzionale di Guido Torrielli che ha portato il contributo ed il punto di vista di Confindustria di Genova sulle modalità di approccio ai «rischi di mare e di terra» in un momento così delicato dell’economia italiana.
Il Convegno di Genova ha quindi toccato temi molto attuali come la cyber security e la pirateria marittima: ne ha parlato Giacomo Madia, Presidente e Amministratore Delegato di Banchero Costa, nonché membro del comitato esecutivo di Confindustria-Genova, con delega a Sicurezza e Legalità.
Madia si occupa spesso di temi economici, sicurezza e cyber crime.
Nel suo intervento ha richiamato un ambito noto a pochi, cioè a quello assicurativo in relazione alla pirateria marittima, che causa danni economici elevatissimi ed è di difficile inquadramento giuridico.
 
La parola è passata ad Angela Pietrantoni, consulente di sicurezza certificata dal Business Continuity Institute, che ha incentrato la sua relazione sulla necessità di instaurare dei circoli virtuosi di prevenzione e collaborazione applicando la continuità operativa sia a livello tecnologico, sia sociale come parte integrante di una sicurezza globale, al fine di costruire policy di resilienza che dalle imprese si espandano su tutta la comunità, a vantaggio dello sviluppo economico e sociale del Sistema Paese.
Pietrantoni ha rimarcato l’importanza dei temi trattati dai vari relatori, in particolare la sinergia, i network e le Partnership Pubblico-Private che andrebbero maggiormente agevolate, così come la funzione di Security, al fine di non disperdere gli sforzi che le imprese adoperano nel rispondere alle numerose minacce che le circondano.
 
Il relatore seguente, Gian Giacomo Spanio, esperto di Security della Business Line RINA, che ha valorizzato la propria esperienza nella Maritime Security ha riferito in merito all’analisi del rischio per il settore energia in ambito portuale facendo anch’egli riferimento all’importanza di assicurare la Continuità Operativa.
Il contributo di chi opera ogni giorno sul campo è stato portato da Valerio Piazzi, Dirigente della società di Vigilanza «La Portuale», illustrando quali sono le problematiche dei professionisti che operano quotidianamente in ambiti delicati e strategici come la portualità, con particolare riferimento alle attività di controllo nelle aree comuni e di quelle in concessione alle varie Port Facility.
 
Infine, un importante contributo è stato portato dal Security Officer di Ansaldo Energia, Antonio Rebora, che ha spiegato in che cosa consiste la funzione di Security che intende proteggere l’Azienda, tutelando allo stesso tempo il Sistema Paese.
 
Obiettivo perfettamente riuscito quindi per gli organizzatori del convegno che intendevano offrire una giornata di studio delle minacce emergenti e per i sempre maggiori rischi percepiti, ma soprattutto instaurare un dialogo continuo tra esperti, professionisti di sicurezza e Istituzioni dedicate alla protezione del Patrimonio tangibile e intangibile, come hanno confermato le conclusioni della giornata, affidate al Presidente Giancarlo Bianchi, il quale ha ribadito l’importanza di un confronto sempre più serrato fra addetti ai lavori ed istituzioni, per addivenire ad un approccio condiviso che assicura la necessaria competitività e sicurezza al business.

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