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Il Governo vara il «Decreto del Fare»: ecco le misure principali

Impignorabilità prima casa, riduzione bollette energia, rilancio e semplificazione edilizia in difficoltà, finanziamenti a tasso agevolato, giustizia civile

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Il Governo Letta comincia a muoversi. 
Con il Decreto «Fare» varato ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato una serie di misure che contengono provvedimenti volti a far fronte alla situazione.
Merita leggere quanto disposto perché riguardano da vicino il nostro immediato futuro. 
Contenute in una nota emessa da Palazzo Chigi, sono numerose le novità per i cittadini e le imprese. Ecco quelle che abbiamo pensato di riassumere qui di seguito.
 
 Prima casa
«Se l'unico immobile di proprietà del debitore è adibito ad abitazione principale, non può essere pignorato, ad eccezione dei casi in cui l'immobile sia di lusso o comunque classificato nelle categorie catastali A/8 e A/9 (ville e castelli). Per tutti gli altri immobili, il valore minimo del debito che autorizza il riscossore a procedere con l'esproprio dell’immobile, è stato innalzato da 20mila a 120mila euro.»
«L’esecuzione dell'esproprio può essere resa effettiva non prima di 6 mesi dall'iscrizione dell'ipoteca, mentre in passato erano sufficienti 4 mesi.
«Per quanto riguarda le imprese, i limiti alla pignorabilità già presenti nel codice di procedura civile per le ditte individuali sono estesi alle società di capitale e più in generale alle società dove il capitale prevalga sul lavoro.»
 
 Riduzione delle bollette dell’elettricità
«In particolare – spiega la nota di Palazzo Chigi – abbiamo modificato le modalità di determinazione delle tariffe concesse agli impianti in regime Cip6, in modo progressivo, portandole in linea con i prezzi di mercato che si sono significativamente ridotti nell’ultimo periodo; abbiamo bloccato la maggiorazione degli incentivi all’elettricità prodotta da biocombustibili liquidi, maggiorazione che avrebbe comportato un aumento delle tariffe di 300 milioni all’anno e avrebbe premiato impianti con scarsi benefici ambientali che saranno invece oggetto di iniziative di riqualificazione.»
 
 Multa alle P.A. che ritardano
«Viene introdotto un indennizzo monetario a carico delle Pubbliche Amministrazioni in ritardo nella conclusione dei procedimenti amministrativi. Se il titolare del potere sostitutivo (cioè chi subentra al funzionario ritardatario) non conclude la procedura, scatta un risarcimento pari a 50 euro al giorno fino a un massimo di 2.000 euro. Se non liquidata, la somma può essere chiesta al giudice amministrativo con una procedura semplificata.»
 
 Agenda Digitale: Wi-fi libera come in Europa
È stata inoltre prevista la liberalizzazione dell'accesso ad Internet, come avviene in molti Paesi europei. Resta però l'obbligo del gestore di garantire la tracciabilità mediante l'identificativo del dispositivo utilizzato. L’offerta ad internet per il pubblico sarà libera e non richiederà più l'identificazione personale dell'utilizzatore.
Forte impulso viene dato dunque alla cosiddetta «Agenda digitale», il progetto volto a favorire l’innovazione, la crescita economica e la competitività del Paese attraverso la banda larga.
L’Agenda Digitale era stata istituita lo scorso anno dal Ministero dello Sviluppo Economico, in ottemperanza a quanto stabilito dall’Europa (e sottoscritto da tutti gli stati membri), con l’obbiettivo di raggiungere entro il 2020 i risultati voluti.
In parallelo – ovviamente – deve crescere la capacità funzionale di avvalersi di tali opportunità e quindi è prevista anche l’alfabetizzazione informatica.
 
 Riscossioni
Secondo le norme in vigore, la società di riscossione Equitalia può concedere al debitore una dilazione dei pagamenti per l'estinzione del debito fino a 72 rate mensili e, in caso di peggioramento delle condizioni economiche del debitore, una dilazione per ulteriori 72 rate mensili. Tale accordo di rateizzazione decade se il debitore non effettua il pagamento di due rate consecutive.
La norma varata oggi prevede che sia la prima sia la seconda dilazione di pagamento possono essere aumentate, fino a un massimo di 120 rate mensili. L'estensione è concessa a condizione che sia accertata una grave situazione di difficoltà del contribuente non dovuta a sue responsabilità e legata alla crisi economica tale da rendere impossibile il rispetto del piano ordinario.
Inoltre, il numero di rate non pagate che determinano la decadenza dell'accordo di rateizzazione è aumentato a 8 rate anche non consecutive.
 
 Equitalia
La proroga della concessione ad Equitalia del servizio di riscossione per conto degli enti locali, già prevista dal dl 35/2013 soltanto per la riscossione dei tributi, si estende ai crediti non tributari (ad esempio, sanzioni amministrative quali le multe).
Si anticipa a settembre 2013 il termine oggi fissato al 31 dicembre 2013 entro cui adottare il Dm che ridefinirà il quantum dovuto a Equitalia con il superamento del sistema dell’aggio.
 
 Borse di mobilità per studenti capaci e meritevoli
Cinque milioni per il 2013 e per il 2014, 7 milioni per il 2015 da iscrivere sul Fondo di finanziamento ordinario delle università per l'erogazione di «borse per la mobilità» a favore di studenti che, avendo conseguito risultati scolastici eccellenti, intendano iscriversi per l’anno accademico 2013-2014 a corsi di laurea in regioni diverse da quella di residenza.
Le risorse saranno suddivise tra le regioni con decreto del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Le borse saranno attribuite sulla base di una graduatoria adottata da ciascuna Regione per le università site nel proprio territorio.
 
 Più concorrenza nel mercato del gas naturale e dei carburanti
«Viene inoltre ampliata l’apertura del mercato del gas naturale, liberalizzando completamente le piccole e medie aziende, in linea con quanto indicato dalla Commissione Europea e dall’Antitrust. Sono previste poi misure volte ad accelerare l’avvio delle gare di distribuzione del gas per ambiti territoriali, dalle quali deriveranno minori costi per i cittadini utenti e significative entrate per gli enti locali.»
 
 Rilancio edilizia in difficoltà
Per rilanciare l’edilizia è stato deciso di de finanziare alcune grandi opere (TAV, MI-GE, Ponte di Messina) per finanziarne altre più cantierabili (cioè pronte per partire immediatamente). L’importo dirottato è di 3 miliardi e andrà ad attivare – ad esempio –i lavori delle metropolitane di Roma, Napoli e Milano.
In questa maniera, precisa il Ministero, si dovrebbero attivare 30.000 posti di lavoro.
 
 Semplificazioni in materia di edilizia
Stop alle lungaggini burocratiche: l’interessato che abbia bisogno della segnalazione di Inizio Attività può richiedere allo Sportello Unico di provvedere all’acquisizione di tutti gli atti di assenso necessari all’intervento edilizio;
Il certificato di agibilità può essere richiesto anche per singoli edifici, singole porzioni della costruzione o singole unità immobiliari purché funzionalmente autonomi, qualora siano state realizzate e collaudate le opere di urbanizzazione primaria.
 
 Finanziamenti a tasso agevolato
Lo stato concede finanziamenti a tasso agevolato fino a 5 anni, che erogherà tramite la Cassa Depositi e Prestiti agli istituti di credito cu si potranno rivolgere le imprese.
Il plafond dello Stato è di 5 miliardi. Il prestito massimo per azienda è di 2 milioni.
Tali finanziamenti verranno concessi solo per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature destinati alla produzione.
Una cinquantina di milioni viene destinata a progetti di ricerca e innovazione.
Verrà razionalizzata la rete distributiva di carburanti, ma consentirà che i distributori da chiudere possano essere riconvertiti a vendita gas metano da autotrazione.
 
Sicurezza stradale
È previsto un programma di interventi di sicurezza stradale per 300 milioni di euro per la riqualificazione di ponti, viadotti e gallerie della rete stradale.
 
Certificati medici inutili
Sono eliminate tutte le certificazioni mediche oggi necessarie per accedere a impieghi pubblici e privati. Non vi saranno più per i cittadini adempimenti onerosi resi inutili dalle recenti novità legislative in materia di sorveglianza sanitaria sui luoghi del lavoro.
 
 Semplificazione delle procedure per l'ottenimento della cittadinanza
Semplificazione delle procedure di riconoscimento della cittadinanza del figlio nato in Italia da genitori stranieri al compimento della maggiore età - nei casi previsti dalla legge - in modo da evitare che disfunzioni di natura amministrativa o inadempienze da parte di genitori o di ufficiale di Stato Civile possano impedire il conseguimento della cittadinanza stessa.
 
 Giustizia Civile
Lo stato della giustizia civile costituisce, senza dubbio, uno dei fattori esogeni di svantaggio competitivo per la società italiana, in particolare per chi produce e lavora. Siamo al 158° posto nel mondo nell’indice di efficienza di recupero del credito a causa dei tempi lunghi e 1.210 giorni è la durata media dei procedimenti civili per il recupero crediti. Allarmante è, inoltre, il numero di condanne riportate dallo Stato per violazione del termine della ragionevole durata dei processi.
Per far fronte a queste criticità il decreto contiene una serie di misure. 

1. Incidere sui tempi della giustizia civile e migliorarne l’efficienza. A tal fine si prevede:
a) Il ripristino – per diminuire il numero dei procedimenti giudiziari in entrata – della mediazione obbligatoria per numerose tipologie di cause, con l’esclusione (richiesta dall’avvocatura) delle controversie per danni da circolazione stradale, il netto contenimento dei costi per la mediazione e l’adeguato coinvolgimento della classe forense;
b) L’istituzione di stage di formazione presso gli uffici giudiziari dei tribunali. I giovani laureati in Giurisprudenza più meritevoli (valutati in funzione della media degli esami fondamentali e dalla media di laurea) potranno completare la predetta formazione presso i predetti uffici giudiziari, che si potranno avvalere del loro qualificato contributo;
c) L’istituzione di un contingente di 400 giudici non togati per lo smaltimento del contenzioso pendente presso le Corti di Appello;
d) L’istituzione della figura di assistente di studio presso la Corte di cassazione: 30 magistrati ordinari già in ruolo potranno essere assegnati dal CSM alle sezioni civili della Corte di Cassazione, per conseguire un aumento della produttività del settore, contrastando l’attuale tendenza ad un aumento delle pendenze (nel 2012 sono risultati quasi 100.000 processi pendenti).
e) La possibilità – nell’ambito dei processi di divisione di beni in comproprietà (notoriamente lunghi) – di attribuire la delega a un notaio nominato dal giudice delle operazioni di divisione, quando ci sia accordo tra i comproprietari sulla necessità di divisione del bene.
 
2. Contribuire a ricostituire un ambiente d’impresa accogliente per gli investitori nazionali e internazionali fondato sulla certezza del credito. A tal fine si prevede:
a) La concentrazione esclusiva presso i Tribunali e le Corti di appello di Milano, Roma e Napoli delle cause che coinvolgono gli investitori esteri (senza sedi stabili in Italia) con lo scopo di garantire una maggiore prevedibilità delle decisioni e ridotti costi logicistici.
b) La revisione del cosiddetto concordato in bianco. Lo strumento è stato introdotto nel 2012 per consentire all’impresa in crisi di evitare il fallimento e di salvare il patrimonio dalle aggressioni dei creditori con la massima tempestività (depositando cioè al tribunale una domanda non accompagnata dalla proposta relativa alle somme che si intendono pagare ai creditori).
c) Per impedire condotte abusive di questo strumento (cioè domande dirette soltanto a rinviare il momento del fallimento, quando lo stesso non è evitabile) emerse dai primi rilievi statistici, si dispone che l’impresa non potrà più limitarsi alla semplice domanda iniziale in bianco, ma dovrà depositare, a fini di verifica, l’elenco dei suoi creditori (e quindi anche dei suoi debiti).
d) Il Tribunale potrà, inoltre, nominare un commissario giudiziale, che controllerà se l’impresa in crisi si sta effettivamente attivando per predisporre una compiuta proposta di pagamento ai creditori. In presenza di atti in frode ai creditori, il Tribunale potrà chiudere la procedura; nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, la previsione che il giudice quando è presentata opposizione a decreto ingiuntivo debba fissare la prima udienza non oltre 30 giorni e, in quella sede, decidere sulla provvisoria esecuzione.
 
3) Le aspettative. Per effetto delle misure introdotte ci si attende, nei prossimi 5 ANNI, un consistente abbattimento del contenzioso civile, nonché un incremento dei procedimenti definiti. In particolare:
a) TRIBUNALI Definiti in 5 anni: + 675.000
b) APPELLO Definiti in 5 anni: + 262.500
c) CASSAZIONE Definiti in 5 anni: + 20.000
d) IMPATTO TOTALE IN 5 ANNI
 
La foto, ricavata da Wikipedia, è stata scattata da Niccolò Caranti al Festival dell'Economia di Trento.

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