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Fondazione Bruno Kessler, il CDA approva il bilancio

Ricavi per oltre 43 milioni di euro, di cui 30.5 derivanti dall’Accordo di Programma con la Provincia autonoma di Trento e 4.3 milioni di investimenti

Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Bruno Kessler, riunito questa mattina presso la sede di Trento, ha approvato il bilancio consuntivo 2012.
Il dato complessivo di bilancio evidenzia un valore della produzione totale di oltre 43 milioni di euro, di cui 30.5 derivanti dall’Accordo di Programma (AdP) con la Provincia autonoma di Trento e a cui si sommano ulteriori 4.3 milioni di euro di investimenti.
 
Rientrano nei 30.5 milioni di euro anche le quote corrisposte, sempre in base all’AdP, alle realtà di ricerca partecipate dalla Fondazione per un totale di 5.1 milioni (ridotto sensibilmente rispetto ai 6.2 milioni di euro registrati nel 2011).
Per quanto all’autofinanziamento, nel 2012 si segnala una diminuzione delle entrate provenienti da agenzie pubbliche (7.4 milioni di €, pari al 17,4% del totale delle entrate 2012, contro i 9.4 milioni, pari al 23,9% del 2011).
 
Tale decrescita è dovuta alla chiusura, nel 2011, di importanti progetti finanziati dalla PAT che non sono stati immediatamente sostituiti nel 2012.
Buono è stato il finanziamento da fonti esterne, anche da parte delle imprese private, che si attesta attorno al 6%.
 
Il Bilancio evidenzia la tendenza positiva dei progetti europei che passano da 3.4 milioni di euro (8,8% del totale delle entrate 2011) a 3.8 (10% del totale 2012).
La Fondazione dimostra con questi risultati l’impegno profuso per rendere il comparto scientifico tecnologico più competitivo e aperto alle sfide internazionali, anche in considerazione di due fattori che rendono più difficoltoso il raggiungimento di tale obiettivo: l’aumento della competizione sui progetti europei, che fa diminuire la probabilità di successo; il frazionamento del valore delle commesse commerciali.
 
 Le relazioni con gli attori della ricerca e dell’innovazione 
Rimane forte l’impegno di FBK per la creazione di un sistema di relazioni sempre più organico con l’Università e tutti gli attori territoriali della ricerca e dell’innovazione, sia dal punto di vista delle sinergie sul piano scientifico che di opportunità di sistema per l’ottimizzazione della spesa.
 
 La valorizzazione della ricerca 
Sul fronte della valorizzazione delle attività di ricerca, nel 2012 sono stati approvati cinque brevetti depositati negli anni scorsi.
Salgono così a 13 i brevetti registrati dalla Fondazione dal 2008 a oggi.
Per quanto riguarda il trasferimento tecnologico delle attività di ricerca, il nuovo spin-off, denominato «Smart3k», nato a dicembre 2012, va ad aggiungersi agli 11 già esistenti.
La Fondazione, dopo aver ridotto a zero le partecipazioni nelle aziende costituite prima del 2007, nel corso del 2012 ha avviato la fase di «way-out» dagli spin-off fondati tra il 2007 e il 2009.
 
 Il rapporto con i Soci 
In riferimento al rapporto con i Soci, nel 2012 è proseguita anche l’attuazione degli accordi sottoscritti con la «Carta dei Soci».
In particolare, con Confindustria continua l’attività di generazione di progetti di innovazione; con la Federazione della Cooperazione, oltre ai progetti di innovazione, FBK collabora, con il sostegno anche della Banca di Trento e Bolzano, a creare sinergie sui progetti che interessano il mondo formativo e delle scuole (progetto «FBK Junior»); con la Camera di Commercio l’attività di collaborazione è incentrata sul sostegno all’internazionalizzazione e sulla tutela della proprietà intellettuale; dallo scorso anno, anche il Comune di Rovereto ha sottoscritto la «Carta dei Soci» FBK e un protocollo d'intesa sui temi dell'innovazione, della sostenibilità e delle opportunità per le nuove generazioni.
 
«La Fondazione sta proseguendo lungo il cammino intrapreso - commenta in conclusione il presidente Massimo Egidi - ossia quello di focalizzare la propria attività in una ricerca che abbia un reale impatto sul territorio, sulla società e sul benessere dei cittadini.»

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