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Si è spenta a Trieste Margherita Hack, Signora delle stelle

Aveva 91 anni. Non è stata solo un'astrofisica di livello mondiale, ma anche una divulgatrice scientifica e impegnata nell’attivismo laico

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Margherita Hack era nata a Firenze il 12 giugno 1922 da Roberto Hack, di religione protestante, e da una madre di fede cattolica, entrambi aderenti alla Società Teosofica Italiana.
Dopo aver compiuto gli studi presso il Liceo Classico «Galileo» di Firenze (senza sostenere gli esami di maturità a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale), si è laureata in fisica nel 1945 con una votazione di 101/110 con una tesi di astrofisica sulle Cefeidi, realizzata sempre a Firenze presso l'osservatorio di Arcetri.
In gioventù fu anche campionessa di salto in alto e in lungo. Nel febbraio 1944 ha sposato Aldo De Rosa.
Divenne professoressa ordinaria di astronomia all'Università di Trieste dal 1964 al 1º novembre 1992, anno nel quale fu collocata «fuori ruolo» per anzianità e la sua Cattedra fu messa a concorso.
Ma è stata anche la prima donna italiana a dirigere l'Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987, portandolo a rinomanza internazionale.
Membro delle più prestigiose società fisiche e astronomiche, Margherita Hack è stata anche direttore del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Trieste dal 1985 al 1991 e dal 1994 al 1997.
 
È stata un membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
Ha lavorato presso numerosi osservatori americani ed europei ed è stata per lungo tempo membro dei gruppi di lavoro dell'ESA e della NASA.
In Italia, con un'intensa opera di promozione ha ottenuto che la comunità astronomica italiana espandesse la sua attività nell'utilizzo di vari satelliti giungendo ad un livello di rinomanza internazionale.
Ha pubblicato numerosi lavori originali su riviste internazionali e numerosi libri sia divulgativi sia a livello universitario.
Nel 1994 ha ricevuto la Targa Giuseppe Piazzi per la ricerca scientifica.
Nel 1995 ha ricevuto il Premio Internazionale Cortina Ulisse per la divulgazione scientifica.
Margherita Hack nel 1978 aveva fondato la rivista bimensile «L'Astronomia» il cui primo numero vide la luce nel novembre del 1979. Successivamente, insieme con Corrado Lamberti, diresse la rivista di divulgazione scientifica e di cultura astronomica Le Stelle.
In segno di apprezzamento per il suo importante contributo, le è stato anche intitolato l'asteroide «8558 Hack».
Ha ottenuto la Cittadinanza onoraria dei comuni di Castelbellino, di Medicina e di San Casciano in val di Pesa.
 
Margherita Hack è molto nota anche per le sue attività non strettamente scientifiche e in campo sociale e politico.
Era atea, non credeva in nessuna religione o forma di soprannaturalismo.
Riteneva inoltre che l'etica non derivasse dalla religione, ma da «principi di coscienza» che permettono a chiunque di avere una visione laica della vita, ovvero rispettosa del prossimo, della sua individualità e della sua libertà.
Avversa a ogni forma di superstizione, comprese le pseudoscienze, dal 1989 fu garante scientifico del CICAP e, dal 2002, presidente onorario dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Dal 2005 si iscrisse all'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.
In passato è stata iscritta al Partito Radicale Transnazionale.
 
Si è candidata alle elezioni regionali del 2005, in Lombardia, nella lista del Partito dei Comunisti Italiani ottenendo 5.634 voti nella città di Milano. Dopo la sua elezione ha ceduto il seggio a Bebo Storti.
Si schierò nuovamente nelle elezioni politiche del 2006 con il Partito dei Comunisti Italiani: candidata in molteplici circoscrizioni della Camera, ma, eletta, rinunciò al seggio ottenuto per continuare a dedicarsi all'astronomia.
Il 22 ottobre 2008, durante una manifestazione studentesca, in Piazza Signoria a Firenze, tenne una lezione di astrofisica anche con un veloce accenno agli esperimenti eseguiti al CERN sul bosone di Higgs, preceduta da una discussione contro la legge 133/08 (ex-decreto legge 112, rinominato «decreto Tremonti»).
 
Il 21 marzo 2009, si candidò nella Lista Anticapitalista per le elezioni europee di giugno come capolista nella Circoscrizione Isole e nella circoscrizione Nord-Ovest. In quella circostanza non fu eletta perché la lista non superò la soglia del 4%.
Nel novembre 2009, in una lettera aperta sulla rivista MicroMega, criticò l'allora Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi nel merito dei procedimenti giudiziari in cui era coinvolto ed al suo presunto tentativo di eluderli.
Durante le elezioni regionali del 2010 si presentò tra le file della Federazione della Sinistra e risultò eletta nel Lazio nella Circoscrizione di Roma, con oltre 7.000 preferenze. Nella prima seduta del Consiglio si dimise per lasciare il seggio agli altri candidati della lista.
Il 12 novembre 2011 prese la tessera del partito politico Democrazia Atea, con cui si candidò alle elezioni politiche del 2013 come capolista alla Camera nella circoscrizione Veneto 2.
Nell'ottobre 2012 ha dichiarato di appoggiare Nichi Vendola alle elezioni primarie del centrosinistra mentre al ballottaggio, una volta rimasti solo Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi, si è espressa in favore di quest'ultimo.
Ad aprile 2013 entra a far parte del comitato «Emma Bonino presidente» insieme a nomi illustri italiani quali Renzo Arbore, Toni Garrani, Anna Fendi, Alessandro Pace, Stefano Disegni al fine della promozione per la candidatura di Emma Bonino a Presidente della Repubblica Italiana.
Sul tema della questione energetica Margherita Hack si è espressa contro la costruzione di centrali nucleari in Italia, ma a favore della ricerca sul nucleare, spiegando che «l'Italia attualmente non è in grado di mantenere delle centrali e che l'Italia è un paese poco affidabile».
La Hack sosteneva che esiste «una paura irrazionale, anche scientifica, per l'energia nucleare», che però «inquinerebbe molto meno dell'energia a petrolio, a metano e a carbone, a cui dovremmo comunque ricorrere».
Ha anche sottolineato l'importanza della ricerca in questo campo e la necessità di «sviluppare al massimo le energie rinnovabili» che contribuiscono a soddisfare parte del fabbisogno energetico.
 
Il 12 agosto 2010 Margherita Hack è stata premiata a Torre del Lago Puccini come «Personaggio gay dell'anno» per la sua attività a favore dei diritti civili e del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali.
In quell'occasione ha dichiarato che «da parte di altri paesi è certamente un segno di civiltà. Noi invece siamo un paese arretrato, che non sa cos'è il rispetto della libertà.
Il Vaticano è certamente un deterrente che influenza la classe politica, ma la politica non è libera e non ha il coraggio di reagire. E se non reagisce questo significa che è più bacchettona della Chiesa e non sa cos'è il rispetto della libertà altrui».
La Hack riteneva l'eutanasia un diritto, un modo per sollevare dalla pena un uomo che soffre. Nel 2011 ha sottoscritto il proprio testamento biologico.
È stata una animalista convinta ed una vegetariana sin da bambina. Riguardo alla carne, ha dichiarato: «Non la mangerei mai, perché mi sembra veramente atroce uccidere milioni e milioni e milioni di animali... è veramente un'ecatombe ogni giorno sulla terra».
 
Margherita è morta il 28 giugno 2013 all'età di 91 anni all'ospedale di Cattinara a Trieste, dove era ricoverata da una settimana per problemi cardiaci.
 
Si ringrazia Wikipedia per le informazioni e le foto che ci hanno permesso di scrivere il presente servizio.

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