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Si è spento stanotte alle 2 Cardinal Tonini, aveva quasi 100 anni

Ersilio Tonini, il più anziano cardinale vivente: «Mi tengo il privilegio di amarvi»

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Ersilio Tonini era nato a Centovera di San Giorgio Piacentino il 20 luglio 1914 ed è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Dal 30 aprile 2010, giorno della morte del cardinale Paul Augustin Mayer, era il più anziano cardinale vivente. 
Dal 14 gennaio 2012, giorno della morte del vescovo Antonio Mistrorigo, era inoltre il più anziano ordinario diocesano italiano.
A 11 anni Tonini entra in seminario. Il 18 aprile 1937 è ordinato sacerdote per la diocesi di Piacenza dal vescovo Ersilio Menzani.
È prima vice-rettore del seminario, poi insegnante e assistente spirituale dei gruppi FUCI e dei Laureati cattolici, poi direttore del settimanale diocesano «Il Nuovo Giornale».
Dal 1953 al 1968 è parroco di San Vitale a Salsomaggiore Terme (città all'epoca divisa tra le diocesi di Piacenza e Fidenza).
 
Il 28 aprile 1969 è nominato da papa Paolo VI vescovo di Macerata e Tolentino e amministratore apostolico di Recanati, Cingoli, Treia.
In tale veste attua una coraggiosa riforma agraria cedendo ai contadini i terreni della diocesi. Riceve l'ordinazione episcopale il 2 giugno 1969 dall'arcivescovo Umberto Malchiodi (conconsacranti l'arcivescovo Agostino Casaroli e il vescovo Carlo Colombo).
Il 22 novembre 1975 è nominato arcivescovo di Ravenna e vescovo di Cervia.
Nel 1978 è chiamato a presiedere il consiglio di amministrazione della NEI, società editrice del quotidiano cattolico Avvenire.
Nel 1987 aderisce alla campagna umanitaria per i brasiliani nativi del Roraima «Uma vaca para o Indio». Ne parla con papa Giovanni Paolo II, che l'approva ed effettua una donazione di decine di milioni di lire.
Il Papa inoltre gli affida un messaggio scritto di suo pugno da portare alle popolazioni brasiliane.
 
Si reca personalmente in Amazzonia e, col vescovo e i missionari locali, si presenta agli Indios e legge, durante la Messa, il messaggio papale davanti a 500 giovani.
Tra il 1988 e il 1989 è amministratore apostolico della diocesi di Rimini, fino all'arrivo del nuovo vescovo Mariano De Nicolò.
Papa Giovanni Paolo II accoglie le sue dimissioni da arcivescovo, per raggiunti limiti di età, il 27 ottobre 1990, e lo nomina amministratore apostolico.
Il 15 dicembre successivo diventa arcivescovo emerito consegnando il pastorale al suo successore, Luigi Amaducci.
 
Nel 1991 è tra i protagonisti della trasmissione televisiva giornalistica «I dieci comandamenti all'italiana» di Enzo Biagi, definita dalla Santa Sede «a tutt'oggi un esempio di moderna catechesi che si avvale del mezzo e del linguaggio televisivo».
È la prima di una lunga serie di apparizioni che ne faranno un personaggio televisivo e un commentatore molto apprezzato e ricercato. Nel concistoro del 26 novembre 1994 Giovanni Paolo II lo crea cardinale del titolo del Santissimo Redentore a Val Melaina.
 
Ha conferito l'ordinazione episcopale a Odo Fusi Pecci, Luigi Ferrando e Giuseppe Orlandoni. Nel 2006 esce il libro di Pierfranco Rossetti «Le ragioni del cuore. Intervista a monsignor Tonini» (Touring Club Italiano, 2006).
Nel 2008 esce il suo libro «Profezie per l'ottimismo» (Piemme, 2008), curato da Paolo Gambi.
Sempre nello stesso anno, curato da Sergio Gatti, è pubblicato anche il libro «La Finanza che serve. Dialogo sul denaro, l'economia e il futuro» (Ecra - Edizioni del Credito Cooperativo, 2008).
Nel 2009, ancora per Piemme, esce «La ragione della speranza», sempre a cura di Paolo Gambi. Il 2012 è l'anno dell'uscita della sua autobiografia, scritta insieme a Paolo Gambi, dal titolo «Il gusto della vita. Perché alla soglia dei cent'anni credo sempre nella meraviglia».
 
Il 12 dicembre 2012 la Libera Università degli Studi Per l'Innovazione e le Organizzazioni (LUSPIO) di Roma gli conferisce la laurea honoris causa in Economia e Management Internazionale, per «l'opera di alta divulgazione e di laborioso impegno al servizio di un'economia più umana e per i contributi dati al tema delle relazioni tra etica ed economia».
È morto questa notte (28 luglio 2013) alle 2 all'Opera Santa Teresa di Ravenna, per complicazioni dovute alle sue già precarie condizioni di salute.
Lo ricorderemo per quello che ha detto quando si è ritirato: «Mi tengo il privilegio di amarvi».
 
Ringraziamo Wikipedia per le notizie e per la foto che ci hanno concesso di scrivere questo articolo.

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