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I campionati italiani di canoa slalom parlano tedesco

Vittorie per Lukas Mayr e Stefanie Horn, fuori medaglia Daniele Molmenti

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Passerà alla storia l'edizione 2013 del campionato italiano canoa slalom. E non solo perché dopo 7 anni di riposo è tornato ad animarsi lo stadio fluviale di Mezzana, in Val di Sole, ma soprattutto perché i due titoli più attesi sono stati conquistati da atleti di lingua tedesca, visto che nella K1 si è imposto il meranese Lukas Mayr (foto in alto) e nella stessa categoria femminile il successo ha arriso alla tedesca, dallo scorso gennaio con passaporto italiano, Stefanie Horn (foto in basso).
Entrambi si sono messi al collo la medaglia d'oro nel kayak, ma l'altra notizia che fa scalpore riguarda il campione olimpico Daniele Molmenti (foto a pié di pagina) che è addirittura fuori podio in una gara (la K1) di alto livello tecnico, dominata da Mayr davanti a Giovanni De Gennaro, ad Andrea Romeo ed appunto a Molmenti.
A dire il vero però il campione friulano un altro oro tricolore, il ventiquattresimo della sua straordinaria carriera, lo ha agguantato e da stasera troverà spazio nella sua affollata bacheca, visto che assieme ai compagni Giovanni De Gennaro e Diego Paolini, si sono aggiudicati la gara a squadre con i colori della Forestale.
 
Gli altri titoli italiani messi in palio sul fiume Noce sono stati ottenuti dal laziale Luca Colazingari nella C1 (canoa monoposto), dalla coppia Stefano Cipressi e Andrea Benetti nella C2 (canoa biposto), dalla genovese Chiara Sabattini nella C1 (canoa monoposto) senior e dal Gruppo Canoa Quinto di Genova nella prova a squadre femminile.
Tornando alla gara più attesa in tre secondi sono racchiusi i primi cinque classificati a dimostrazione che il livello tecnico nel K1 si sta elevando.
Il meranese Mayr, fino allo scorso anno con la Marina Militare dopo la medaglia mondiale under 23, ha interpretato al meglio le 18 porte del percorso lungo 300 metri, dimostrando che sui tracciati naturali riesce ad esprimere davvero tutto il suo talento.
Ha chiuso la sua gara con il tempo di 1 minuto, 35 secondi e 89 centesimi, precedendo di 12 centesimi il bresciano Giovanni De Gennaro, di 1 secondo e 74 centesimi il pordenonese Andrea Romeo e di 2 secondi e 41 centesimi Daniele Molmenti, che ha commesso un paio di errori di troppo, evidenziando che la forma non è quella delle Olimpiadi di Londra.
 
Nella categoria C1 è stata la giornata del riscatto per il laziale di Subiaco Roberto Colazingari, protagonista anche nelle qualifiche, e capace di precedere di oltre due secondi l'amico rivale della Marina Stefano Cipressi, con Pietro Camporesi terzo a tre secondi.
Nella gara femminile del K1 per la 22enne Stefanie Horn non è stata comunque una passeggiata, come lo erano state le due manche di qualificazione.
La torinese Maria Clara Giai Pron le ha dato filo da torcere fino all'ultima porta, visto che la tedesca che difende i colori del Canoa Club Brescia ha chiuso la sua prova con il tempo di 1'50”22, di soli 55 centesimi più veloce rispetto alla piemontese della Forestale.
Nelle gare junior affermazione per Raffaello Ivaldi nella C1 maschile, per Anita Fontana nella C1 femminile, per Marco Vianello nella K1 maschile e per Francesca Muscarà nella K1 femminile, mentre nella sfida canoa biposto è giunta l'affermazione scontata della coppia formata da Giacomo Desole ed Alberto Querci.
 
Va dunque in archivio con un bilancio decisamente positivo il campionato italiano della Val di Sole, grazie alla dinamicità dello staff coordianato da Luca Scaramella, che ha ricevuto molti attestati di stima, compresa la volontà della Federazione Italiana di inserire questo evento come tappa fissa annuale nel calendario, magari con l'obiettivo di organizzare i mondiali universitari nel 2016.
 

 
 LE INTERVISTE
Lukas Mayr: «Devo ammettere che questo risultato è per me inatteso, visto che non mi alleno più con l'assiduità dello scorso anno dopo aver deciso di congedarmi dalla Marina Militare per completare gli studi universitari. Mi ero preparato comunque per questo appuntamento vicino a casa e ho disputato una prova davvero veloce. Sono molto contento.»
Stefanie Horn: «Per me si tratta del primo titolo italiano e spero davvero che non sia l'ultimo. Questa vittoria mi da fiducia in vista dei prossimi mondiali di Praga in programma dall'11 al 15 settembre. Rispetto alle qualifiche nella finale ho avuto qualche difficoltà fra la porta 13 e 15 dove ho perso la concentrazione e il ritmo, ma poi per fortuna sono riuscita a recuperare.»
Roberto Colazingari: «Ci voleva questa vittoria, che riscatta una stagione difficile dove per motivi diversi non sono riuscito a centrare gli obiettivi che mi ero proposto. Un'iniezione di fiducia in vista del prosieguo della stagione.
È la prima volta che gareggio sul fiume Noce, un percorso impegnativo ma particolarmente suggestivo, che mi ha permesso di precedere l'amico rivale Stefano Cipressi.»
Daniele Molmenti: «Chi mi ha preceduto è stato più bravo di me. La canoa è così. Sono contento che a vincere sia stato Mayr. Peccato che abbia deciso di abbandonare momentaneamente il professionismo per proseguire con gli studi.
Magari dopo questo risultato ci ripensa. Per quanto mi riguarda dopo le Olimpiadi non mi sono più allenato con la giusta frequenza e nella finale ho commesso un paio di errori che sono stati inesorabili per la classifica.
Forse dovevo arrivare qualche giorno prima in Val di Sole per potermi allenare su un tracciato naturale, diverso dai bacini artificiali dove ormai abitualmente ci prepariamo. Sono contento perché il livello nel K1 si sta elevando e questo permetterà a tutti noi di alzare ulteriormente l'asticella.»
Luca Scaramella (presidente Comitato Organizzatore): «Sono felice per diversi motivi. In primis per la riuscita dell'evento, quindi per le attestazioni di stima ricevute da Federazione e concorrenti, per le dichiarazioni de gli amministratori della valle che hanno ribadito il loro sostegno per le prossime esperienze organizzative, compreso l'assessorato provinciale al turismo.
«Ma l'aspetto che più mi gratifica è quello di essere riuscito a riformare un gruppo di appassionati che tengono a valorizzare la risorsa del fiume Noce e questo ci consentirà di riproporre anche nelle prossime stagioni gare di livello.»
 

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