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Medici di base, al via le aggregazioni funzionali e territoriali

Firmato l'accordo che recepisce le novità della riforma Balduzzi anche per la Provincia autonoma di Trento

È stata firmata questo pomeriggio, dall'assessore alla salute e politiche sociali, dal direttore generale dell'Apss e dai rappresentanti sindacali dei medici di medicina generale, una modifica dell'Accordo provinciale del 2007.
Questo atto, che in sostanza introduce nell'organizzazione del servizio sanitario trentino le novità della riforma Balduzzi, prevede la costituzione di aggregazioni funzionali territoriali, ossia aggregazioni costituite da tutti i medici di assistenza primaria e dai medici di continuità assistenziale di una data zona, che assicureranno attività ambulatoriale presso una sede unica di riferimento, messa a disposizione dall’azienda sanitaria, riconoscibile da tutta la popolazione, nella quale sarà garantita la continuità dell'assistenza, a regime, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Unanime la soddisfazione per un accordo che punta ad estendere le tutele ed i servizi in favore dei cittadini introducendo elementi di flessibilità nell'organizzazione e, nello stesso tempo, rilanciando la funzione della medicina generale.
Entro il primo gennaio 2017 dovranno essere attivate e funzionanti tutte le aggregazioni funzionali territoriali (circa 25).
 
Nel dichiararsi soddisfatto, l'assessore ha sottolineato che, grazie alla disponibilità di tutte le parti coinvolte, si è dato un contribuito alla concreta attuazione del nuovo disegno di sanità che nel corso della legislatura si è voluto tracciare.
Attraverso la continuità assistenziale, ha aggiunto, si potrà dare un servizio migliore ai cittadini e qualificare ulteriormente il servizio di medicina generale.
Come detto, la principale novità dell'intesa consiste nella previsione della costituzione di aggregazioni funzionali territoriali, ossia aggregazioni costituite da tutti i medici di assistenza primaria e i medici di continuità assistenziale di una data zona, che assicureranno attività ambulatoriale presso una sede unica di riferimento, messa a disposizione dall’Azienda sanitaria, riconoscibile da tutta la popolazione, nella quale sarà garantita la continuità dell'assistenza, a regime, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
 
Le aggregazioni funzionali territoriali avranno un bacino di utenza di riferimento di circa 20.000 abitanti; è quindi prevista la costituzione sul territorio provinciale di circa 25 aggregazioni.
Presso le sedi delle aggregazioni saranno in particolare assicurate: attività assistenziali ambulatoriali dedicate ai pazienti cronici/fragili/a rischio; attività rientranti nella medicina di iniziativa ed in particolare: promozione della salute e prevenzione primaria; attività ambulatoriali, anche al fine di ridurre l'uso improprio del pronto soccorso.
A supporto del medico sarà presente personale infermieristico e di segreteria. Ciascun medico di medicina generale continuerà ad assicurare la propria attività anche in altri ambulatori.
 
Entro 3 mesi sarà individuata la mappatura delle aggregazioni funzionali territoriali sul territorio provinciale. Nella fase iniziale sarà attivata una aggregazione in ciascun distretto sanitario. Entro il primo gennaio 2017 saranno attivate e funzionanti tutte le aggregazioni.
L’Azienda provinciale per i servizi sanitari concorderà, attraverso patti aziendali di durata triennale, specifici obiettivi per le aggregazioni, in coerenza con la programmazione provinciale e aziendale.
Con questo accordo, è stato sottolineato, l'organizzazione della medicina territoriale segna un importante passo in avanti per una piena ed effettiva presa in carico dei bisogni dei cittadini e una continuità assistenziale sempre più efficace.

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