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La mediazione civile e commerciale è nuovamente obbligatoria

Dal 20 settembre entrano in vigore le nuove norme previste dal «Decreto del fare»

Con sentenza della Corte Costituzionale, lo scorso 6 dicembre era stata dichiarata l’illegittimità, per eccesso di delega, del tentativo preventivo e obbligatorio di conciliazione – quale «condizione di procedibilità» per le azioni davanti al giudice o arbitro – per diversi settori.
 
Di recente, il cosiddetto “Decreto del fare” (la Legge 98/2013, di conversione del D.L. 69/2013), ha reintrodotto l’obbligatorietà della conciliazione per materie specifiche: diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato affitto di azienda, risarcimento del danno da responsabilità medica e sanitaria, risarcimento del danno da diffamazione a mezzo stampa, contratti assicurativi, bancari e finanziari, condominio.
Si tratta degli stessi ambiti di competenza previsti dalle norme precedenti alla sentenza costituzionale, fatta eccezione per l’RC auto (che è stata espunta) e per la responsabilità sanitaria (che è stata aggiunta).
 
Permane la possibilità di esperire il tentativo di mediazione anche con riferimento ad altre tipologie di controversie, attivate su libera iniziativa di una parte, oppure quando è previsto da un'apposita clausola contrattuale o statutaria.
La nuova normativa ha introdotto importanti novità anche in relazione ad altri delicati e controversi aspetti, come la competenza territoriale, l’assistenza obbligatoria dell’avvocato (nel caso di mediazione «obbligatoria»), l’incontro di programmazione (preliminare rispetto all’incontro di mediazione), l’efficacia esecutiva dell’accordo di mediazione.
 
In questa nuova fase che caratterizza la mediazione civile e commerciale, l’Ente camerale trentino conferma il proprio impegno istituzionale per arricchire il patrimonio di conoscenze, competenze ed esperienze acquisite fin dal 1998 (sia dal personale interno, sia dagli 80 conciliatori appartenenti alle categorie professionali di commercialisti, notai, avvocati e tecnici) e per consolidare la rete di collaborazioni intrecciata sul territorio, in sintonia con Unioncamere e il sistema camerale.
La Camera di Commercio intensificherà quindi le iniziative di comunicazione e sensibilizzazione per diffondere e valorizzare la mediazione quale strumento di composizione «amichevole» delle controversie nell’ambito dei rapporti tra imprese, professionisti, privati e pubblica amministrazione.
 
Il Servizio di conciliazione della Camera di Commercio di Trento è attivo presso la sede di via Dordi 24 a Trento dal lunedì al venerdì, con orario 8.30-12.15 e nel pomeriggio di giovedì dalle 15.00 alle 16.00.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito istituzionale www.tn.camcom.it alla sezione «funzioni e competenze–conciliazione» e il portale nazionale di Unioncamere www.conciliazione.camcom.it.

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