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«Obiettivo domani»: torna il Festival delle professioni

È la seconda edizione e si terrà a Trento dal 17 al 19 ottobre 2013

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Addio all'abusivismo, benvenuta la riduzione della burocrazia. E poi spazio alle competenze, ai giovani e alle nuove tecnologie.
Questi gli obiettivi che si prefiggono Ordini e Collegi professionali e questi saranno alcuni dei temi caldi che arricchiranno il programma del prossimo Festival delle Professioni, un evento che da giovedì 17 a sabato 19 ottobre 2013 farà di Trento la capitale del mondo legato agli ordini professionali italiani, uno dei più importanti valori del made in Italy.
 
Il Festival Nazionale delle Professioni (www.festivaldelleprofessioni.it) è l’evento con cui il Tavolo d'ambito dei Giovani Professionisti della Provincia autonoma di Trento (www.gipro.tn.it) vuole farsi portavoce nel diffondere i valori che accomunano tutti gli Ordini e Collegi d’Italia.
Numerosi e molteplici saranno gli appuntamenti che si alterneranno in varie location del centro storico di Trento, trasformandolo così in una contemporanea agorà con una serie di convegni che declineranno il tema principale con approfondimenti specifici gestiti dai singoli Ordini professionali.
 
Un mondo che ha una quota di PIL in Italia del 15% e coinvolge due milioni e mezzo milioni di professionisti iscritti agli Albi professionali, con un indotto di 5 milioni di lavoratori «la cui età media si attesta attorno ai 45 anni» sottolinea Alessia Buratti (nella foto con Collini), presidente di GiPro, acronimo del Tavolo dei Giovani Professionisti trentini.
«Quindi il mondo ordinistico, contro qualsiasi preconcetto, dimostra di spingere il mercato verso i giovani».
 
Ma sono proprio le nuove generazioni a subire maggiormente il peso di problematiche e situazioni difficili che ne ostacolano l'attività: costi elevati, burocratizzazione esasperata delle procedure collegate alle prestazioni professionali nei confronti, soprattutto, della pubblica amministrazione come fisco, uffici del lavoro, enti locali.
«Il Festival - conclude Buratti - vuole aprire un confronto e indicare nuove strade per aiutare i giovani e i professionisti in generale a superare queste difficoltà e a uscire così tutti assieme da un momento di crisi come quello attuale».
 
E sono le professioni secondo Paolo Collini, presidente del comitato scientifico del Festival delle Professioni, che «possono rispondere alle esigenze di cambiamento richieste dalla società, coniugando valori tradizionali e modernizzazione».
«E chi meglio dei giovani può aiutare il sistema a sfruttare appieno il diffondersi dei servizi di consulenza online, l'affermarsi delle imprese professionali multinazionali e la crescente importanza delle economie di dimensione? Senza dimenticare la necessità della continua formazione, come dimostrano i dati della disoccupazione che colpisce in percentuale maggiore coloro che sono meno qualificati.»
 
Il Festival delle Professioni avrà queste finalità, coinvolgendo nella tre giorni di dibattiti alcune delle personalità più importanti del mondo politico e accademico del Paese. Antonio Calabrò, Marina Calderone, Aldo Bonomi, Adolfo De Rienzi, Umberto e Annalori Ambrosoli sono solo alcuni dei protagonisti che cercheranno di stimolare l'opinione pubblica sui temi caldi che attanagliano professioni e cittadini nelle scelte strategiche anche della quotidianità.
 
Il Gi.Pro, oltre ad aver coordinato l'intero programma, gestirà direttamente i due appuntamenti principali.
Il primo, in apertura della tre giorni di Festival, il 17 ottobre alle 20, affronterà il tema del rapporto tra università, professioni e giovani.
Il secondo - il 19 ottobre alle 18.30 - declinerà il mondo della professione in ottica web 2.0 grazie al supporto di Google. Significativo il coinvolgimento, con ben tre appuntamenti, delle Casse Nazionali di Previdenza, a cui il Festival chiederà come questi organismi possano intervenire per stimolare l'economia reale.
 
Fra gli altri appuntamenti figurano i convegni organizzati dai vari Ordini e Collegi, che cercheranno di coinvolgere e incuriosire addetti ai lavori e cittadini. Sono previsti anche momenti studiati ad hoc per le scuole e per gli studenti universitari (lo scorso anno ne sono stati coinvolti ben 2mila) e l'allestimento di una mostra che, attraverso un psicologico studio fotografico, viaggerà alla scoperta dei volti dei giovani professionisti.
Da non perdere, infine, la mostra mercato dell'editoria di settore. Allestita all'interno di un tendone predisposto in piazza Cesare Battisti, farà anche da cornice ad alcuni interessanti dibattiti pensati per avvicinare il cittadino al mondo delle professioni.
 
I riflettori saranno puntati anche sul Premio «Giorgio Ambrosoli», che a breve darà vita anche ad una Fondazione con l'obiettivo di valorizzare la figura di Giorgio, avvocato che ha pagato con la vita il suo impegno professionale.
Il Festival coinvolgerà non solo i giovani professionisti, ma anche tutti gli appartenenti agli Ordini e Collegi professionali, nonché il Comitato Unico delle Professioni: saranno tre giornate a respiro nazionale che daranno voce a tutti i professionisti.
 
Il Festival unico nel suo genere, sarà anche l'occasione per far conoscere al grande pubblico ed ai cittadini il mondo delle professioni e i valori che essi rappresentano, nonché spiegare le scelte e le battaglie che in questo ultimo periodo hanno coinvolto gli Ordini e Collegi nazionali.
 
 COS'È GI.PRO
Il Gi.Pro - Giovani e professioni, il cui acronimo indica il Tavolo dei Giovani Professionisti della Provincia autonoma di Trento, nasce nel 2008 a seguito della legge provinciale n. 5 in materia di «Sviluppo, coordinamento e promozione delle politiche giovanili, disciplina del servizio civile provinciale e modificazioni della legge provinciale» del 7 agosto 2006 e raggruppa 21 Ordini e Collegi.
 
Compito del Gi.Pro, presieduto oggi dall'architetto Alessia Buratti, è quello di elaborare strategie volte a fornire risposte, a tutto campo, alla domanda di orientamento sociale e professionale espressa dalle giovani generazioni.
Il Tavolo è composto dai giovani rappresentanti degli iscritti agli albi e collegi professionali con età inferiore a 38 anni e riunisce i quasi cinquemila professionisti diffusi sul territorio provinciale.
Data la grande varietà di tipologie professionali, informalmente si suddivide in tre aree d’azione: Area tecnica, Area giuridico- economica e Area Socio-sanitaria.
 
Il Gi.Pro rappresenta il giovane professionista, portatore di saperi sedimentati nel tempo e aperti all’innovazione; giovane e prototipo del lavoratore del futuro che sarà sempre meno dipendente e sempre più lavoratore autonomo.

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