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Avviato il Fondo Strategico di Investimento Regionale

Nuova decisione della Giunta provinciale per favorire l'accesso al credito delle imprese

Avviato dalla Giunta provinciale - con una decisione del presidente Ugo Rossi - il progetto per l'attivazione di un Fondo strategico di sviluppo regionale.
Questa nuova decisione - che ha portato oggi all'adozione da parte della Provincia autonoma di uno schema di protocollo d'intesa che coinvolge tutti i soggetti interessati, nel panorama regionale - dà seguito all'impegno che da tempo viene posto in essere per sostenere l'accesso al credito delle imprese, soprattutto di dimensioni medio-piccole.
«L'obiettivo – spiega l'assessore allo sviluppo economico e al lavoro Alessandro Olivi – è di garantire alle imprese l'accesso a fondi strutturali alternativi al credito bancario, per contrastare il persistente fenomeno del “credit crunch”, determinato dal cumulo di crediti a rischio che spinge le banche a non concedere nuovi prestiti. In questo modo, vogliamo garantire alle imprese una prospettiva di liquidità, alternativa ai prestiti bancari, per sostenere investimenti sul medio-lungo periodo.»
 
Sul piano normativo, il riferimento è dato dalla legge regionale 8 del dicembre 2012, che ha promosso «un progetto finalizzato al sostegno di investimenti strategici per lo sviluppo del territorio regionale", per rispondere alla contrazione degli impieghi bancari verso il sistema produttivo, determinata dal perdurare della crisi. La legge aveva messo a disposizione 500 milioni di euro, da ripartirsi in parti uguali fra Alto Adige e Trentino.
La legge prevede inoltre che le risorse necessarie vengano assicurate dalla Regione con concessioni di credito anche infruttifere in favore delle Province autonome di Trento e Bolzano o di società controllate dalle Province, della durata massima di quindici anni.
 
«Il progetto che abbiamo avviato oggi – spiega ancora Olivi – prevede l'attivazione di un Fondo comune di investimento mobiliare chiuso, con il supporto di Cassa del Trentino spa.
«È prevista una messa a disposizione di 75 milioni di euro da parte della Provincia autonoma di Trento; si tratta appunto di fondi di provenienza regionale, sui cui l'ente Regione ha già deliberato nel giugno scorso.
«Ad essi si sommano altri finanziamenti di natura istituzionale, in particolare attraverso l'intervento dei fondi di previdenza locali, ovvero dei “Laborfonds”, che hanno già deliberato una disponibilità massima di 125 milioni di euro, sempre su base regionale.
«Altri soggetti come banche e fondazioni potranno a loro volta intervenire, nella prospettiva di orientare flussi di risparmio generati dal sistema locale verso investimenti strategici per lo sviluppo del territorio.»
 
Il Fondo, così costituito, dovrà dare priorità agli investimenti effettuati da imprese:
- che presentano interessanti progetti di sviluppo (nazionale/internazionale) o di rilancio aziendale;
- che intendano intraprendere concreti progetti di aggregazione;
- con prospettive di valorizzazione di marchi, brevetti o know-how particolari ovvero che utilizzino processi e tecnologie avanzate ed innovative.
 
Al fine di giungere all’attivazione del Fondo nei tempi più brevi, i soggetti coinvolti hanno deciso di definire un percorso condiviso. La Regione Trentino Alto Adige, Alto Adige Finance spa, la Provincia autonoma di Trento e Cassa del Trentino hanno definito uno schema di Protocollo di Intesa, da sottoscrivere anche da parte delle Agenzie competenti in materia di contratti pubblici delle due Province e nello specifico l’Agenzia provinciale per gli Appalti e Contratti-Apac della Provincia autonoma di Trento e l’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture della Provincia autonoma di Bolzano.
 
Il Protocollo d’intesa, sottoscritto oggi dalla Giunta, prevede, in particolare, l’individuazione di un gruppo di lavoro, composto da uno o più rappresentanti delle amministrazioni coinvolte, che dovrà predisporre la documentazione di gara e fornire assistenza durante tutte le fasi della procedura per l’individuazione della Sgr (società di gestione del risparmio) che provvederà a promuovere, istituire, organizzare, amministrare e gestire il Fondo comune di investimento.

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