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Una mozione per ricodare Degasperi, «l’uomo del futuro»

I consiglieri provinciali Simoni, Grisenti, Viola e Zanon propongono un «Gemellaggio socio-culturale con la Basilicata per ricordare De Gasperi»

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I consiglieri provinciali Marino Simoni, Silvano Grisenti, Walter Viola e Gianfranco Zanon hanno presentato al presidente del Consiglio Provinciale la proposta di mozione che viene esposta di seguito, volta a ricordare la figura di Alcide De Gasperi, che - è bene ricordarlo - non ha costruito solo l’Europa e il Trentino, ma anche l’Italia.
Noi la condividiamo in pieno, perché esempi come quelli citati dai consiglieri di Progetto Trentino, ce ne sono moltissimi.
È di qualche anno fa l’istituzione di Piazza De Gasperi a Grosseto, in memoria della riconversione del latifondismo attuata da De Gasperi, che forse vale la pena ricordare a titolo di esempio. 
 

Quando De Gasperi volle spezzettare le grandi proprietà agricole, sostanzialmente improduttive, si trovò contro tutti i latifondisti, rappresentati da grandi società nazionali più che rispettabili e potentate. De Gasperi seppe tener testa alle pressioni, comperò (a prezzo di denuncia dei redditi…) i latifondi e li diede a riscatto ai contadini che vi lavoravano.
I contadini della Maremma da noi intervistati ricordano oggi come quei 200 ettari di cui entrarono in proprietà rendono oggi come tutti i 2.000 ettari di quando appartenevano a un unico soggetto. 
 

Ben venga dunque un altro ricordo dell’uomo nato in Trentino, perché a ben vedere la sua visione di allora era quella di un «Uomo del futuro».
Un futuro che noi non siamo ancora riusciti a raggiungere, ma che stiamo inseguendo sulla pista tracciata da lui.

Il 14 agosto 2014 cadrà il sessantesimo anniversario della morte di Alcide De Gasperi.
E' facile prevedere che i trentini e tutti gli italiani, con il sostegno dei mass media italiani, celebreranno l'anniversario di uno dei Padri fondatori dell'Europa.
Tra i grandi meriti nazionali di Alcide De Gasperi, oltre la visione europea, c'è senz'altro la sua politica di grande solidarietà tra le regioni italiane e gli sforzi per la ricostruzione del Meridione, tanto che allora il cronista Valentini scrisse: «Sul meridione altri scrissero, De Gasperi realizza».
In particolare si vuole ricordare l'impegno che De Gasperi ebbe in Basilicata ed in particolare a Matera, come ha ben intitolato il suo saggio il giornalista Filippo Radogna, «De Gasperi, lo statista che ha legato il suo nome alla rinascita di Matera».
Lo statista trentino, dopo la visita a Matera del 23 luglio 1950, pose fine a quello che ormai era da tempo definito uno scandalo nazionale. Gli abitanti allora vivevamo nei Sassi che erano grotte scavate nel tufo, in maniera malsana, spesso con i loro stessi animali.
Ricorda la figlia Romana di aver visto suo padre piangere alla vista delle difficilissime condizioni di vita degli abitanti.
Con la legge 619/1952, lo statista fece costruire una nuova Matera, adiacente ai Sassi, in cui vennero trasferiti gli abitanti, circa 20.000 persone. Questa «nuova Matera» fu una delle prime città italiane ad avere un piano regolatore. Il centro storico, ormai disabitato, venne espropriato dallo Stato e fu così salvato.
Nel 1993 Matera e i Sassi sono stati dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'Umanità.
 
Per onorare la memoria del politico trentino la città di Matera nel 1971 fece erigere un monumento.
Però fu la partecipazione massiccia della popolazione che trasformò l'evento in una festa di popolo, testimonianza del legame dei materani verso lo statista trentino.
Significativa la delibera del Consiglio Comunale con cui stabiliva di erigere il monumento «all'insigne statista che comprese e volle la rinascita di Matera».
Matera e tutta la Basilicata sono ancora grate ad Alcide De Gasperi non soltanto per quanto fece per la città ma anche, come ricorda il giornalista Giorgio Dal Bosco in un suo recente articolo (“Trentino”, 18 agosto 2013) per quanto seppe realizzare negli ultimi tre anni della sua vita dal 1951 al 1953 con la famosa riforma agraria.
Dal Bosco ricorda anche l'impegno di Enrico Bolognani quale sindacalista a fianco dei contadini lucani.
 
De Gasperi quindi non era solo l'uomo dell'Europa ma anche l'uomo della solidarietà.
Due concetti che sono un’ulteriore prova della grande attualità di Alcide De Gasperi.
Considerata la visione sociale e solidaristica e non solo europeista di De Gasperi, è evidente oggi l’estrema attualità di questo messaggio.
Tenuto conto anche che grazie alla legge sui Sassi, elaborata da Alcide De Gasperi con il lucano Emilio Colombo, Matera è oggi Città patrimonio mondiale dell’umanità e finalista per diventare Capitale Europea della cultura per il 2019, ruolo che riconoscerebbe la lungimiranza dello statista trentino.

Tutto ciò premesso, il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento 
impegna la Giunta Provinciale

1. ad assumere le idonee iniziative volte a realizzare un gemellaggio socio-culturale con la Basilicata e la città di Matera, due comunità legate dalla figura di Alcide De Gasperi dalle medesime radici contadine;
 
2. ad attivarsi affinché il Museo De Gasperi di Pieve Tesino integri l'attuale percorso esistente anche con la memoria di Alcide De Gasperi a Matera e in Basilicata ed in generale per l'attenzione e l'apertura dello statista trentino verso le genti e le popolazioni del mezzogiorno d'Italia con uno spirito di solidarietà oggi più che mai attuale.
 
Cons.re Marino Simoni
Cons.re Silvano Grisenti
Cons.re Walter Viola 
Cons.re Gianfranco Zanon

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