La «Tasi» peserà come un macigno sui consumi e sull’economia
Penalizzate soprattutto le famiglie che grazie alle detrazioni non pagavano l'IMU – E gli inquilini, che l'IMU non dovevano pagarla affatto
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera all'aumento dell'aliquota Tasi fino allo 0,8 per mille.
Si prospetta così, come purtroppo aveva previsto l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, una vera e propria stangata per le famiglie.
Secondo le prime stime dell'O.N.F. una famiglia si troverà a pagare mediamente, al netto delle detrazioni, dai 247 ai 326 Euro.
Ma dietro a tale provvedimento si nascondono diverse beffe per i cittadini.
La prima riguarda le famiglie meno abbienti che, grazie alla detrazione per la prima casa (e per eventuali figli a carico), non pagavano l'IMU e che oggi, alla luce di detrazioni ancora vaghe e indefinite, con molta probabilità si troveranno a far fronte ad importi non indifferenti.
La seconda riguarda gli inquilini, vale a dire le famiglie in affitto che non pagavano l'IMU e che si troveranno da un giorno all'altro a pagare parte della Tasi (dal 10 al 30%).
La terza beffa riguarda le risorse stesse per le detrazioni: sembrerebbe infatti che, mentre nella prima formulazione della norma gli incassi derivanti dalla maggiorazione delle aliquote Tasi avrebbero dovuto essere destinati esclusivamente all'istituzione di detrazioni per le famiglie, ora dovranno essere semplicemente finalizzati alle detrazioni.
«La Tasi quindi peserà come una simil-IMU sulle tasche delle famiglie, – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti di Federconsumatori. – Le sue ricadute avranno ripercussioni importanti e deleterie sull'andamento della domanda di mercato già in forte crisi e quindi sull'intero sistema economico.»
Per questo è fondamentale che Governo e Comuni agiscano con responsabilità.
Il primo avviando un processo di detassazione sul reddito fisso, in modo da dare respiro alle famiglie e rimettere in moto i consumi. I secondi stabilendo detrazioni eque ed in linea con la situazione di profonda difficoltà vissuta da un numero sempre maggiore di nuclei familiari.
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