Home | Economia e Finanza | Qualcuno dice che le Camere di Commercio non servono più...

Qualcuno dice che le Camere di Commercio non servono più...

Ecco le considerazioni della CCIAA di Trento sulle ventilate ipotesi di riforma degli enti camerali paventata dal presidente del Consiglio Renzi

Qualcuno ha paventato l'idea di inserire anche le Camere di Commercio tra gli «Enti inutili» da cancellare. 
In effetti, l'idea di paragonare le CCIAA a enti che da tempo non sevono praticamente a nulla è piuttosto bizzarra, dato che il lavoro svolto oggi dalle Camere qualcun altro dovrà pur farlo. 
Comunque sia, ecco il comunicato che la Camera di Commercio di Trento ha inviato oggi alle redazioni sul tema in questione. 

Negli ultimi giorni alcuni organi di informazione hanno anticipato la notizia secondo la quale il Governo, su esplicita indicazione del Presidente del Consiglio, intende prevedere all’interno del DEF–Documento di Economia e Finanza, il superamento delle Camere di Commercio.
La Camera di Commercio di Trento, anche sulla base delle riflessioni emerse nel corso del recente Seminario «Camere di Commercio: ruolo e prospettive per lo sviluppo dei territori», ritiene al contrario di aver svolto e di poter svolgere un ruolo indispensabile per lo sviluppo del territorio. Sulla base di alcune chiare motivazioni.
 
Uno dei principi su cui sono fondati i trattati e le politiche comunitarie è quello di sussidiarietà: se un ente che sta «più in basso», più vicino ai cittadini, è capace di fare bene qualcosa, l'ente che sta «più in alto» deve lasciargli questo compito, sostenendone l'azione.
Le Camere di Commercio, rappresentative delle imprese e da esse amministrate, sono le istituzioni più sussidiarie all’interno della comunità economica.
 
Le origini e la natura stessa delle Camere di Commercio, in Italia come in tutta Europa, nascono dalla volontà e dalla capacità di autogoverno delle imprese.
Una capacità di autogoverno che, la Regione autonoma Trentino-Alto Adige, esercitando la potestà legislativa in materia, aveva consolidato già nel 1982 istituendo, con undici anni di anticipo, il Consiglio camerale.
 
Questi presupposti hanno permesso alle Camere di Commercio di modernizzarsi per essere al passo coi tempi: diventando, ad esempio, uno dei primissimi sistemi italiani, negli anni 90, collegati in rete e, negli anni immediatamente successivi, tra i pochi ad aver «digitalizzato» tutto il Registro delle imprese, l’anagrafe dei soggetti economici attivi sul territorio.
Gli organi camerali hanno inoltre creduto fortemente nella trasparenza quale elemento di sviluppo, consentendo ai cittadini di ottenere anche on-line le informazioni contenute nelle anagrafi gestite dagli Enti camerali.
 
Oltre alle informazioni anagrafiche, le Camere di Commercio hanno voluto mettere a disposizione ulteriore elementi di conoscenza: quelli derivanti dagli osservatori congiunturali sull’andamento dell’economia locale e dai servizi per l’internazionalizzazione.
Ricordiamo inoltre gli sforzi fatti, attraverso gli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, per arginare i costi e i tempi lunghi della giustizia, vero e proprio freno alla capacità di competere delle nostre imprese.
 
Nell’ambito più volte evocato della semplificazione, è giusto ricordare che le Camere di Commercio non si sono mai tirate indietro, anche di fronte a sfide importanti come la Comunicazione Unica per far nascere un’impresa in un giorno e gli Sportelli Unici per le Attività produttive.
Con riferimento al concetto di autogoverno delle comunità e delle imprese, il sociologo Aldo Bonomi ha definito le Camere di Commercio come «il luogo della coscienza del nuovo sistema delle imprese ossia un luogo in cui oltre alla coscienza di classe si esprime la coscienza del territorio».
 
Con questa consapevolezza, la Camera di Commercio di Trento ha sviluppato, a partire dai primi anni del 2000, un forte rapporto di collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare strumenti e vocazioni per lo sviluppo del territorio: dal marketing territoriale alla formazione professionalizzante nei settori del commercio e del turismo, dalla formazione manageriale e imprenditoriale alla valorizzazione del legno trentino, dalla conciliazione fra imprese e fra imprese e consumatori ai servizi per l’internazionalizzazione, dal monitoraggio dell’andamento dell’economia locale alle funzioni delegate (aiuti per favorire l’esportazione di prodotti delle imprese trentine; Albo dei vigneti; Albo delle imprese artigiane).
L’Accordo di programma, siglato nel 2006 tra i due Enti, è stato un modello anticipatore successivamente mutuato da altre istituzioni camerali.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande