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«I custodi dei semi salvano le antiche specie»

Comunità della Vallagarina e Associazione Pimpinella alla ricerca di antiche culture e sementi

È stata molto partecipata la serata, che si è svolta nella sede della Comunità della Vallagarina a Rovereto, dedicata alle «Antiche varietà nei campi trentini: ieri, oggi e domani. Fermare la perdita di colture e culture contadine».
Si è trattato di una tappa dentro al percorso avviato dalla Comunità ancora nel 2012 assieme all’Associazione Pimpinella con il progetto «Antiche colture per un nuovo futuro», volto alla ricerca di antiche culture e sementi in cui sono stati coinvolti per il 2012 ed il 2013 i Comuni, gli anziani e gli appassionati.
 
Progetto che ha visto un primo bilancio nel novembre scorso, dove si è parlato del futuro dell’agricoltura del territorio lagarino e del tentativo di recupero della cultura materiale che sta dietro ogni varietà orticola o frutticola recuperata.
Negli ultimi decenni, infatti, molte specie, con loro l’immenso patrimonio culturale annesso, sono andate estinguendosi, determinando la scomparsa di tutto un mondo legato al territorio e a tradizioni antichissime.
 
La speranza di progetto come quello della Pimpinella è di salvare dall’estinzione alcune delle centinaia di varietà autoctone selezionate pazientemente sul territorio (e per questo adattate al clima, ai terreni e alle avversità locali), risorsa importante non solo per l’appassionato che non vuole usare pesticidi e concimi chimici nel suo orto, ma anche per l’agricoltura biologica e convenzionale (come fonte di diversità genetica).
Sul tema della biodiversità, delle antiche colture, dell’agricoltura biologica, del consumo dei prodotti locali, la Comunità della Vallagarina è molto sensibile e sta operando da tempo in questo settore.
 
Nel corso della serata, a cui erano presenti sindaci, amministratori comunali, rappresentanti delle associazioni agricole e degli apicoltori, rappresentati di SlowFood, dopo il saluto introduttivo del Presidente dell’Associazione Pimpinella Luigi Calzà e dell’Assessore della Comunità Marcello Benedetti, è seguito l’intervento della ricercatrice Lisa Angelini, con una esposizione dettagliata e piacevole sul perché e come l’Associazione La Pimpinella e la Comunità della Vallagarina hanno lavorato assieme per la promozione del progetto «Il giardino della memoria. Antiche colture per un nuovo futuro».
Quindi Mattia Omezzoli e Alfonso Iannelli, custodi delle colture frutticole e rispettivamente orticole, hanno illustrato in maniera entusiastica la loro esperienza, evidenziando anche il risvolto sociale del recupero delle antiche sementi.
 
È infatti proprio dal rispetto e dalla conoscenza della storia del territorio e della propria gente, che si costruiscono le basi di una comunità integrata e consapevole delle risorse culturali che gli sono proprie.
L’attività agricola si può dunque leggere come l’espressione dell’interazione fra l’uomo e il suo ambiente: a essa si trova indissolubilmente legata la «cultura materiale» che si tramanda di generazione in generazione.
 
Sono quindi stati proiettati due brevi filmati, realizzati dal dott. Renato Stedile sul mantenimento degli alberi da frutto e delle rape bianche a Terragnolo.

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