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Nasce in Vallagarina la «Rete per assistenza familiare»

Antonella Chiusole: «La famiglia è un datore di lavoro particolare che può avere bisogno di un aiuto all’improvviso e non sa dove rivolgersi»

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«Voglio essere oggettivo e neutrale ma va detto che la Comunità della Vallagarina sin dagli inizi ha mostrato una grande voglia di sperimentare anche in settori dove non ha competenze dirette, come il lavoro e il welfare. Sapete che c’è un dibattito aperto sull’architettura istituzionale degli enti ma alla fine ciò che conta è la capacità dei territori d’essere protagonisti del loro destino.»
Con queste parole il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi ha salutato il nuovo progetto di Rete per l’assistenza familiare che ha mosso i primi passi oggi nell’incontro svoltosi in Comunità al quale erano presenti gli amministratori di vari Comuni, le cooperative sociali, i patronati, i responsabili delle case di riposo, i referenti di istituti scolastici…
La Rete è un progetto sperimentale che si pone l’obbiettivo di offrire supporto alle famiglie che cercano una figura per assistere un loro caro e dall’altro canto sostenere l’occupazione.
 
Nasce da quel protocollo a suo tempo firmato con Agenzia del Lavoro – come ha spiegato l’assessore di Comunità Paola Dorigotti – che ha fatto un excursus per tracciare il quadro di quanto fatto sino ad oggi vuoi in favore del lavoro femminile, che dei giovani, che delle persone in difficoltà (Intervento 19 ex progettone).
Per avviare la Rete è stata costituita una commissione a cui partecipa: la Comunità, l’Agenzia del Lavoro, il Comune di Rovereto e la Provincia e oggi al tavolo dei relatori erano per l’appunto presenti: Paola Dorigotti e Marcello Benedetti per la Comunità, l’assessore Olivi, la dirigente provinciale dell’Agenzia per il Lavoro Antonella Chiusole e la responsabile del centro per l’impiego di Rovereto Paola Garbari.
 
«La nostra è un’epoca che vede un numero sempre più significativo di anziani – ha detto Dorigotti – e di strutture come le Rsa e i Centri diurni, ma è importante mantenere la qualità della vita di un anziano permettendogli di vivere nella propria casa, magari affiancato da un assistente. E di contralto è altrettanto importante che al lavoratore si dia dignità e venga riconosciuta la sua professionalità.»
A denunciare il carattere innovativo della Rete è stata Antonella Chiusole che ha posto l’accento sull’aspetto precursore dell’idea, ossia quella di cercare di offrire una risposta unitaria al bisogno della famiglia e al bisogno del lavoratore.
 
Dal punto di vista prettamente lavorativo - ha affermato Chiusole - la famiglia è un datore di lavoro particolare che può avere bisogno di un aiuto all’improvviso e non sa dove rivolgersi.
La rete può rispondere velocemente sia per poche ore che colmino l’emergenza sia per una assistenza di lunga durata.
 
L’altro aspetto innovativo riguarda il coinvolgimento di soggetti sia pubblici che privati (chiamati ad accreditarsi) che – come ha illustrato il vicepresidente Olivi – va nella stessa direzione di quanto sta facendo la Provincia che proprio oggi ha approvato un sistema di rete dei servizi per il lavoro, che riorganizza e rilancia l'intero sistema provinciale dei servizi offerti a coloro che sono alla ricerca di un lavoro, con l'integrazione fra la Provincia autonoma, nelle sue diverse articolazioni, le agenzie per l'impiego private e gli altri soggetti attivi in questo campo, come gli enti con enti bilaterali, le cooperative, i patronati, gli enti locali, l'Università, al fine di erogare servizi per il lavoro sempre più efficaci e puntuali.
Olivi ha avuto parole di apprezzamento per la Rete che si sta sperimentando in Vallagarina.
«State attuando buone pratiche che sono utili anche a noi come modello  per rispondere ai bisogni delle persone e contrastare il fenomeno dell’occupazione.»
 
Il progetto della Rete per l’assistenza familiare è già partito con l’apertura di uno sportello informativo presso la Comunità.
Nel dettaglio la Rete si occuperà di dare informazioni circa i vari servizi di assistenza familiare, creare un elenco delle assistenti familiari che risultano in possesso dei requisiti competenza e professionalità, offrire l’incontro domanda e offerta tra chi cerca un impiego e le famiglie, attraverso la raccolta di curriculum e di offerte di lavoro, la preselezione, la verifica delle disponibilità e delle motivazioni a svolgere la professione, svolgere i colloqui per verificare il possesso dei requisiti, attivare la formazione e offrire un servizio di consulenza e supporto nel gestire il rapporto di lavoro aiutando la famiglia nella predisposizione del contratto di lavoro, cedolini paga, compilazione bollettini per versamento contributi, compilazione modello CUD, ecc…
 
Presso il Centro per l’impiego di Rovereto – come spiegato da Paola Garbari – si stanno raccogliendo da pochi giorni i curricula delle persone interessate all’assistenza e ne sono già arrivati 65 (di cui anche 2 uomini), poi si provvederà a creare il registro.
I requisiti sono: avere compiuto 18 anni, essere residenti in un comune della Vallagarina, aver svolto un corso di formazione di almeno 80 ore o aver praticato l’assistenza lavorativa per almeno 6 mesi (negli ultimi 3 anni).



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