Trentino Film Commission a Cannes con «I ponti di Serayevo»
In provincia è stato girato uno degli episodi del film collettivo «L'avamposto» diretto da Leonardo Di Costanzo
La Trentino Film Commission sarà presente al prossimo festival di Cannes con «L'avamposto», episodio firmato da Leonardo Di Costanzo e interamente girato in Trentino, del film collettivo «I Ponti di Sarajevo», firmato da grandi maestri del cinema europeo con la direzione artistica di Jean-Michel Frodon, che racconta il dramma dei soldati al fronte e ne ricostruisce l'esperienza durante la Grande Guerra.
Il film è stato girato tra il massiccio del Pasubio e le trincee del Nagià-Grom in Valle di Gresta e ricostruisce l'esperienza del soldati al fronte nel corso del Primo conflitto mondiale.
«L'avamposto» è prodotto da Francesco Virga e Gianfilippo Pedote per Mir Cinematografica in collaborazione con Rai Cinema, Cineteve di Parigi e Trentino Film Commission, con il contributo della Fondazione Cassa Rurale di Trento.
Nel cast vi sono: Gaetano Bruno, che si è visto in film come «Baaria» di Tornatore, «Gorbaciof» di Stefano Incerti e in diverse serie TV, Emanuel Caserio, vincitore del premio miglior attore web-serie all'ultimo Roma Fiction Fest, Fortunato Leccese, Emiliano Masala, affiancati dagli attori trentini: Giovanni Ortoleva, Andrea Meneghello, Hans Gottardi, Laurent Gjeci, Paolo Iezzi, Angelo Spadaro, Michele Comite, Martin Tranquillini, Francesco Monticelli.
La direzione della fotografia è affidata a Luca Bigazzi, uno dei maestri della fotografia italiana, vincitore di sei David di Donatello.
L'organizzazione delle riprese ha visto il supporto del Comune di Mori e dell'Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina.
«I ponti di Sarajevo» è un film collettivo diretto da Aida Begic, Leonardo Di Costanzo, Jean-Luc Godard, Kamen Kalev, Isild Le Besco, Sergei Loznitsa, Vincenzo MARRA, Ursula Meier, Vladimir Perisic, Cristi Puiu, Marc Recha, Angela Schanelec e Teresa Villaverde, verrà presentato a Cannes nella sezione «Special Screenings», la direzione artistica del progetto è affidata al critico francese Jean-Michel Frodon.
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