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«La guerra che verrà non è la prima» (Bertold Brecht)

La Grande guerra 1914-2014 al Mart di Rovereto: 4 ottobre 2014 - 20 settembre 2015

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Gino Severini - «Cannoni in azione», 1915. - Mart, collezione VAF-Stiftung.
 
Il progetto è patrocinato dalla Presidenza dei Ministri per la Commemorazione del centenario della prima Guerra mondiale, a cura di un Comitato scientifico composto sia da storici sia curatori d’arte contemporanea.
In mostra opere e documenti che, a partire dal nucleo centrale dedicato alla grande guerra, giungono sino ai conflitti dei nostri giorni.
Cosa ha rappresentato in passato e cosa significa oggi il primo conflitto mondiale dai punti di vista storico, archeologico, museale e artistico?
 
L’esposizione del Mart, nata dalla collaborazione di importanti istituzioni nazionali e internazionali, propone un racconto sulla guerra che procede per capitoli dedicati, oltre a chi la guerra l’ha combattuta, anche alle donne, ai bambini, alle figure di riferimento come i medici, gli artisti, i religiosi.
I materiali sono opere, disegni, incisioni, fotografia, manifesti, cartoline, inoltre documenti come corrispondenze, diari.
Il cinema, i documentari, film indipendenti e sperimentali, riprese militanti e private e le musiche d'epoca originali restituiscono un sottofondo sonoro e in movimento di quella tragica esperienza.
 
Ricorrendo ad una sorta di complesso montaggio tematico e temporale, l’esposizione evita di seguire un preciso filo cronologico, cercando di mostrare, tramite inediti accostamenti e cortocircuiti fra documenti e monumenti, immagini ed opere, come tutte le guerre siano uguali ed, allo stesso tempo, come ogni guerra sia diversa.
L’intento non è quello di inventariare i numerosi conflitti che costellano il pianeta, né quello di misconoscere le irriducibili differenze storiche, che caratterizzano ciò che ogni singolo conflitto è stato, ma la volontà di mantenere aperta la ricerca e la riflessione in un luogo in cui celebrare non significhi ridurre un tragico evento (come quello della Grande Guerra) a qualcosa di pietrificato, archiviato e definitivamente sigillato in se stesso ma, all’opposto, tenda a favorire il dispiegarsi di interpretazioni e riletture capaci di esporne tutta la complessità.
 
Oltre a opere di artisti storici e coevi all’evento della prima guerra mondiale (Carlo Carrà, Giacomo Balla, Gino Severini, Fortunato Depero, Umberto Boccioni, Max Beckmann, Mario Sironi, Adolf Helmberger, Maurice Denis, Anselmo Bucci, Guido Polo, Albin Egger-Lienz, Arturo Martini) saranno proposte opere plastiche, fotografie, installazioni, video e film di  artisti contemporanei (Enrico Baj, Alberto Burri, Alighiero Boetti, Fabio Mauri, Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian, Sophie Ristelhueber, Berlinde De Bruyeckere, Lida Abdul, Eric Baudelaire, Sandow Birk, Alfredo Jaar, Magdalena Jetelova, Mateo Maté, Emanuel Licha e Maja Bajevic, Thomas Ruff, Michal Rovner, Paolo Ventura, Wiliam Kentridge, Adrian Paci, Adi Nes, Martha Rosler, Anri Sala, Yael Bartana, Paola De Pietri, Jean Gabriel Périot, Artur Żmijewski, Harun Farocki, Aernout Mik, Gohar Dashti, Robert Morris…)
 
L’allestimento dell’esposizione sarà a cura dell’architetto Eduardo Souto de Moura, premio Pritzker per l'architettura 2011.
 
Nell’immagine che segue (di ignoto), Il battaglione volontari ciclisti e automobilisti, 1915 - Collezione privata - Courtesy Galleria Antologia, Monza. 
 

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