Viaggio sostenibile dalla porta di casa a quella dell’hotel
Concluso progetto EURAC su turismo e mobilità sostenibile nell’arco alpino
Più di 130 milioni di turisti percorrono ogni anno le Alpi.
Per tutelare il delicato ecosistema alpino da questo viavai, i paesi devono accordarsi e offrire agli ospiti un sistema di trasporto semplice e multimodale che li porti senza auto dalla propria casa all’hotel.
Rafforzare il coordinamento tra gli attori anche oltreconfine è una delle indicazioni elaborate nell’ambito del progetto «ACESS2MOUNTAIN».
I partner hanno formulato una serie di suggerimenti, raccolti nella pubblicazione conclusiva del progetto, per favorire la mobilità a basso impatto nelle Alpi.
Ricercatori, esperti di turismo e rappresentanti del settore dei trasporti delle Alpi e dei Carpazi hanno esaminato oltre 50 esperienze diverse con l’aiuto di questionari qualitativi.
Tra le buone pratiche emergono i concetti di «carta dell’ospite» adottati in diverse località.
Sono card che danno accesso al sistema di trasporto pubblico e valgono come buoni sconto e biglietti per numerose attrazioni.
Tra i casi di successo esaminati, anche la linea della Venosta, che programma gli orari tenendo conto delle coincidenze tra bus e treno e prevede biglietti di viaggio che includono entrambi i mezzi.
Il sistema prevede inoltre il trasporto delle biciclette e, per chi non dispone di un mezzo proprio, incentiva il noleggio lungo tutta la tratta.
«La sfida per il futuro è ancora il cosiddetto «ultimo miglio», quello che collega la stazione ferroviaria o la fermata del bus all’hotel. Spesso non ci sono soluzioni che permettono all’ospite di raggiungere comodamente e in breve tempo l’albergo» spiega Miriam Weiß, ricercatrice dell’Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio che ha coordinato il progetto per l’EURAC.
La ricerca ha evidenziato come il coordinamento tra gli attori rimanga il presupposto fondamentale per lo sviluppo di un sistema di trasporto multimodale e sostenibile che funzioni.
Associazioni turistiche, strutture ricettive e imprese di trasporto devono accordarsi da subito per garantire una solida collaborazione e un finanziamento stabile e duraturo.
«Si potrebbero recuperare infrastrutture abbandonate, come tratte ferroviarie e funivie, e facilitare il più possibile il passaggio da un mezzo all’altro. Perché l’ospite – spiega Miriam Weiß – sceglie prima la destinazione e solo dopo il mezzo di trasporto.»
Il coordinamento tra i partner garantisce inoltre uno scambio regolare di informazioni ed esperienze che contribuisce a migliorare continuamente il servizio e la qualità.
L’incontro conclusivo del progetto si è svolto, rigorosamente senza auto, nel Parco nazionale Gesäuse in Stiria.
In quell’occasione i partner hanno formulato una dichiarazione condivisa su mobilità e turismo rivolta alla pubblica amministrazione e agli operatori dei settori turismo e trasporti.
La pubblicazione in lingua inglese «Multimodal Transport and Railways in Mountain Regions» è disponibile a questo link.
Altre informazioni sul progetto ACCESS2MOUNTAIN sono pubblicate sul sito www.access2mountain.eu.
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