Il Governo della Cultura – Di Walter Santagata
Ovvero come promuovere lo sviluppo e la qualità sociale
Titolo: Il governo della cultura.
Sottotitolo: Promuovere sviluppo e qualità sociale
Autore: Santagata Walter
Editore: Il Mulino 2014 (collana Contemporanea)
Pagine: 178, brossura
Prezzo di copertina: € 15 – Disponibile E-book
SINOSSI
La riflessione per cercare le vie verso una società possibile nel tempo dell’ipermodernità si articola tra scienza e quotidianità.
Decisivo è ancora una volta il ruolo della cultura che sola può connettere il molecolare al molare, alimentando le nostre capacità di immaginazione, aspirazione, previsione.
Diviene importante, perciò, esplorare la funzione della cultura nella contemporaneità; riflettere ancora una volta su cosa significano le relazioni intepersonali e sul rapporto evolutivo tra la nostra storia profonda, il presente e il futuro.
Il Master World Natural Heritage Management-Conoscenza e gestione dei Beni Naturali iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO (Dolomiti e altri siti montani), organizzato dalla Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con la step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio e l’Università di Torino, è giunto alla seconda edizione e anche quest’anno propone un ciclo di tre incontri per affrontare e discutere alcuni dei temi più rilevanti per sostenere l’affermazione di una cultura della vivibilità e del paesaggio nella civiltà planetaria.
MasterInvita è organizzato in partnership con il Comune di Trento, Servizio Cultura, Turismo e Politiche Giovanili.
HANNO COLLABORATO
Marco Cammelli, Già professore ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università di Bologna, Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Antonio Lampis, Direttore della Ripartizione Cultura Italiana, Provincia autonoma di Bolzano.
Claudio Martinelli, Direttore del Servizio Attività Culturali, Provincia autonoma di Trento.
Ugo Morelli, Università di Bergamo, Presidente Comitato Scientifico Master World Natural Heritage Management.
Alessio Re, Centro Studi Silvia Santagata Giovanna Segre, Università IUAV di Venezia.
L’Italia è il primo paese al mondo per cultura. Perché questo patrimonio possa esprimere le sue potenzialità occorre però intraprendere la strada dell’innovazione e cogliere i profondi cambiamenti in atto nella società moderna.
Temi su cui ancora una volta si interroga, nel suo ultimo libro, Il governo della cultura, Walter Santagata, una vita da studioso dedicata a sostenere la produzione di cultura come fonte di sviluppo locale e qualità sociale.
IL CONTENUTO
La cultura è stata vista di volta in volta nei termini di bellezza che rinfranca e nutre lo spirito, oppure come bene economico che arricchisce il nostro benessere materiale, o come base per lo sviluppo di molte industrie creative.
Per Santagata, essa ha valore ai fini della qualità della vita, e identifica una società più libera dal bisogno economico e più aperta ai valori della solidarietà, della cooperazione e della fiducia.
L’idea innovativa insita in questa visione è che la cultura «per» lo sviluppo non si appiattisce sui mercati e sulle loro regole egoistiche, ma ambisce a promuovere equità e giustizia sociale.
Un libro che porta a compimento il lavoro di anni durante i quali l’autore, forte delle esperienze svolte come consulente dei ministeri della cultura italiano e francese, è giunto a formulare la sua proposta di nuovo «Ministero per la cultura».
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