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Ultima giornata del Dolomiti Lagorai MTB Challenge 2014

Anche le ultime due speciali li incoronano Debertolis e Deho alla prima edizione della gara – Le interviste e le classifiche della quinta gara e di circuito

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Fin dalla prima tappa si era capito che sul gradino più alto del podio non potevano finirci altri che loro, ma Massimo Debertolis e Marzio Deho hanno comunque voluto onorare fino in fondo la prima edizione della Dolomiti Lagorai Mtb Challenge e anche nell’ultima giornata di gare, che prevedeva ben due prove speciali, i due biker della Wilier Sat System e del Team Olympia hanno pedalato con ritmi elevatissimi, lasciando agli altri la sfida per le posizioni di rincalzo.
Una battaglia che si è resa via via sempre più incandescente, nel corso delle giornate, soprattutto per aggiudicarsi la seconda piazza finale, dato che le coppie composte da Omar Oprandi e Michele Degasperi e da Paolo Alverà e Silvano Janes hanno chiuso ad appena 58 secondi l’una dall’altra.
Dopo la seconda prova il perginese e il trentino hanno cominciato a recuperare terreno, ma alla fine hanno dovuto accontentarsi di chiudere a meno di un minuto, pur avendo conquistato il secondo posto in entrambe le prove speciali della quinta giornata di gara.
 
Al quarto posto troviamo i fiemmesi Michele Di Geronimo e Piergiorgio Dellagiacoma, che non hanno mai realmente potuto ambire al podio, ma nemmeno temere l’aggancio da parte di Amedeo Wegher e Roberto Fondriest, che si sono piazzati al quinto posto con un ampio margine di vantaggio su Andrea Giuriato e Matteo Zanotti.
Nella sfida fra coppie miste è stata battaglia, fino all’ultimo, fra i bergamaschi del Lago d'Iseo Fabio Belotti e Chiara Mandelli e gli altoatesini di Rio Pusteria Andreas Vaia e Verena Kerschbaumer.
Hanno prevalso i primi, che venerdì avevano operato il sorpasso decisivo e oggi hanno consolidato la posizione imponendosi in entrambe le manche. In campo femminile, invece, successo scontato per la coppia composta da Ilaria Sambo e Rosa Collini.
 
L’ultima giornata ha portato i concorrenti da Miola a Castello di Fiemme, chiudendo così l’anello aperto martedì.
Un totale di 56,8 chilometri con ben 1.683 metri di dislivello in ascesa e 1.280 in discesa. La prima prova speciale si sviluppava sulla distanza di 10 chilometri tutti in salita, con 405 metri di dislivello, da Madonna dell’Aiuto a Sveseri, la seconda era di un solo chilometro e mezzo, interamente su asfalto, da Molina a Castello di Fiemme, con partenze regolate secondo il cosiddetto «metodo Gundersen», ovvero scandite dai distacchi nella classifica generale provvisoria.
In entrambi i casi Debertolis e Deho hanno preceduto Alverà e Janes, Oprandi e Degasperi, Di Geronimo e Dellagiacoma.
 
Alla fine tutti gli atleti si sono abbracciati e hanno festeggiato sotto il tendone allestito a Molina di Fiemme dopo aver vissuto quasi per una settimana stretto contatto l’uno con l’altro.
La sfida del comitato organizzatore, lanciare una competizione nuova, per formula e ubicazione, valorizzando una territorio selvaggio e dalle grandi potenzialità turistiche come il Lagorai è stata lanciata, da oggi si comincia a pensare alla prossima edizione.
Ampi servizi sulla Dolomiti Lagorai Mtb Challenge verranno trasmessi lunedì 30 giugno alle ore 21,30 all'interno della trasmissione "Blu Sport" sul circuito Odeon (canale 601 in Trentino, canale 177 nel resto d'Italia) e venerdì 18 luglio alle ore 20,30 all'interno della trasmissione «Hard Trek» sulle frequenze di Trentino Tv.
È poi prevista una sintesi di 30 minuti su Rai Sport, mentre era presente anche la tv nazionale della Repubblica Ceka per seguire le gesta dei loro campioni Katerina Neumannova e Dominik Hasek. 
 

  
 Le interviste dopo la quinta tappa
Al termine della seconda prova speciale e quindi della competizione, i due vincitori sono ancora freschissimi, quasi non avessero mai fatto sul serio…
 
«Effettivamente non abbiamo mai sentito il fiato sul collo di alcun avversario in questi due giorni – ci spiega Massimo Debertolis – e questo ci ha permesso di tenere il nostro ritmo, anche se quando si è in coppia con Marzio è impossibile tirarsi indietro. Lui va fortissimo in allenamento, figuriamoci quando ha un numero sul manubrio. Se è vero che non abbiamo mai avuto antagonisti diretti è anche vero che una vittoria è sempre una vittoria e quindi siamo contenti di questo risultato».
 
Gli fa eco Marzio Deho.
«È stata una bellissima esperienza, i percorsi si sono dimostrati molto spettacolari e anche il tempo è stato clemente con noi, seconda tappa a parte (quella da San Martino a Telve). Credo che ai biker debba piacere per forza questa formula, perché lascia il tempo per guardarsi attorno e godersi il paesaggio. Di solito, invece, si sta sempre e solo a testa in giù. Con Massimo quest’anno abbiamo già corso insieme la Vueta de Ibiza e ci troviamo benissimo insieme».
 
Stanco ma felice anche il secondo classificato Omar Oprandi.
«Più di così non potevo dare, fino a qualche mese fa ero sugli sci da scialpinismo e quindi chiudere al secondo posto una manifestazione come questa è un risultato strepitoso per me».
 
Il suo compagno Michele Degasperi lo elogia.
«Ho trovato un compagno di corsa all’altezza, anche per l’amicizia che si è creata fra di noi, meglio di così non poteva andare. L’ultima prova speciale non era lunga, ma quando si pedala da cinque giorni anche un chilometro e mezzo si fa sentire nelle gambe».
 
Silvano Janes è forse il più rilassato di tutti.
«Per me è stata un’esperienza nuova, perché pedalare per lunghi tratti senza essere in gara non mi capita spesso, sono abituato a tirare sempre.»
Poi scherza spiegando che… «Il mio compagno in discesa va fortissimo, in salita invece qualche volta gli ho dovuto dare una mano».
 
Paolo Alverà conferma che... «Silvano è stato un maestro per me, mi ha aiutato nei momenti difficili e si è creata una bella amicizia: speriamo che questa manifestazione decolli, perché lo merita. Io mi darò da fare per promuoverne l’immagine».
 
Identico pensiero esprime Michele Di Geronimo, quarto in classifica generale: «Chi non ha partecipato non sa cosa si è perso!», dice.
 
Piergiorgio Dellagiacoma, accanto a lui, mastica amaro: «Stamattina sono caduto e avrei potuto fermarmi, ma avremmo gettato via quanto di buono abbiamo compiuto in questi cinque giorni e quindi ho tenuto duro. Le prime tre coppie classificate andavano fortissimo e quindi ci teniamo stretti questo bel quarto posto».
 
Amedeo Wegher tira il fiato e pare quasi dispiaciuto di chiudere qui la propria avventura alla Dolomiti Lagorai Mtb Challenge. «È una gara bellissima, che ci ha permesso di conoscere tanti amici provenienti da altre regioni. Durante i trasferimenti, quando non si pedalava per staccare il tempo, abbiamo chiacchierato con tanti biker, cosa che di solito non si riesce mai a fare».
 
Roberto Fondriest sottolinea anche che «nonostante si trattasse della prima edizione lo staff si è dimostrato molto ben organizzato».
 
Felici per il successo nella gara riservata alle coppie miste, Fabio Belotti e Chiara Mandelli.
«Il duello con Vaia e Kershbaumer è stato molto bello, – dice la ladies – Nella seconda tappa avevo rotto la catena e abbiamo buttato dieci minuti, ma poi li abbiamo recuperati nelle giornate successive.
«Questa è una formula che conosciamo bene e ci piace molto, il dislivello è stato rilevante, in compenso il terreno che abbiamo affrontato si è rivelato sempre molto pedalabile, quindi non ha esaltato gli atleti più tecnici. Una gara da consigliare a chi vuole fare un po’ di fiato ed allenarsi.»
«Infatti ci si allena nel corso della manifestazione – aggiunge il suo compagno Fabio -, qualunque atleta di medie capacità secondo me può affrontarla. Un grazie agli organizzatori, perché mettere in piedi una competizione del genere è difficile e meritano di raccogliere molti più iscritti nelle prossime edizioni». 
 

 
 Tutte le classifiche
Link classifica Lagorai quinta tappa.
Link classifica Lagorai di circuito.

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