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Olivi imperativo: «Trentino sviluppo necessità di una svolta»

Il nuovo corso esposto nell'intervento dell'assessore all'assemblea dei soci

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«A Trentino Sviluppo chiediamo una svolta: focalizzarsi su obiettivi strategici e riconfigurare la sua struttura organizzativa per garantire servizi specialistici. Parliamo di poli tecnologici, innovazione, export, sostegno alle nuove imprese, utilizzo dei fondi europei in sviluppo e occupazione. E poi, un imperativo: sburocratizzare, semplificare la filiera decisionale. Non da ultimo cercare di attirare  investimenti ed in generale promuovere il differenziale competitivo del Trentino. Le aziende non basta attrarle: bisogna andarle a cercare.»
Questo in sintesi il contenuto dell'intervento pronunciato oggi dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, all'assemblea dei soci di Trentino Sviluppo spa.
 
Per quanto riguarda il Progetto Meccatronica, Olivi ha aggiunto che esso necessita di un team dedicato: un project manager e una struttura permanente.
Assemblea dei soci di Trentino Sviluppo dunque oggi a Trento, per approvare fra l'altro il Bilancio 2013, pari a oltre 1 miliardo di euro di patrimonio gestito e con 360 mila euro di utile al netto di accantonamenti per 1,2 milioni per il Polo Meccatronica.
Una seduta straordinaria nel corso della quale è stata varato la fusione, operativa a partire da novembre, delle tre società controllate Progetto Manifattura, ARCA Casa Legno, Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine.
Il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi, intervenendo a nome di tutta la Giunta, ha ringraziato il presidente uscente della società Diego Laner, nonché il nuovo Consiglio di amministrazione, per il lavoro svolto.
 
Olivi ha voluto però soprattutto indicare quelle che dovranno essere le linee di sviluppo future della società, proponendo «la sfida di una svolta nella sua missione e nelle sue vocazioni prioritarie. L'obiettivo è in primo luogo far sì che questa società sia sempre meno un pronto soccorso per le aziende e sempre di più, per restare alla metafora, una clinica specializzata: in competitività innovazione, promozione del sistema-Trentino inteso come luogo «amico dell'impresa», che sostiene l'iniziativa imprenditoriale, le idee, il coraggio che è sempre insito nel fare. Per questo chiediamo al cda, al di là degli importanti obiettivi raggiunti, di concentrare l'azione futura di Trentino sviluppo di alcuni obiettivi più focalizzati».
 

 
Vediamoli da vicino. Il primo riguarda i poli tecnologici e produttivi, a partire da Manifattura Domani e del Polo della Meccatronica.
Queste due realtà  devono rappresentare un nuovo modello di convivenza fra  le imprese e i centri della conoscenza e della formazione, che può essere ampliato e replicato.
I poli tecnologici dovranno diventare punti di riferimento imprescindibili di una rete di imprese che vanno spinte in maniera sempre più incisiva a fare sinergia tra loro ma anche con il mondo della scuola, della ricerca e dell'innovazione e così via.
Questo approccio permetterà di affrontare anche la questione  speculare del trasferimento tecnologico dai centri di ricerca alle imprese.
 
Un altro tema fondamentale è la creazione di reti e collaborazioni fra i soggetti che fanno impresa, per far sì che, anche con un supporto specialistico, possano affrontare i mercati con più forza.
E parlando di mercati esterni, rimane prioritario un impegno della società sul versante dell'internazionalizzazione: Olivi ha chiesto a Trentino Sviluppo maggiore concretezza nell'accompagnare le imprese o i prodotti trentini all'estero e nell'aprire al sistema-Trentino nuovi mercati.
Specularmente, dovrà essere riposta grande attenzione anche alle imprese che operano nei territori del Trentino «più periferici», sotto molteplici punti di vista, al fine di non creare disequilibri, puntando ad un Trentino a trazione integrale.
Ogni territorio dovrà avere al suo interno una presenza pubblica che sia di stimolo alla crescita di nuova imprenditorialità e che sia d'aiuto a quella già esistente.
 
Infine, indispensabile il sostegno alle nuove imprese e alle start up, sia nate all'interno del Trentino sia provenienti da fuori.
«Attorno a questi punti - ha detto Olivi - chiediamo di sviluppare il piano di riorganizzazione, peraltro già avviato. Chiediamo inoltre uno sforzo in direzione della sburocratizzazione, accorciando quindi la filiera decisionale per far sì che le imprese possano confrontarsi con una struttura rapida, efficiente e flessibile. Ed ancora: Trentino Sviluppo dovrà essere la «macchina» attraverso la quale ci inpegnamo a dare attuazione ai nuovi obiettivi posti dalla programmazione europea, in particolare sui temi strategici: meccatronica, energia, ambiente, turismo, tempo libero, agroalimentare.»

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