Home | Rubriche | Parliamone | Come prevenire la malattia del secolo – Di Nadia Clementi

Come prevenire la malattia del secolo – Di Nadia Clementi

Intervista al dott. Enzo Galligioni, Primario dell’Unità Operativa di Oncologia Medica dell’Ospedale S. Chiara di Trento

image

>
Nei paesi occidentali come il nostro, i tumori che colpiscono maggiormente la popolazione sono quelli del polmone, della mammella nelle donne e della prostata nell’uomo. Molto diffusi sono anche quelli del colon, dello stomaco, dell’utero e del pancreas.
Questo non significa, però, che le altre forme tumorali non incidano in modo rilevante sulla salute e sulla qualità della vita delle persone.
Contribuire a rendere meno silenziosa e sola la vita degli ammalati, facendo conoscere i progressi dell’oncologia, soprattutto nel campo della prevenzione, pensiamo sia una questione non solo medica, ma sociale e culturale.
Comprendere la malattia e i modi per prevenirla, diagnosticarla e curarla il prima possibile, significa ottenere un grosso vantaggio nei suoi confronti. È importante quindi basarsi su informazioni affidabili e corrette.
Questo ci ha spinti a intervistare l’oncologo dott. Enzo Galligioni per saperne di più e per condividere aspetti e indicazioni semplici e utili per tutti.

 Chi è il dott. Enzo Galligioni  
Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’università di Padova il 06.11.1975 con 110 e Lode.

Diploma di Specializzazione in Oncologia (Padova Novembre 1978) e in Radioterapia Oncologica (Modena Novembre 1988).
Dal 26.05.1976 all’01.07.1984 Assistente e Dal 1984 al 1997 Aiuto di ruolo in Oncologia Medica al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano con particolari responsabilità cliniche per la patologia mammaria, per l’immunoterapia e le terapie innovative.
Dal 1997 è Primario dell’Unità Operativa di Oncologia Medica dell’Ospedale di Trento e Coordinatore del Dipartimento di Oncologia dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento.
Docente a contratto presso l’Università di Verona per la scuola di Specialità in Oncologia ed il corso di Oncologia per la laurea infermieristica, polo di Trento.
E’ autore e coautore di oltre 400 comunicazioni, a Congressi Nazionali ed Internazionali. E’ autore e coautore di oltre 180 pubblicazioni a stampa su riviste prevalentemente internazionali, peer reviewed, di cui 120 censite su PubMed.

Dott. Galligioni, grazie per aver accettato di parlarne con noi. Posso chiederle anzitutto cos’è il tumore? Sappiamo perché le cellule diventano tumorali?
«Una cellula normale diventa tumorale a seguito di una serie di alterazioni del suo DNA, per cui vengono alterati i sistemi cellulari che controllano la moltiplicazione della cellula e la sua attività specifica: il risultato è una crescita incontrollata (tumore) e la capacità di invadere tessuti circostanti o altri organi (metastasi).»
 

Nei tumori il processo di divisione cellulare (e quindi l’ aumento del numero di cellule) è fuori controllo.
 
Spesso si sente parlare di tumore benigno e tumore maligno, che differenza c'è?  
«Il tumore benigno cresce ma resta localizzato, il tumore maligno cresce e invade altri organi (metastasi).»
 
In che modo i tumori si trasformano e si diffondono?
«La trasformazione avviene a livello del DNA per opera di agenti cancerogeni chimici, fisici o virali. Alcuni agenti cancerogeni li conosciamo bene.
«Tra i chimici, i derivati dalla combustione degli idrocarburi (gas di scarico, fumo di sigaretta), alcuni pesticidi, alcune sostanze chimiche industriali; tra i fisici, le radiazioni e le microfibre di amianto.

Diffusione delle cellule tumorali attraverso i vasi sanguigni.

«Tra i virali, i virus dell’epatite B, i papilloma virus della cervice uterina. Altri agenti cancerogeni li sospettiamo ma non abbiamo ancora prove certe sul loro ruolo. La diffusione dei tumori deriva dalla loro capacità di infiltrare i tessuti circostanti e i vasi sanguigni e linfatici, attraverso i quali le cellule tumorali raggiungono organi anche molto distanti e lì si possono impiantare e crescere, a scapito dei tessuti e degli organi che li ospitano.»
 
Potrebbe raccontarci come si è evoluta in questi ultimi anni l’oncologia medica e chirurgica?
«Le tappe fondamentali dell’evoluzione dell’oncologia sono state due.
«1. il concetto di integrazione multidisciplinare: il tumore si sconfigge più facilmente impiegando in maniera razionale tutte le armi a disposizione: la chirurgia, i farmaci e le radiazioni. Per questo sempre più spesso un intervento chirurgico di asportazione del tumore viene seguito (e a volte anche preceduto) da trattamenti con farmaci o radiazioni, con lo scopo di eliminare quello che il bisturi non riesce ad asportare radicalmente.
«2. Le conoscenze della biologia molecolare, cioè del DNA delle cellule tumorali, allo scopo di identificare i meccanismi critici del funzionamento di queste cellule e sviluppare farmaci mirati per bloccarli. Sono già molti i farmaci di questo tipo che abbiamo a disposizione in clinica.»
 

Dall’uomo alla cellula, al codice genetico contenuto nel DNA.
 
Quanti sono i tipi di tumori e quali sono i più frequenti?
«Ogni cellula del nostro organismo può diventare tumorale e quindi i tipi di tumore sono innumerevoli. In pratica, sono almeno 200 i tumori maligni classificati in grosse categorie, che comprendono diversi sottotipi ciascuna.
«I tumori più frequenti nei paesi occidentali come il nostro, i cosiddetti big killers, sono i tumori del polmone, della mammella nelle donne e della prostata nell’uomo, i tumori del colon, dello stomaco, dell’utero, del pancreas.»
 
Quali sono secondo Lei le cause più comuni dei tumori?
«Alcune sono ben note: il fumo di sigaretta, lo smog da gas di scarico, alcune sostanze dell’industria chimica (es. benzene e aniline), le radiazioni ionizzanti (da sostanze radioattive), le radiazioni solari (esposizione eccessiva e non protetta), alcuni virus (epatite B, virus Papilloma umano).
«Altre sono strettamente associate a tumori ma con meccanismi ancora non ben definiti: principalmente l’alimentazione sbagliata (troppi grassi e poche verdure e frutta) associata a scarsa attività fisica.»
 
Come si affronta la malattia e con quali cure?
«Anche per i tumori l’arma principale è la conoscenza, nel senso che dove si conoscono le cause, funziona meglio di tutto la prevenzione (es. fumo per i tumori del polmone, alimentazione corretta e movimento per i tumori del colon).
«Dove abbiamo strumenti adatti, funziona la diagnosi precoce (es. pap test per i tumori del collo dell’utero, mammografia per i tumori della mammella, sangue occulto nelle feci per i tumori del colon retto, sorveglianza per i tumori cutanei).
«Quando infine un tumore si sviluppa, la cura migliore è data non dal singolo professionista ma dalla disponibilità di integrazione multidisciplinare, cioè di tutte le competenze diagnostiche (anatomia patologica, radiologia, laboratorio) e terapeutiche (chirurgia, radioterapia, oncologia medica) che agiscono in maniera integrata.»
 
È più diffuso il tumore tra le donne o tra gli uomini? O meglio quali tipologie sono più frequenti nelle donne e quali negli uomini?
«I dati del Registro Tumori del Trentino ci dicono che tra le donne i tumori più diffusi sono nell’ordine, i tumori della mammella, del colon, del polmone, dell’utero, dello stomaco, del pancreas.
«Negli uomini invece i più frequenti sono i tumori della prostata, del colon retto, del polmone, del fegato.»
 
 
Le prime 5 sedi (esclusa la cute) per genere. Anni 2003-2006. In termini percenauli.
 
E nei bambini?
«Fortunatamente nei bambini i tumori sono rari e sono rappresentati principalmente da leucemie e linfomi (in gran parte guaribili), e da tumori cerebrali e del midollo spinale (medulloblastomi): di questi pochi sono guaribili.»
 
La mortalità per i tumori è diminuita negli ultimi anni?
«In Italia la mortalità per tumore diminuisce al ritmo di circa il 2% l'anno. Vale a dire che ogni anno le statistiche registrano circa 2.300 decessi in meno (1.300 per gli uomini e 930 per le donne) dovuti a neoplasie.
«Le cause responsabili del miglioramento sono:
- La Prevenzione e stili di vita più attenti,
- La Diagnosi Precoce,
- I Progressi terapeutici.
«La mortalità è in riduzione sensibile anche in Trentino, per tutti i principali tumori: del polmone della mammella, del colon della prostata, dello stomaco, ecc.. ovviamente c’è ancora molto da fare. Solo la mortalità per tumore del polmone nelle donne è in aumento, perché in queste non è ancora passato a sufficienza il messaggio del rischio legato al fumo»
 
 
Stime dell’andamento della mortalità per tumore in Trentino AltoAdige: Donne.
 

Stime dell’andamento della mortalità per tumore in Trentino Alto Adige: Uomini .
Da: Mortality estimates by cancer site in Trentino-Alto Adige in the period 1970-2015, Piffer S. et al Tumori, 99: 296-307, 2013.
 
Quali sono le precauzioni da prendere per prevenire i tumori?
«Evitare le cause note (fumo di sigaretta), adottare stili di vita sani con un’alimentazione corretta, (pochi grassi di origine animale, abolire o limitare l’alcool, limitare carni grigliate o affumicate, preferire olio di oliva e molta verdura e frutta) e adeguata attività fisica (evitare o ridurre il sovrappeso e l’obesità).
«In questo campo, è di aiuto e stimolo fondamentale tutta l’attività della Lega Italiana per la Lotta contro i tumori, sezione di Trento, che da sempre è in prima fila nell’educazione della gente, e dei giovani in particolare, alla prevenzione e alla diagnosi precoce.»
 
La prevenzione va divisa per sesso, età, modo di vivere?
«No, funziona allo stesso modo in entrambi i sessi. Ovviamente prima la adottiamo maggiori sono i benefici, nel senso che non fumare o smettere di fumare a 30 anni è ben diverso da smettere di fumare a 60 anni, dopo 40 o più anni di fumo.» 
 
Le statistiche come collocano il Trentino? Siamo nella media, oppure abbiamo dei tumori più frequenti e altri meno diffusi?
«Siamo ampiamente nella media del nord Italia e delle regioni confinanti, per il semplice motivo che condividiamo con loro gli stili di vita (fumo, alimentazione, scarsa attività fisica) più frequentemente coinvolti nello sviluppo dei tumori.»
 
Il reparto oncologia di Trento è all’altezza dell’eccellenza trentina?
«Direi proprio di si, anche se non spetta a me dirlo. Il motivo principale di questa affermazione è legato alla gestione di equipe e alla integrazione multidisciplinare, che consentono di discutere e condividere il percorso più appropriato per ogni singolo paziente.»
 
La nuova prontoterapia apre quali future speranze per i malati di tumore?
«La protonterapia è in sostanza una radioterapia che consente una maggior precisione del campo d’irradiazione di un tumore.
«È fondamentale per alcuni tumori (del cervello o dei bambini) ma non è necessaria in molti altri tumori. Rappresenta quindi una possibilità in più, molto sofisticata e complessa, ma solo per alcuni pazienti.
«Per questo ha un senso per un bacino di utenza molto più ampio del Trentino.» 
 
La chirurgia legata alla rimozione dei tumori è all’altezza anche in Trentino?
«Certamente, e questo vale non solo per la chirurgia generale (tumori della mammella, del polmone, degli organi addominali), ma anche per la chirurgia specialistica: ORL, Ginecologica, Urologica, Neurochirurgica, Ortopedica: in tutti i casi, oltre alla competenza professionale e alle attrezzature, è la condivisione e collaborazione multidisciplinare che garantisce la qualità dei risultati.»
La Rete Oncologica Trentina garantisce la valutazione multidisciplinare la qualità delle cure a tutti i pazienti oncologici, indipendentemente dalla loro residenza
 
 
 
Per concludere qualche suggerimento o consiglio per i nostri lettori?
«Prima di tutto evitare di ammalarsi, adottando stili di vita sani (fumo, alimentazione, attività fisica), secondariamente aderire ai programmi di screening (pap test, mammografia, sangue occulto fecale), ed infine a fronte di una diagnosi di tumore, assicurasi sempre che il proprio caso sia stato valutato in ambito multidisciplinare, all’interno delle strutture a cui ci si affida per le cure.»
 
Nadia Clementi n.clementi@ladigetto.it
dott. Enzo Galligioni e-mail: enzo.galligioni@apss.tn.it
Direttore Dipartimento di Oncologia
Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Trento
Direttore U.O. Oncologia Medica - Ospedale S.Chiara
38122 Trento -Italy - Tel.0461/902478

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande