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Luigi Senesi, la donazione al Mart di Rovereto

Il Museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto rende omaggio all’artista attraverso una pubblicazione e una mostra aperta fino alla fine di agosto

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Luigi Senesi: Margini orizzontali.
 
A trentacinque anni dalla scomparsa di Luigi Senesi, il Museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto rende omaggio all’artista trentino attraverso una pubblicazione e una mostra a cura di Nicoletta Boschiero e Roberto Festi, aperta dal 12 luglio fino al 31 agosto 2014.
Detta mostra, inaugurata lo scorso 11 luglio, espone opere dell’ultimo periodo, recentemente entrate a far parte delle Collezioni del Mart.
Nel 2004, infatti, Anna Conte Senesi dona al Mart quattro opere (Intermedio cromatico, Progressione contrasto di due secondari e Progressione-intermedia V.A. e l’intero corpus di Circolarità rotatoria. Progressione in 36 tonalità cromatiche).
Alla donazione segue il deposito di diciannove lavori realizzati tra il 1965 e il 1978, che completano il percorso dell’attività artistica di Luigi Senesi. Sempre nel 2004, il deposito della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e il deposito ITEA arricchiscono ulteriormente il consistente nucleo con due tele di grandi dimensioni: Intermedio cromatico, Grande pulsazione rossa.
 
La mostra segue idealmente e approfondisce la recente esposizione «Luigi Senesi. De pictura» presentata lo scorso inverno a Pergine Valsugana, città natale dell’artista, curata da Roberto Festi e realizzata con la collaborazione del Mart.
Mentre la mostra a Pergine offriva al pubblico le produzioni più lontane, indagando il periodo della formazione di Senesi, la mostra al Mart presenta il punto di arrivo di una tra le ricerche artistiche più originali e interessanti dell’arte contemporanea italiana, alla scoperta di un percorso artistico e umano profondo e coerente, nel mondo del colore, della luce e della percezione.
 
Due parole sulla vita e la formazione di questo artista. Egli nasce nel 1938 a Pergine Valsugana, in provincia di Trento, e segue il corso di decorazione pittorica dello scultore e intagliatore Ruggero Rossi, prosegue poi gli studi all’Istituto d’Arte di Trento; successivamente frequenta il Magistero dell’Istituto d’Arte di Firenze dove ottiene il diploma di pittura murale e affresco sotto la guida del maestro Renzo Grazzini (1958).
Inizia a esporre le sue opere in importanti collettive, partecipa al Premio Nazionale di Pittura Primavera di Firenze e alla III Mostra Nazionale d’Arte giovanile di Roma. Terminati gli studi, ritorna a Pergine Valsugana, dove insegna educazione artistica.
Per motivi di studio, nel 1963 soggiorna in Svizzera dove viene allestita una sua personale, a Flawil, nel cantone di San Gallo. Nello stesso anno partecipa alla Mostra d’Arte Contemporanea «Artisti Trentini» al Palazzo delle Esposizioni di Roma, organizzata dal Sindacato Artisti Belle Arti. 
 

Luigi Senesi: Margini cromatici.
 
Il processo formativo di Senesi avviene in maniera graduale e costante. La sua indagine si muove verso una rappresentazione sempre meno legata al dato oggettivo, la figura umana è bloccata entro forme geometriche e assomiglia a un’apparizione del colore. In occasione della sua prima personale nel 1967 alla Galleria Il Traghetto di Venezia, i lavori presentati hanno il colore come principio e mezzo insostituibile per costruire forme, spazi e apparizioni.
Negli anni settanta l’elemento chiave della sua pittura sono i simboli: il cilindro, un’immagine di forma elementare che viene inserita, stavolta, in uno spazio reale e neutro, all’interno del quale appaiono motivi figurativi che alludono a finestre, o delimitazioni e proiezioni di piani tratteggiati.
In seguito inizia il processo di metamorfosi dei cilindri, che è causato o dall’urto con elementi della realtà o per processo spontaneo.
Sono anni cruciali per Senesi, il quale intraprende la «seconda fase» del suo percorso artistico, indagando con sempre maggiore forza e intensità espressiva il mondo del colore, della luce e dello spazio.
 
La sua opera si evolve significativamente ed egli si dedica ormai interamente a esperienze e studi sugli elementi colore-luce, superficie-spazio e sui fenomeni insiti nella percezione.
Esegue la serie delle «Gradualità segniche», successioni cromatiche dove i soli protagonisti sono appunto la luce e il colore.
Ogni idea di figurazione viene abbandonata in favore di variazioni cromatiche di due o tre differenti colori.
Nel 1976 Senesi dà vita insieme ad altri artisti trentini al Movimento di Astrazione Oggettiva: Mauro Cappelletti, Diego Mazzonelli, Gianni Pellegrini, Giuseppe Wenter Marini e Aldo Schmid.
 
Nel 1977 si dedica soprattutto alla realizzazione del «Postcromatico», la grande opera incisoria, che mostra al tempo stesso i medesimi elementi della pittura e considera il colore come un’emanazione dello spazio e lo spazio come una proiezione del colore.
Muore condividendo il tragico destino con Aldo Schmid il 15 aprile 1978 in un incidente ferroviario sull’Appennino bolognese, mentre si reca a Firenze per una personale alla Galleria L’Indiano.
Già dal 1980, in seguito alla mostra antologica organizzata nella sede di Palazzo delle Albere di Trento, il museo decide di acquistare alcune opere di valore di Luigi Senesi, quali Trasparenza O/S RVG BA, Intermedio cromatico, Analitico nella chiarezza e Postcromatico. 
 
 Prossimamente
Il 29 agosto alle 18.00 al Mart verrà presentato un prestigioso catalogo ragionato sull’opera di Luigi Senesi, a cura di Anna Conte Senesi con Alice Bordin e Giulia Brunello, edizioni Temi.
Risultato di oltre dieci anni di ricerche, il catalogo presenta, riordinate e schedate, oltre mille opere dell’artista.
A partire dalla vasta documentazione raccolta e conservata dallo stesso Senesi, ampliata negli anni dalla moglie Anna Conte, il volume contiene anche i risultati della recente campagna fotografica e le integrazioni dell’Archivio Senesi: progetti, bozzetti e riproduzioni fotografiche dei documenti andati distrutti o perduti.
 
Daniela Larentis
d.larentis@ladigetto.it

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