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Gardasolar: Da Dubai a Santiago, in barca o in e-bike

Dal Polo di Rovereto alla conquista degli sceicchi e dei villeggianti di Sherwood

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Dagli spazi produttivi del Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo alle acque di Dubai: è una GOGO GardaSolar l’unica barca ad avere ottenuto il permesso di navigare tra le fronde di Palma Jumeirah, una delle tre isole artificiali disegnate per solleticare il gusto per il lusso dei frequentatori dell’emirato arabo.
Soltanto pedalò e canoe avevano la licenza di traghettare turisti e residenti: fino allo scorso marzo, ovvero all’approdo, è il caso di dirlo, dell’azienda trentina guidata da Alberto Pozzo e Alessio Zanolli.
La startup è stata lanciata nel 2010 dal Premio D2T e sostenuta con il fondo Seed Money-FESR ma anche con i percorsi di definizione strategica del business e di accompagnamento sui mercati esteri proposti da Trentino Sviluppo.
«I riscontri ottenuti in queste settimane dai mercati esteri - raccontano Alberto Pozzo e Alessio Zanolli - sono più che soddisfacenti. Se nel 2013 abbiamo venduto solo in Italia, a metà del 2014 siamo già presenti in altri quattro stati europei (Austria-Francia-Olanda-Inghilterra, ndr) e siamo sbarcati nei paesi del Golfo Persico ed il mercato è in forte espansione.»
 
Nella primavera di quest’anno si è infatti concretizzato il rapporto avviato nel 2013 con Thomas Consulting JTL che ha acquistato un modello dell’imbarcazione solare elettrica prodotta nel BIC di Rovereto.
«Attualmente – spiega Alessio Zanolli – una GOGO è ormeggiata a Marina West di Palma Jumeirah ed è utilizzata per sperimentare un tipo di navigazione alternativo. La partecipazione al Dubai Boat Show, fiera ospitata negli Emirati tra il 3 e l’8 di marzo, ci ha offerto l’opportunità di stringere diversi accordi decisivi.»
Nel corso dell’evento GardaSolar ha catturato infatti l’attenzione delle famiglie reali di Dubai e Abu Dhabi, che per il tramite dei loro emissari hanno mostrato forte interesse per le GOGO solar.
Ne è seguita l’individuazione di un distributore per il Qatar, mentre l’importatore di stanza a Dubai ha avviato la promozione sull’intero Golfo Persico.
«Nei mesi scorsi – aggiunge Alberto Pozzo - abbiamo raggiunto altri referenti: in Olanda e in Inghilterra, paesi che abbiamo visitato lo scorso anno in occasione di un tour che ci ha portati anche in Germania, e poi ancora in Francia e in Austria. Da qualche tempo ci appoggiamo inoltre ad un professionista che sta sondando il mercato russo.»
 
Nel Regno Unito i due startupper veneti, ma ormai trentini di adozione, hanno trovato un importante cliente nella Center Parcs della foresta di Sherwood.
«Si tratta di una società proprietaria di cinque parchi immersi nella natura, che punta a valorizzare le esperienze e le attività outdoor dei visitatori. A marzo hanno ordinato due barche, hanno sperimentato la risposta dei loro ospiti e hanno già chiesto preventivi per altre 18 imbarcazioni.»
L’importatore austriaco è divenuto anche promoter per la Germania, e sosterrà i modelli GardaSolar nell’ambito di una delle più grandi fiere del settore nautico al mondo: il Boat Show di Düsseldorf.
In Austria, e prossimamente in Francia, anche le vendite delle prime e-bike GardaSolar, prodotte e commercializzate con l’inizio del 2014 e giunte in queste ore a Santiago de Compostela insieme alle due giovani testimonial che con l’ausilio del mezzo hanno percorso il leggendario cammino.
«Nel corso dei nostri viaggi di lavoro - spiegano Alessio e Alberto - abbiamo scoperto che il target di barche e biciclette poteva essere il medesimo: titolari di stabilimenti balneari, villaggi turistici e campeggi possono volere mettere a disposizione dei loro clienti entrambi i mezzi. Così ci siamo rivolti anche alla produzione di un particolare modello di bici a pedalata assistita. Importiamo i telai, la componentistica e i motori da leader mondiali del settore: provvediamo all’assemblaggio e alla realizzazione di livree colorate e personalizzate che ne fanno un prodotto unico.»
 
Quanto al futuro, l’obiettivo è perseguire l’aggressione dei mercati d’oltreoceano.
«Pensiamo agli Stati Uniti e alla Nuova Zelanda. Già oggi riceviamo richieste da diverse parti del mondo, soprattutto dal Sudamerica ed India.»
Il coinvolgimento del mercato italiano resta la sfida più complessa.
«A causa di una legislazione particolarmente severa – spiega Alessio Zanolli - ai nostri modelli è interdetto il transito sul Garda trentino. Dispiace che un mezzo così innovativo, prodotto proprio in provincia di Trento, non possa giovarsi di un’autorizzazione speciale, sulla scorta di quanto accaduto a Dubai.»

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