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La FEM studia con Harvard le migrazioni della fauna selvatica

Partono dalla scuola di ricerca FIRST due progetti sugli spostamenti degli animali selvatici trentini

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Per studiare le migrazioni della fauna selvatica trentina la Fondazione Edmund Mach ha avviato due progetti di ricerca finanziati da due prestigiose università straniere: l’ateneo americano di Harvard  e l’Università di Ghent (Belgio).
I due enti partner supporteranno, infatti, gli studi di due studenti selezionati all’interno della Scuola di Ricerca di San Michele, denominata FIRST (FEM International Research School - Trentino).
Nathan Ranc andrà negli Stati Uniti per indagare, sotto la guida del prof. Paul Moorcroft, come i cambiamenti climatici influenzino i movimenti degli ungulati, mentre Johannes De Groeve si dedicherà a sviluppare tecniche e metodi innovativi per modellizzare la distribuzione della fauna selvatica europea nel prossimo futuro, grazie al coinvolgimento del Prof. Nico Van de Weghe.

I due studenti lavoreranno sotto la supervisione di Francesca Cagnacci, ricercatrice del Centro Ricerca e Innovazione, che spiega così.
«I risultati che i due ricercatori acquisiranno potranno contribuire a fare chiarezza sui flussi migratori che si stanno verificando in Trentino in questi decenni. Da ciò scaturirà una corretta gestione della fauna e un rinnovato equilibrio tra foreste, ambiente naturale e attività produttive.»
 
La collaborazione con queste due prestigiose università  si inserisce, all’interno di FIRST, la Scuola di Ricerca che la Fondazione ha lanciato nel 2012. Attualmente, attraverso FIRST, la Fondazione sostiene le ricerche di quasi una novantina di promettenti giovani ricercatori, provenienti da almeno 30 diversi paesi, che hanno ritenuto la Fondazione - e quindi il Trentino - il luogo adatto per approfondire i lori studi di alto livello nei settori dell’alimentazione, dell’agricoltura e dell’ambiente.
Partita dal prestigioso network di collaborazioni della Fondazione nell’ambito della genomica delle piante da frutto (GMPF), questa iniziativa si è estesa negli anni agli altri ambiti di azione della stessa, arrivando ad includere istituzioni di 20 diversi paesi. Proprio grazie alla progressiva crescita di questa iniziativa, quindi, e a confermare l’altissimo livello della ricerca svolta a San Michele, verrà presto avviata anche la collaborazione con il rinomato ateneo americano di Harvard. 
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Francesca Cagnacci, Natnan Ranc e Johannes De Groeve.
 

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