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Disposta dal Vice presidente Olivi la cattura dell’orsa Daniza

Spaccata l’opinione pubblica: la rete a favore del plantigrado, le forze politiche contro

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Daniza, l'orsa responsabile dell'aggressione ad un uomo ieri mattina a Pinzolo, e già da tempo monitorata per aver manifestato anomali atteggiamenti aggressivi nei confronti delle persone, sarà catturata.
Lo dispone un'ordinanza contingibile e urgente firmata ora dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi.
Si tratta di una decisione che prende atto del profilo di pericolosità che si è determinato, sulla base degli accertamenti compiuti dagli organi provinciali competenti, e che impone un intervento urgente per garantire il massimo livello di tutela della pubblica incolumità.
Di fronte alle varie opzioni analizzate, il vicepresidente Olivi, sentito anche il presidente Rossi, ha deciso di firmare un dispositivo che prevede la cattura e non l'abbattimento dell'orsa.
Il ricorso a quest'ultima soluzione - precisa l'ordinanza - rimane come ipotesi estrema qualora l'animale, durante l'operazione di cattura, dovesse provocare un imminente, grave e non altrimenti evitabile pericolo per gli operatori e per terzi.
  
Tante le reazioni giunte in redazione sull’argomento.
Chi ha ritenuto opportuno scrivere al giornale lo ha fatto in difesa dell’orso.
Oltre ai lettori, si sono dichiarati dalla parte dell’orsa sia la Lega per l’abolizione della caccia, che i cacciatori stessi. I commenti espressi al giornale su face book sono stati anche molto pesanti nei confronti di chi ha pensato alla possibilità dell’eliminazione.
Contro l’orso in genere si sono espresse con determinazione Forza Italia e la Lega Nord del Trentino, che coglie l’occasione per chiedere il più vasto consenso sulla revisione del progetto Life Ursus.
E, come abbiamo visto sopra, anche la Giunta provinciale ha assunto una posizione pragmatica. Da una parte inevitabile, dall’altra possibilista.
 
La nostra idea è che il progetto per la reintroduzione dell’orso in Trentino non andava fatto, ma adesso che gli orsi li abbiamo portati in casa dobbiamo considerarli come parte integrante del nostro territorio. Qualsiasi sia il carattere.
Certamente l’intervento estremo potrebbe essere dettato da motivi contingenti, nel qual caso nessuno avrebbe nulla da ridire.
Ma un atto preventivo non può prendere in considerazione l’eliminazione.
Nel filmato che segue, intitolato «Il ritorno dei grandi carnivori», realizzato dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento, vediamo ad un certo punto l’orsa on questione che allatta i piccoli dopo essersi assicurata che non vi siano estranei nei dintorni.
Ognuno poi si faccia l’opinione che crede. 
 

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