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Tre soccorsi spettacolari effettuati dal Soccorso alpino

Stamattina recuperato un base jumper illeso ma rimasto su un albero – Nel pomeriggio recuperato nel torrente Leno due appassionati di canyoning

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Questa mattina, poco dopo le 9, i tecnici del Soccorso alpino-Servizio provinciale trentino, sono intervenuti per un incidente in cui è rimasto coinvolto, per fortuna senza conseguenze, un base jumper inglese, lanciatosi, con il paracadute, dal Becco dell'Aquila, sul Monte Brento.
Il base jumper, nella fase di discesa, non è riuscito ad atterrare nell’apposito campo di Gaggiolo, terminando la sua corsa con la vela sugli alberi e rimanendo sospeso nel vuoto, a un’altezza di circa 5-6 metri dal suolo.
I compagni hanno allertato i soccorsi, telefonando al 118.
L’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso alpino trentino, in collaborazione con la Centrale operativa di Trentino emergenza, ha inviato sul posto una squadra di tecnici della Zona operativa Trentino Centrale. Alle operazioni hanno preso parte anche i vigili del fuoco volontari di Dro.
Il base jumper, che è rimasto illeso, è stato infine portato a terra dagli uomini del Soccorso alpino.
 
Oggi, alle 13,20, è scattato un altro allarme per i tecnici della Zona operativa Trentino Centrale, questa volta chiamati per prestare soccorso a un appassionato di canyoning, un inglese quarantenne, nel torrente Leno, presso Rovereto (foto).
L’uomo faceva parte di una comitiva, accompagnata da una guida austriaca, e aveva percorso tutto il torrente, ma giunto al salto dell’ultima pozza, per cause da accertare, tuffandosi, si è procurato un trauma alla colonna vertebrale.
Subito sono scattati i soccorsi e l’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso alpino trentino, in collaborazione con la Centrale operativa di Trentino emergenza, ha inviato sul posto l’elicottero, con a bordo il medico e il tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino e una squadra di tecnici della Zona operativa Trentino Centrale, tra cui alcuni tecnici forristi.
Le operazioni di soccorso, che si sono concluse poco prima delle 15, sono state molto spettacolari, in quanto i tecnici del Soccorso alpino, per l’evacuazione del ferito, hanno dovuto realizzare anche una teleferica.
L’elicottero, essendo presenti in zona delle linee elettriche, non ha potuto recuperare subito con il verricello il ferito, il quale quindi è stato con l’ambulanza fino a Rovereto e da qui infine, con il mezzo aereo all’ospedale di Trento. 
 
Sempre nel Torrente Leno, infine, il Soccorso alpino ha concluso un altro intervento nel tardo pomeriggio.
Stavolta si è trattato di un francese che, mentre affrontava la prima cascata con la corda, si è girato su se stesso, sbattendo contro la roccia e procurandosi una lussazione alla spalla.
Sul posto sono intervenuti i soccorritori della Zona operativa Trentino Centrale, tra cui i tecnici specializzati a operare in forra, che lo hanno portato in salvo.

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