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Il sindaco di Bocenago, Ferrazza: «Fermate l’orsa Daniza!»

L'altra sera ha sbranato una capra a pochi metri dall'abitato e poco prima di mezzanotte andava a spasso per il paese coi cuccioli

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L'Orsa Daniza fotografata quando è stata liberata in Trentino.
 
«Alla luce del nuovo episodio occorso lo scorso venerdì 29 agosto nel territorio comunale di Bocenago, che rappresento e amministro, ritengo assolutamente doveroso da parte mia, a tutela dell’incolumità dei cittadini, intervenire direttamente e personalmente alla cattura immediata o, in ultima istanza, all’ abbattimento dell’orsa Daniza.»
Esordisce così il Sindaco di Bocenago Ing. Walter Ferrazza dopo che l’orsa Daniza l'altra sera ha sbranato un’altra capra all’ interno di un’azienda agricola del Suo Comune sita a pochi metri dal centro abitato, spaventando terribilmente non solo i proprietari dell’ azienda, ma tutti i cittadini di Bocenago e dei Comuni limitrofi.
Inoltre, ricorda il sindaco Ferrazza, alle 11.30 ha scorrazzato in giro per il paese con i cuccioli, per poi allontanarsi verso il campo da golf.
 
«Si rende ormai necessario e urgente – prosegue il sindaco, – viste le continue incursioni dell’orsa praticamente in centro abitato, un intervento definitivo, sia esso la cattura o l’abbattimento dell’orsa.
«Per questo ho chiesto che venga convocata una riunione urgente del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, insieme al Presidente del Parco Adamello Brenta con lo scopo anche di inserire nel progetto Life Ursus un protocollo di intervento urgente per casi di orsi problematici.
«Qualora però non si addivenisse in tempi brevissimi alla riunione a definizione della questione, in qualità di Sindaco, a norma di legge e in forza della mia autorità provvederò all’emissione di apposito provvedimento di abbattimento a tutela dell’incolumità dei cittadini, chiedendo se del caso l’assistenza della forza pubblica.»
 
«Garantire la sicurezza dei cittadini è uno dei principali doveri e responsabilità dell’amministrazione comunale, – prosegue Ferrazza. – Quando i cittadini sono o si sentono minacciati, dobbiamo intervenire nei modi più idonei per risolvere tali minacce.
«Nel caso specifico, non c’è da parte mia e dell’amministrazione nessuna forma di accanimento nei confronti dell’orsa. Anzi: consapevoli del grande successo del Progetto Life Ursus che ha reso il Trentino un esempio di virtuosità internazionale, ritenendo che sia la stessa Daniza il problema (e non gli orsi in generale) a causa dei suoi comportamenti anomali e dei continui e precedenti episodi di aggressione e danni da lei provocati, ne consideriamo necessario il contenimento.
«Solo così il progetto potrà continuare. Come quando si toglie una mela guasta dalla cassetta per evitare che marciscano anche le altre.»
 
«Oggi purtroppo ci troviamo a dover fronteggiare una situazione che ha messo il panico tra i residenti. Noi siamo montanari, amiamo le nostre montagne e le vogliamo vivere.
«Penso a mia figlia e a tutti i bimbi che innocentemente corrono spensierati sulla nostra terra. Penso ai contadini che la lavorano. Penso a tutti quelli che passano di qui, ciclisti, podisti, penso a tutti noi. Persone.
«Noi che amiamo i nostri boschi. Per molti di noi sono luogo di residenza e di lavoro. Per i turisti sono fonte di benessere, rilassamento e armonia.
«Vogliamo continuare a viverli senza paura, non possiamo essere terrorizzati da un’orsa che, se pur per istinti naturali quali la difesa dei propri cuccioli o la fame, mette a repentaglio la vita dell’uomo.
«Daniza va riportata immediatamente nel SUO ambiente naturale, quello che non la spaventa, quello che le permette di vivere secondo i propri istinti, dove il suo comportamento è normale ed accettabile. Ma se la cattura non dovesse riuscire in tempi più che brevi, non mi rimarrà alternativa.»

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