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Pubblico e privato, concretamente insieme per l’innovazione

Al via il matching fund per le startup innovative di Techpeaks

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Giunchiglia, Olivi e Rigotti.

I dati dicono che su oltre 600 richiedenti, 63 progetti sono stati selezionati come fattibili.
Di questi, due o tre sono arrivati al punto di poter chiedere il finanziamento (pubblico e privato) per proseguire l’attività.
Stamattina avevano notato come fosse alto il tasso di mortalità delle start-up, ma in realtà dovevamo rivelare il tasso di vitalità.
Questo perché se fosse nata anche una sola la nuova azienda, si avrebbe anzitutto creato qualcosa di più, ma soprattutto il lavoro fatto fin qui è stato utilissimo per fare formazione ai soggetti che si sono presentati.
Questo lo sottolineiamo perché – è sempre stata la nostra tesi – l’importante è essere pronti quando ci sarà la ripresa, perché è in quel momento che si potrà fare un balzo in avanti, ma solo se si sarà preparati.
E il progetto, al di là che appunto tre aziende le ha comunque condotte in porto, ha comunque preparato dei potenziali imprenditori nel settore che più sarà richiesto quando sarà il momento.

«In uno scenario economico che sta rapidamente cambiando, il modello che oggi viene presentato dovrebbe essere, e dovrà essere, quello sempre più chiamato ad ispirare le politiche pubbliche di sostegno. Per questo la Provincia devono sapersi mettere a disposizione di chi persegue innovazione e competitività a sostegno di imprese e distretti. Favorire il lavoro vuol dire favorire il lavoro di qualità, perché se vogliamo far entrare nel sistema economico i giovani dobbiamo dare loro spazio in una economia della conoscenza, dove le migliori energie vengono messe in circolo e dove si premia la cultura dell'intrapresa. Stiamo infatti parlando di un modello che prevede un intervento pubblico di sostegno pari a quello del privato e solo per progetti che hanno avuto l'accreditamento del mercato, giudice talvolta ingiusto ma severo.»
 
Con queste parole il vicepresidente ed assessore allo sviluppo economico e lavoro della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, ha presentato oggi il Matching Fund, strumento innovativo di finanziamento promosso da Trento RISE, rappresentato dal presidente Fausto Giunchiglia, in collaborazione con Trentino Sviluppo, rappresentato dal vicepresidente Fulvio Rigotti.
Primi in Italia, si punta a promuovere l’innovazione con la concessione di un contributo pubblico pari all’ammontare dell’investimento privato ottenuto da una startup.
 


L'iniziativa rientra nella strategia di promuovere la crescita del capitale umano, lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e la competitività del Trentino.
Il Trentino è pioniere italiano nell’uso del Matching Fund, hanno sottolineato Giunchiglia e Rigotti nel delineare i contorni di una iniziativa che rientra nella strategia territoriale per promuovere la crescita del capitale umano, lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e la competitività del Trentino.
Possono infatti richiedere il Matching Fund le startup nate da TechPeaks che abbiano già ottenuto finanziamenti privati, o aziende che abbiano concluso un percorso di accelerazione presso incubatori e acceleratori privati partner di TechPeaks.
Perché il Trentino si trasformi in una knowledge economy, un’economia della conoscenza competitiva a livello globale, occorre un ingrediente indispensabile: il talento e l’entusiasmo dei giovani imprenditori innovativi.
 
Che però devono essere posti nelle condizioni di poter trasformare le loro idee in vere aziende.
Ecco perché, in Trentino, pubblico e privato fanno fronte comune attraverso l’innovativo strumento del Matching Fund.
Che prevede la concessione di un contributo pubblico in conto capitale (nei limiti della disciplina stabilita dal regime «de minimis» e ai sensi dell’art. 24bis della legge 6 del 1999) di importo pari all’ammontare dell’investimento privato ottenuto da una startup.
L’investimento rilevante ai fini del Matching Fund è di importo non inferiore a 25mila euro, di natura strettamente monetaria, e può avvenire in conto capitale o in altre voci che movimentano il patrimonio netto.
Pertanto, non sono ammessi strumenti di debito.
Obiettivo del Matching Fund, in sostanza, è premiare le aziende che abbiano avuto un riscontro positivo dal mercato.
 


Proprio a questo proposito si sottolinea che i soggetti che possono qualificarsi come investitori non possono, prima della sottoscrizione dell’accordo di investimento, essere titolari di partecipazioni societarie nella startup superiori al 15% del capitale, oppure detenere altri titoli o strumenti finanziari per un ammontare superiore a duemila euro.
Il Matching Fund si rivolge alle aziende che abbiano ottenuto il contributo previsto nella fase 1 del programma TechPeaks, l’acceleratore di talenti made in Trentino promosso da Trento RISE in collaborazione con Trentino Sviluppo e Provincia, e a startup che abbiano concluso un percorso di accelerazione presso incubatori e acceleratori privati partner di TechPeaks.
 
Obiettivo di TechPeaks è attrarre in Trentino i migliori talenti nazionali e internazionali nel campo dell’Information and Communication Technology (ICT).
Partito nel giugno 2013, TechPeaks ha già fornito a oltre 100 giovani da tutto il mondo gli strumenti per trasformare le loro competenze in un business, e 18 startup nate dalla prima edizione di TechPeaks hanno già ricevuto il primo finanziamento.
E dato che solo il mercato può giudicare quali progetti imprenditoriali possano essere davvero vincenti, l’iniziativa di Matching Fund diventa un elemento complementare nel processo di crescita delle nuove aziende.
L’iniziativa trentina, un unicum nel panorama italiano, segue il cammino intrapreso dai paesi più avanzati, dove la compartecipazione pubblico-privato è da sempre un motore dell’innovazione.

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