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Alle Terme di Comano adottata la nuova carta delle strategie

Concluso alle Terme di Comano il convegno «Terme, tra crisi e opportunità di sviluppo» alla presenza del gota del termalismo nazionale

Conclusa alle Terme di Comano la due giorni di dibattiti, analisi, confronti sullo stato di «salute» del termalismo italiano, alla presenza dei maggiori rappresentanti del settore e gli attori più importanti di numerosi centri termali.
Quella uscita dal convegno è una radiografia puntuale e attenta del settore termale italiano, colpito più di altri settori dalla crisi economica e dal calo dei consumi delle famiglie italiane, ma in possesso ancora di importanti opportunità di rilancio e crescita, con carte vincenti ancora da spendersi.
Ma la crisi, a valutazione unanime, impone di innovare, di cambiare prospettiva e soprattutto di a-vere una visione.
Anche per le terme italiane il futuro è nelle reti d’impresa, strumento indispensabile ed imprescindibile per poter affrontare il mercato internazionale, da tutti riconosciuto come ne-cessario e indispensabile.
 
Oggi il termalismo italiano è ad un bivio, stretto fra la volontà di seguire la moda del wellness e quella invece di puntare su una specializzazione medico sanitaria.
Su questa dicotomia, terme di cura o terme di benessere, si è dibattuto a lungo, per concordare al termine che le cure termali sono prestazioni sanitarie e hanno piena dignità di pratiche mediche.
Per questo serve investire su ricerca medico scientifica in modo serio e rigoroso, come ribadito dal prof. Marco Vitale responsabile scientifico di FORST, la fondazione che è stata creta da qualche anno da Federterme proprio per dare sostegno alla ricerca termale.
Un esempio proprio da Comano che ha in corso oggi ricerche di valore mondiale, come quella sul microbiota cutaneo, attraverso la collaborazione fra Ospedali, Università e Istituti di ricerca.
 
Proprio il dott. Mario Cristofolini, Presidente del neonato Istituto G.B. Mattei per la ricerca in idrolo-gia medica e medicina termale, ha sollecitato a non confondere le prestazioni termali con il wel-lness, che possono certamente coesistere, ma da separati in casa.
Tante le altre sfide lanciate: ricerca, innovazione, formazione, comunicazione e sinergia sono stati i campi d’azione sul quale il prof. Umberto Solimene, Presidente della FEMTEC, Federazione Mon-diale del Termalismo e Climatoterapia, ha invitato le terme italiane a confrontarsi e ad agire, perché ritenuti asset strategici di sviluppo e crescita.
È sulla base di questo, che la due giorni di Comano si è conclusa con l’adozione della Carta di Comano sul Termalismo Sanitario in Italia, elaborata con il contributo di tutte le terme presenti, su sollecitazione e guida del dott. Luigi Bertinato, Direttore Sanitario della Ulss22 della Regione Veneto.

 Dieci i punti adottati, che corrispondono ad altrettante strategie di successo  
1 - sicurezza per il Paziente e per l’Ospite
2 - specializzazione competitiva
3 - attività di ricerca parallela all’erogazione di prestazioni termali
4 - pacchetti a offerta turistico-termale differenziata che promuovano il territorio
5 - terme, come forma di turismo sostenibile
6 - comunicazione fra marketing e promozione della salute
7 - saper intercettare i flussi di mobilità turistico-sanitaria europea
8 - supporto delle Istituzioni
9 - la progettazione europea per l’internazionalizzazione degli stabilimenti termali, con certificazioni di qualità europei
10 - le terme e il turismo sanitario.
 
 E’ da qui che le terme italiane voglio ripartire
Molte sono già sulla buona strada e lo confermano i dati positivi della stagione 2014 che per molti centri termali sono con il segno più, invertendo una tendenza negativa che perdurava da molto tempo.
Grande la soddisfazione delle Presidenti degli Enti organizzatori, Nadia Serafini per le Terme di Comano e Iva Berasi per l’Azienda per il Turismo, rapper l’esito della due giorni che ha portato le Terme di Comano al centro del mondo termale nazionale ed è riuscita a far riaccendere i riflettori sul settore del termalismo riconosciuto da tutti come vettore turistico internazionale forte e con tante potenzialità.

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