Un'italiana a capo del CERN: Fabiola Gianotti
È il nuovo Direttore Generale del laboratorio europeo di fisica delle particelle, prima donna a ricoprire questa carica
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Per la terza volta in 60 anni di storia il CERN ha una guida italiana. E dopo Carlo Rubbia (dal 1989 al 1994) e Luciano Maiani (dal 1999 al 2003), è anche la prima volta in assoluto per una donna al vertice del laboratorio europeo di Fisica nucleare.
Fabiola Gianotti, celebre anche tra i non addetti ai lavori per il suo ruolo nella scoperta del bosone di Higgs, è stata infatti nominata Direttore Generale del CERN dal DG Research Committee dell’istituto, spuntandola sugli altri due candidati in lizza: il britannico Terry Wyatt, dell'Università di Manchester, e l'olandese Frank Linde, Direttore dell'Istituto Nazionale di Fisica subatomica (NIKHEF) di Amsterdam.
«Con questa nomina l’Italia della scienza raggiunge un grandissimo e meritato successo, – ha commentato il Presidente dell’ASI Roberto Battiston. – Fabiola Gianotti è una grande scienziata e una donna che saprà certamente portare il CERN verso nuovi importanti traguardi. Le faccio i miei migliori auguri di buon lavoro.»
La Gianotti succede a Rolf-Dieter Heuer, che ha ricoperto la carica dal 2009 affiancato da Sergio Bertolucci come direttore della Ricerca. Nata a Roma nel 1962 da padre piemontese e madre siciliana, il nuovo DG del CERN ha studiato Fisica all'università di Milano, dove nel 1989 ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica sperimentale subnucleare. In seguito è stata borsista dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
Dal 1987 lavora al CERN, dove dal 1994 è fisico di ricerca nel Physics Department: qui si è occupata della ricerca, dello sviluppo e della costruzione di rivelatori e dello sviluppo di software di analisi dati e ha lavorato agli esperimenti UA2, Aleph e Atlas, del quale è stata coordinatrice internazionale dal 2009 al 2013.
Ed è proprio l'esperimento Atlas ad aver permesso di scoprire il bosone di Higgs. La Giannotti lo annunciò il 4 luglio di due anni fa, come coordinatore dell'esperimento, accanto a Peter Higgs, il padre della teoria che ha previsto l'esistenza della particella grazie alla quale esiste la massa: una scoperta da Nobel, per la quale sono stati premiati lo stesso Higgs e il collega Francois Englert.
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