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L’Europa finanzia progetti congiunti tra impresa e ricerca

BIC Week, focus su Horizon 2020. Meccatronica e ICT settori con grandi potenzialità

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Antonio Carbone.

Horizon 2020 è il programma di finanziamento europeo per la ricerca e l’innovazione.
Circa 80 miliardi di euro nei prossimi sette anni destinati in parte anche alle piccole e medie imprese.
Antonio Carbone, dell’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, con sede a Roma, è stato l’ospite della terza giornata della BIC Week, la settimana dedicata agli incubatori d’impresa di Trentino Sviluppo (foto in basso).
Oggi, mercoledì 19 novembre, Carbone era a Borgo Valsugana per incontrare gli imprenditori trentini: «Vedo ottime chance per la vostra provincia – ha commentato - sia sul versante meccatronica sia per le piccole imprese innovative. Horizon è un’opportunità unica per far dialogare industria e mondo accademico».
Durante la mattinata anche le visite guidate alle aziende da parte degli studenti del Centro di Formazione Professionale ENAIP di Borgo.
Horizon 2020 è considerato strategico in Europa per il mondo della ricerca ma anche per innalzare il livello di innovazione dentro le aziende.
Per questo oggi il seminario «Le piccole e medie imprese in Horizon 2020», organizzato nell’incubatore di Borgo Valsugana nell’ambito della BIC Week, ha registrato il tutto esaurito.
Tutti a cercare di capire come si declini il programma, che opportunità possa offrire alle piccole e medie aziende trentine.
 
«I fondi – ha precisato Antonio Carbone, dell’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - saranno gestiti direttamente da Bruxelles. L’idea è quella di sostenere insieme le industrie e la ricerca. La ricerca, perché non resti circoscritta in ambito accademico. Le industrie, perché aiutino a trarre dagli studi di ricerca dei benefici tangibili per i cittadini, con un risvolto economico e sociale. Verrà premiato chi innova su scala europea, portando sul mercato servizi nuovi, ma anche incrementando e migliorando quelli che già esistono.»
I settori tecnologici sono diversi: dall’ICT, all’aerospaziale, dall’agroindustria al manifatturiero avanzato, dall’energia all’automotive.
Ad essere finanziata non sarà soltanto la ricerca di base: conteranno i risultati concreti, commercializzabili, e dunque anche i programmi di prototipazione e le dimostrazioni su larga scala. È questo lo spazio in cui s’inseriscono il mondo industriale e i privati.
Saranno premiate le partnership tra aziende ed enti dell’Unione europea, il cosiddetto paternariato transnazionale.
Ma fondamentale sarà anche la multidisciplinarietà, per cui anche le piccole e medie imprese che, pur rimanendo nello Stato in cui hanno sede, riusciranno a coinvolgere altre piccole e medie imprese, oppure, appunto, università e enti di ricerca.
 
E talvolta persino i piani di lavoro presentati singolarmente.
«In particolare con lo Strumento PMI, uno schema di finanziamento pensato espressamente per le piccole e medie imprese, Horizon 2020 finanzierà fino a 50 mila euro a progetto per effettuare, in 6 mesi, le analisi di mercato necessarie a redigere un business plan, prima della proposta di mercato vera e propria», spiega Carbone.
In questo quadro le prospettive per il Trentino sono ottime.
« Nel dialogo tra industria e accademia il Polo della Meccatronica ha ottime chance. I ricercatori che si distaccheranno in un’azienda percepiranno una borsa di studio che in alcuni casi supererà di oltre il 50% le borse nazionali.»
 
E non è tutto.
«Non mancano certo, in Trentino, le aziende innovative. A loro dico: ancoratevi a Trento Rise, Fondazione Bruno Kessler, Create-Net, oltre che all’università, e scrivete progetti insieme. Conviene ad entrambi.»
C’è un altro settore cruciale: quello dell’ICT.
«Le aziende che in vari modi si occupano di tecnologia dell’informazione e della comunicazione – continua Carbone – hanno molte possibilità, perché l’ICT permea molti settori del bando. Tra le smart cities, ad esempio, parlando di energia; o ancora nell’ambito salute, sia per la telemedicina, sia per la cyber security; ma anche nella cultura e nel sociale.»
Tutti aspetti che, precisa Carbone, sono poco conosciuti.
«Per questo l’Apre – conclude – ha istituito i punti di contatto nazionali dove reperire informazioni rispetto a un bando un po’ complesso, ma ricco di opportunità.»
 
Ulteriori informazioni su Horizon 2020 si possono trovare sul sito dell’Agenzia, all’indirizzo www.apre.it.

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