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Imprese trentine, Germania e Francia al top per l’export

Partecipato seminario a Trentino Sviluppo sulle opportunità nei mercati tedesco e francese

Internazionalizzazione uguale sviluppo: un'economia sana, dinamica e competitiva è in grado di impegnarsi nella ricerca di nuove opportunità di business nei mercati esteri, a patto di avere un'adeguata conoscenza del mercato di sbocco e una forte strategia a sostegno del percorso di internazionalizzazione.
Questo è emerso nel seminario «Germania e Francia: mercati a confronto», organizzato da Confindustria Trento, Trentino Export e Trentino Sviluppo, tenuto stamane presso il Polo Tecnologico di Rovereto.
Un qualificato parterre di relatori ed un programma fitto hanno offerto una dettagliata panoramica delle opportunità di business e delle strategie più adatte per affrontare i primi due mercati esteri di destinazione per gli investimenti italiani e trentini.
Circa 30 aziende partecipanti che hanno approfittato anche degli incontri one-to-one con gli esperti.
 
La prima parte del seminario ha offerto un'introduzione in merito alle opportunità in Francia e Germania da parte dei rappresentanti di importanti enti accreditati ad accompagnare le imprese nell'espansione nei rispettivi paesi.
Per il mercato tedesco Lara Sholz del Consiglio di Amministrazione della Camera di Commercio Italo-Germanica (in rappresentanza anche del braccio operativo DE International Italia) e Dagmar Wulknitz, project manager di NordReno-Westfalia Invest, e per il mercato francese Hervè Pottier, direttore di Invest in France, sono intervenuti per promuovere l'attrattività dei rispettivi paesi verso gli investimenti italiani.
I relatori hanno confermato l'alta ricettività dei mercati tedesco e francese verso i prodotti italiani: pur essendo partner dalle relazioni commerciali consolidate, dall'analisi emerge quanto Germania e Francia siano mercati tuttora aperti agli investimenti italiani, ricettivi al made in Italy ed alle eccellenze italiane in settori come la meccanica o l'agro-alimentare, sia per quanto riguarda prodotti diversi che complementari a quelli autoctoni.
Molte sono le possibili modalità di espansione delle imprese italiane all'estero: sviluppo di reti commerciali, investimenti diretti, franchising, unità produttive in loco, reti d'imprese.
È quindi un aspetto fondamentale la definizione della corretta strategia di espansione nei mercati esteri, che ha fra i suoi basilari un'adeguata conoscenza del mercato di sbocco, ma anche competenze fondamentali quali la conoscenza delle lingue, la formazione delle risorse umane e l'abilità nel networking, cui va aggiunta una giusta dose di «aggressività» nella strategia commerciale, nel proporsi con prodotti innovativi e competitivi e con una governance all'altezza dell'espansione internazionale.
 
Il seminario è proseguito con l'approfondimento sulle peculiarità dei due paesi a livello di struttura economica e commerciale e di legislazione e diritto, a cura degli studi legali Plecher del Foro di Monaco e Gaslini&Rodi dei fori di Parigi e Milano, per sottolineare ulteriormente l'importanza di comprendere nella strategia di internazionalizzazione la conoscenza di aspetti quali condizioni di vendita, clausole a tutela, termini di pagamento, possibilità di soluzione di eventuali controversie.
Nella seconda parte dell'incontro le aziende - una trentina, afferenti a diversi settori con una predominanza del settore edile (costruzioni e componenti per l'edilizia) - hanno inoltre aderito alla possibilità di ricevere informazioni personalizzate messe a disposizione dai partner della giornata, in particolare con le agenzie DE International Italia e Invest in France.
Specializzati nell'analisi di mercato e nella ricerca di partner commerciali esteri, con all'attivo centinaia di progetti d'internazionalizzazione, questi enti sono in grado di assistere le imprese in ogni aspetto di costruzione delle strategie di potenziamento della propria presenza nei mercati tedesco e francese.
 Soddisfazione fra gli organizzatori: Nicolò Andreini, responsabile internazionalizzazione di Confindustria Trento, Fulvio Rigotti, vicepresidente di Trentino Sviluppo e Mauro Casotto, direttore del Dipartimento Marketing, Internazionalizzazione e Asset turistici di Trentino Sviluppo, confermano il costante impegno dei due enti nel proporre momenti di confronto e formazione delle imprese sulle opportunità di sviluppo internazionale, con percorsi e progetti tarati sulle specifiche esigenze delle imprese, in collaborazione con i partner specifici.
In conclusione del seminario Barbara Fedrizzi, presidente di Trentino Export, ha ricordato l'azione del braccio operativo di Confindustria Trento, forte di un'esperienza di quarant'anni in numerosi progetti di accompagnamento delle aziende nei mercati esteri, ricordando come l'area tedesca sia in genere il primo Paese di sbocco delle imprese trentine.
 
La Germania è da sempre il primo partner commerciale dell'Italia e del Trentino, mentre la Francia è il secondo fra i partner europei (nell'arena internazionale al secondo posto figurano gli USA): il saldo della bilancia commerciale del Trentino verso i due Paesi è in attivo, con un valore delle esportazioni in Germania di circa 567 milioni di euro nel 2013 - originato principalmente nei settori di alimentari e bevande, mezzi di trasporto, macchinari ed apparecchi destinati a produzioni e lavorazioni industriali, prodotti dell'industria del legno - a fronte di un valore delle importazioni di 507 milioni di euro, originato dall'import di sostanze e prodotti chimici e di alimentari e bevande.
Verso la Francia, il volume delle esportazioni trentine ammonta a 316 milioni nel 2013, originato nei settori di macchinari ed apparecchi per lavorazioni industriali, materie plastiche e articoli in gomma, prodotti in metallo, a fronte di importazioni per circa 200 milioni, prevalentemente concentrate in mezzi di trasporto e sostanze e prodotti chimici.

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