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Il governo finlandese studia il Trentino per i disoccupati Nokia

Delegazione del Paese nordico in visita ad Agenzia del lavoro per conoscere il progetto di reinserimento dei disoccupati del settore edilizio

Una delegazione del Governo della Finlandia è a Trento per conoscere nei dettagli il progetto realizzato da Agenzia del lavoro per il reinserimento e la riqualificazione dei disoccupati del settore dell’edilizia. In Finlandia la crisi occupazionale più importante si chiama Nokia e investe il settore delle telecomunicazioni.
«Il nostro governo – spiega il capo delegazione, Antto Korhonen – chiese alla Commissione europea di conoscere alcune best practice di interventi per crisi settoriali e da Bruxelles è arrivata la segnalazione del Trentino e, in particolare, del progetto comunitario riservato al settore dell’edilizia.
«Si tratta di settori molto diversi ma le modalità di gestione e principi che regolano i processi sono molto simili. È un’esperienza molto interessante che ci ha fornito spunti meritevoli di attenzione.»
 
In Europa è attivo un fondo di solidarietà nei confronti degli Stati membri e delle Regioni europee che stanno attraversando un periodo di crisi, dovuta a ragioni economico-finanziarie o alla delocalizzazione delle attività produttive.
È nell’ambito di questi interventi comunitari che Il Trentino aveva presentato, realizzato e concluso un progetto che prevedeva una serie di interventi a contrasto della crisi settoriale dell’edilizia. In particolare, Agenzia del lavoro aveva lavorato per il recupero dei lavoratori espulsi dal comparto edilizio.
A decine di migliaia di chilometri di distanza, una crisi sempre settoriale ma dalle dimensioni maggiori – legate al crollo del colosso telefonico Nokia e al conseguente collasso dell’indotto – sta attraversando la Finlandia.
Il governo finlandese ha già realizzato interventi di contrasto alla disoccupazione, ma mai aveva attivato dei progetti comunitari (con i relativi fondi) per crisi settoriali del comparto produttivo.
Tempo fa, la Finlandia si era rivolta alla Comunità europea per sviluppare progetti per il recupero di ex lavoratori Nokia e di programmatori licenziati dal settore videogiochi, spazzato via dalla delocalizzazione.
 
Bruxelles ha indicato Trento come uno dei casi in cui i finanziamenti europei destinati a programmi di interventi per crisi settoriali sono stati gestiti e investiti al meglio sia per i risultati che per le modalità di gestione delle risorse pubbliche comunitarie.
«Si è trattato – spiega ancora il capo delegazione finlandese, Antto Korhonen – di un’esperienza molto interessante. Agenzia del lavoro ha illustrato al meglio le diverse fasi di progetti di questo genere: come gestire le domande al Feg, oppure come adattare gli interventi alle specifiche esigenze dello specifico settore.
«Il Trentino, ad esempio, ha utilizzato al meglio i sistemi informativi per monitorare la crisi e offrire risposte concrete ai cittadini senza lavoro. La parte qualificante rimangono le misure di accompagnamento alla crisi e al percorso a favore dei disoccupati che rappresentano un’autentica best practice.»
 
All'incontro era presenta anche il ministero del Lavoro e Politiche sociali.
«La richiesta delle visita di studio – conferma Valeria Curella, dirigente del ministero – è partita dalla delegazione finlandese che ha voluto conoscere il caso settorialle realizzato dalla Provincia autonoma di Trento.
«Da parte sua, il ministero ha quindi lavorato per consentire ad Agenzia del lavoro e alla delegazione finlandese di scambiare le informazioni fondamentali.
«Credo che, al di là del successo dell’incontro, la visita sia un riconoscimento per il lavoro svolto dal Trentino che ha dimostrato di saper gestire bene progetti comunitari sia da un punto di vista formale (domanda e pratiche) sia sostanziale perché le verifiche hanno sancito il successo degli interventi e la correttezza dell’utilizzo dei fondi.»
Proprio in questi giorni è arrivato da Bruxelles anche il via libera ad un altro progetto a contrasto della disoccupazione: questa volta non più settoriale ma aziendale, la Whirlpool.

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