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Cles: entra in chiesa e danneggia statue di interesse artistico

Si tratta di un nordafricano di 67 anni, recidivo in questo genere di reati

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La signora che ha chiamato il 112 poco dopo l’una di ieri non credeva ai suoi occhi ed a stento è riuscita a spiegare quanto avessero visto lei ed il marito.
La coppia, che si era attardata presso la Chiesa di Santa Maria Assunta dopo aver preso parte alla messa mattutina, si è preoccupata per via della strana condotta di un individuo che, farfugliando frasi in lingua araba, nervosamente, entrava ed usciva dal luogo di culto.
La curiosità ha spinti i coniugi a cercare di capire quanto stesse accadendo.
Così sono entrati in parrocchia e si sono trovati di fronte ad uno spettacolo scandaloso: lo straniero, in pochi minuti, aveva scaraventato in terra, danneggiandole gravemente, la statua della Madonna col bambino, quella dell’Immacolata e ancora quelle della Madonna del Rosario e della Madonna Addolorata nonché la statua raffigurante San Giuseppe col bambino.
La folle azione dell’uomo – il quale si era pure accanito sui marmi di un altare e del battistero, che aveva mandato letteralmente in frantumi servendosi di un bastone in ferro – non aveva risparmiato due pale d’altare, sei candelabri in argento massiccio risalenti al 1700 con bolla pontificia di protezione per chi li avesse rubati o venduti ed un grande quadro dell’Assunta risalente allo stesso periodo. 


 
La pattuglia del Radiomobile, che ha raggiunto il posto nel giro di pochi minuti, ha tratto in arresto il nord-africano con l’accusa di danneggiamento aggravato.
L’uomo si chiama Briji Salah, ha 67 anni e da luglio è anagraficamente residente in Cles.
Condotto presso la caserma della Compagnia di Cles ha trascorso la nottata in camera di sicurezza. Nella tarda mattinata di oggi sarà processato con rito direttissimo presso il Tribunale di Trento.
Briji Salah da qualche mese manifestava uno stato di disagio e già in novembre aveva disturbato una funzione religiosa presso la Chiesa di Santa Maria Assunta.
Anche quel giorno erano dovuti intervenire i Carabinieri della locale Compagnia che per portarlo alla calma, avevano dovuto coattivamente condurlo presso una struttura sanitaria della Valsugana in regime di «trattamento sanitario obbligatorio».
Da quel giorno il Salah non si era più visto a Cles, dove è ipotizzabile sia rientrato nel tardo pomeriggio del 31 dicembre, dopo essere stato dimesso dalla struttura sanitaria.
I danni arrecati sono ingenti. Indubbio è infatti il valore artistico di gran parte dei beni presi di mira dallo squilibrato, che sono infatti catalogati presso la Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento.

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